Puma resta (per ora) in orbita Pinault: congelata l’ipotesi di vendita

Settembre 15, 2025 - 17:00
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Puma resta (per ora) in orbita Pinault: congelata l’ipotesi di vendita
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Pinault si tiene stretta Puma. Al momento Artemis, la holding della famiglia Pinault (proprietaria del colosso del lusso Kering), non sembrerebbe essere intenzionata a vendere la sua quota del 29 per cento. Le ragioni si rifarebbero, come riportato da Reuters, a un momento poco propizio per il valore di mercato del gigante sportivo.

I commenti, i primi provenienti da una fonte con conoscenza dettagliata delle operazioni della società privata, arrivano dopo che Bloomberg ad agosto aveva riportato che Artemis stava sondando potenziali acquirenti per la sua quota in Puma da 960 milioni di dollari. Come si legge sull’agenzia di stampa, le azioni Puma erano balzate del 15% in seguito alla notizia del 25 agosto (inerenti alla valutazione della vendita), ma da allora hanno perso gran parte di quei guadagni. La fonte dell’agenzia ha poi sostenuto che Artemis è stata avvicinata da molti potenziali acquirenti per la sua partecipazione, tra cui fondi di private equity e concorrenti del settore.

Le azioni Puma hanno perso oltre il 60% del loro valore negli ultimi due anni, poiché il marchio ha perso terreno nella vendita di sneaker e abbigliamento sportivo (complici anche i dazi statunitensi, a perdere smalto sono stati anche i big Nike e Adidas). A influire negativamente è certamente anche l’andamento del player tedesco: nel primo trimestre dell’anno il margine di utile lordo è sceso di 60 punti base, al 47,0%, l’ebit rettificato è calato del 52,4%, attestandosi a 76 milioni di euro, mentre l’utile netto è crollato a 0,5 milioni, contro gli 87,3 milioni registrati nel primo trimestre 2024. Nel secondo trimestre, il gruppo ha archiviato un calo dell’8,3% a cambi correnti (-2% a cambi costanti) a quota 1,94 miliardi di euro.

La fonte ha affermato che Puma, che al momento non ha rilasciato alcun commento a riguardo, non resterà “per sempre” nel portafoglio di Artemis, ma ha aggiunto che ora non è il momento giusto per vendere. La fonte ha detto che la società ripone piena fiducia nel nuovo CEO di Puma, Arthur Hoeld, per rilanciare il marchio.

Il veicolo di investimento di Pinault, che oltre a Kering controlla anche la casa d’aste Christie’s e l’agenzia di talenti di Hollywood CAA, è finito sotto la lente degli investitori a causa dell’elevato debito accumulato nel suo portafoglio mentre cercava di diversificare in un contesto di calo delle vendite del lusso.

Artemis aveva emesso un’obbligazione convertibile del valore di 500 milioni di euro, con scadenza all’inizio di quest’anno, nel tentativo di ridurre la propria partecipazione. Tuttavia, a causa della scarsa performance del titolo Puma, aveva dovuto rimborsare gli investitori in contanti anziché in azioni della società.

Il legame tra i Pinault e Puma risale al 2007, quando il gruppo tedesco entrò in Kering per poi uscire nel 2018 – in seguito a una riorganizzazione del portafoglio del colosso in ottica puramente luxury – restando però all’interno della sua orbita attraverso Artemis, affiancata da otto investitori che ne detengono il 3%, tra cui Barclays, BlackRock e Lazard, mentre il 48% è rappresentato da “altri azionisti” con quote ancora inferiori.

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Redazione Redazione Eventi e News