Perché anche l'età dei padri conta

Ottobre 12, 2025 - 12:30
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Perché anche l'età dei padri conta
Scegliere o ritrovarsi ad avere figli in età avanzata può comportare rischi aggiuntivi per la salute del nascituro: vale anche se quello in là con gli anni è il papà. Gli spermatozoi dei padri più anziani hanno una probabilità significativamente più alta di recare mutazioni dannose. Con l'avanzare dell'età, infatti, alcune mutazioni pericolose ottengono un vantaggio biologico durante la produzione di spermatozoi. E possono così moltiplicarsi in modo esponenziale. Lo rivela un'analisi pubblicata su Nature.. Decisioni più consapevoli. Da tempo si sa che il rischio di malattie genetiche nei figli cresce all'aumentare dell'età dei genitori, ma finora si pensava che il numero di mutazioni negli spermatozoi salisse in modo costante con il passare degli anni, a causa dell'accumulo di mutazioni casuali. Il nuovo studio rivela, invece, che nei padri più anziani le mutazioni genetiche dannose negli spermatozoi (che vengono trasmesse alla generazione successiva) non solo si accumulano, ma vengono anche favorite durante la produzione di sperma nei testicoli.. Tra gli uomini che diventano padri all'inizio del decennio dei 30 anni, circa uno spermatozoo ogni 50 ha una mutazione che può causare una malattia. Nei padri 70enni, questa percentuale sale a uno spermatozoo su 20. Saperlo può aiutare chi desidera posticipare la paternità a prendere decisioni informate, per esempio decidendo di congelare il liquido seminale per utilizzarlo in seguito. . Le analisi sugli spermatozoi. Un gruppo di scienziati coordinati dal Wellcome Sanger Institute, nel Regno Unito, ha usato una tecnica di sequenziamento del DNA ultra accurata per analizzare gli spermatozoi di 81 uomini in salute, di età compresa tra i 24 e i 75 anni. L'obiettivo era mappare in che modo le mutazioni dannose si accumulassero negli spermatozoi con l'avanzare l'età. Oltre ad aver osservato che il rischio che gli spermatozoi portino mutazioni genetiche pericolose aumenta con l'aumentare dell'età dei padri, i ricercatori hanno individuato 40 geni nei quali certi cambiamenti nel DNA ottengono un vantaggio biologico durante la produzione di spermatozoi: tra questi ci sono diversi geni le cui mutazioni sono collegate a disturbi del neurosviluppo nei bambini o al rischio di sviluppare tumori.. Il vantaggio dei mutanti. La crescita esponenziale di spermatozoi con mutazioni è dovuta a una forma di selezione naturale che agisce sulle cellule staminali che danno origine agli spermatozoi: alcune mutazioni le fanno dividere in modo anomalo creandone un maggior numero di copie e  conferendo loro un vantaggio competitivo durante la produzione delle cellule sessuali maschili. Il fatto che gli spermatozoi "mutanti" crescano in modo esponenziale all'aumentare dell'età significa, semplificando, che posticipare di un anno la paternità nel decennio dei 30 anni ha un peso diverso rispetto a posticiparla di un anno dopo i 50.. Conseguenze da approfondire. Rimane da capire in che modo l'accumulo di mutazioni sfavorevoli negli spermatozoi dei padri più anziani si traduca sulla salute dei loro figli. Tenendo presente che non tutti gli spermatozoi con mutazioni dannose riescono ad arrivare al concepimento o a originare una vita. Alcune di queste possono impattare negativamente sulla fertilità o sullo sviluppo embrionale, o ancora aumentare il rischio di aborti spontanei..

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Redazione Redazione Eventi e News