Pala eolica in mare, ma non è un UFO: il curioso caso in Svezia
La Guardia costiera svedese si è trovata di fronte a un nuovo “UFO” in mare aperto, ma ancora una volta l’alone di mistero è durato poco. Dopo che alcune settimane fa un presunto oggetto volante non identificato si era rivelato essere un vecchio scaldabagno arrugginito, questa volta a galleggiare nelle acque della costa occidentale era un enorme pezzo di turbina eolica.
L’allarme era partito dai Marines e dalla Smögen Sea Rescue Company, che avevano segnalato la presenza di un oggetto voluminoso, potenzialmente pericoloso per la navigazione. La Guardia costiera ha inviato la motovedetta KBV 310 che ha intercettato e rimorchiato il relitto fino a Guleskär, non lontano dal confine con la Norvegia. L’oggetto misurava circa 15 metri di lunghezza per 5 di larghezza e, una volta messo in sicurezza a terra, si è scoperto che si trattava di una pala di turbina eolica danneggiata.
Non è ancora chiaro come un elemento di tali dimensioni sia finito in mare. In Svezia, infatti, gli impianti eolici offshore non sono numerosi: tra i più noti c’è quello di Kårehamn, in funzione dal 2013 e gestito dal colosso tedesco RWE. Le ipotesi vanno da un distacco accidentale durante il trasporto fino a un guasto strutturale, ma per ora non esistono conferme ufficiali.
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