Sampdoria, arriva il Pescara. Striscione dei tifosi a Bogliasco, Donati: “Hanno ragione”


Genova. Uno striscione eloquente: “Basta chiacchiere, vincete” è stato esposto all’interno del Mugnaini di Bogliasco da un gruppo di tifosi, che non hanno poi avuto nessuna interlocuzione con giocatori o allenatore. Domani alle 14:30 intanto, i tifosi hanno dato appuntamento domani alle 14:30 in via del Piano con un messaggio eloquente: “È tempo di muoversi”.
In conferenza pre-Pescara mister Donati commenta: “Sono arrivati con molta compostezza, hanno ragione e lo vogliamo tutti. Non c’è tanto da aggiungere”.
In vista del match di domenica spiega: “La squadra sta bene. Abbiamo fatto un po’ di recupero e di preparazione della partita. Abbiamo cercato di stringere i tempi. Abbiamo 24 ore di tempo per fare valutazioni sui giocatori impegnati mercoledì scorso, non solo su Pafundi. Nelle ultime tre partite abbiamo subito due gol, questa è una cosa importante perché quando riesci a difendere bene hai più probabilità di vincere la partita. Quindi dobbiamo ripartire da lì”.
Con il Catanzaro la Sampdoria ha subito il possesso palla soprattutto nel primo tempo, per Donati, visto che aver dominato il possesso aveva portato a zero punti, le cose vanno modificate: “Sono valutazioni, cose che si fanno di partita in partita. Loro con il possesso hanno fatto sei pareggi, palleggiano bene”.
Cambiare qualcosa in attacco potrebbe essere la chiave: “Coda e Cuni insieme? Può essere. L’unico problema del giocare assieme è che se devo mettere un’altra prima punta non lo possiamo fare. Cuni si trova a suo agio defilato, poi sono valutazioni che si fanno di partita in partita”.
A centrocampo servirebbe un giocatore per fare ordine, Ferri sta meglio? Ricci, che non ha ancora giocato? “Serve vincere le partita, Ricci non ha giocato sinora, ma ha grande stima nei miei confronti come Giordano e altri giocatori. È opportuno pensare alla squadra, non è che si deve parlare del singolo, vorrei che si parlasse di squadra”.
Il rientro di Cherubini potrebbe dare una mano? “Vediamo, tutti ci devono dare una mano e dare tutto. Ovvio che se hai più giocatori che ti possono aiutare, meglio è”.
Barak, come sta? “Ha grande voglia di fare come gli altri, poi alla fine si valuta di volta in volta chi inizia. Per noi allenatori non ha importanza se un giocatore parte dal primo minuto o dopo, basta che dia tutto. Anche Conti che ha giocato un minuto, perché Bellemo non ce la faceva più, deve farlo a mille allora”.
Donati sente la pressione di questa partita che può essere quella della svolta? “Io la sento tutte le partite, è il bello del mio mestiere. La sentirò tutte le altre volte. La vittoria deve essere per la Sampdoria, i tifosi, la società, non per me.
Dopo le sconfitte delle prime giornate Donati aveva anche ipotizzato un cambio sul modo di difendere sulle palle inattive, invece la squadra sta proseguendo a zona: “Siamo d’accordo che si trovano più a loro agio, a volte facciamo il castello, a volte la linea, alla fine conta lo spirito di come si fanno le cose”.
Secondo Donati i giocatori possono sentire troppo la partita? “Le pressioni e momenti negativi fanno parte del lavoro e nessuno dei ragazzi la pensa così, hanno grande voglia di vincere, sono arrabbiati, in qualche occasione non abbiamo meritato di perdere, ma conta solo la partita di domani, nessuno ha dato segnali di preoccupazione”.
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