Per riportare le classi popolari a sinistra serve un nuovo linguaggio, anche sull’ambiente

Nonostante persegua tutt’altri interessi sotto il profilo socioeconomico, oggi l’ascendente dell’estrema destra sulle classi popolari – che si tratti di Donald Trump, Giorgia Meloni o Alice Weidel – è paradossalmente molto ampio, a discapito dei partiti progressisti. Si tratta di un assetto politico che frena avanzamenti sul fronte della sostenibilità sociale quanto il sostegno popolare a politiche di transizione ecologica, due temi che peraltro s’incrociano inevitabilmente: basti osservare che il sistema fiscale italiano è regressivo (in barba all’articolo 53 della Costituzione), mentre se fosse applicata una patrimoniale anche solo all’1% più ricco – cioè a chi possiede almeno 1,7 milioni di euro di patrimonio – si otterrebbe un gettito addizionale di circa 30 miliardi di euro, per finanziare il green deal e migliorare la coesione sociale. Come se ne esce? Ne abbiamo parlato con Jacopo Custodi, ricercatore in scienze politiche presso la Scuola Normale Superiore e docente di politica comparata alla sede italiana della Georgetown University.
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