Schlein a Meloni: “Uniti vi batteremo”. La premier: “Uniti solo da ossessione batterci”

Settembre 15, 2025 - 06:00
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Schlein a Meloni: “Uniti vi batteremo”. La premier: “Uniti solo da ossessione batterci”

 “L’alternativa è già realtà”. Dopo aver portato avanti per un anno il suo essere “testardamente unitari”, Elly Schlein si gode i primi frutti del suo lavoro e, dalla Festa dell’Unità di Reggio Emilia, lancia un messaggio chiaro all’avversaria designata: “Abbiamo perseguito testardamente un obiettivo: unità, unità, unità – scandisce – Siamo orgogliosi di aver costruito un’alleanza di centrosinistra in tutte le Regioni al voto: non succedeva da 20 anni. Dico a Giorgia Meloni e alla destra: abituatevi, perché non ve lo facciamo più il favore di dividerci e uniti e compatti vi batteremo, prima alle Regionali e poi alle Politiche”, avverte. Certo, ragiona la segretaria Pd di fronte ai circa due mila militanti riuniti sotto il grande gazebo dell’Iren Green Park, si tratta di “un cantiere aperto”, un “cammino faticoso e lastricato di difficoltà” ma, assicura “sono convinta che noi ce la faremo, che costruiremo passo passo l’alleanza progressista per battere le destre e cambiare questo Paese”. La sfida, insomma, è lanciata. E Giorgia Meloni ci mette meno di un’ora a raccoglierla. “La differenza è semplice: noi siamo uniti da valori comuni e da una visione, loro solo dall’ossessione di battere noi”, scrive sui social la premier replicando alle parole pronunciate dalla segretaria Pd e di fatto tornando a legittimare il duello a due con Schlein. La leader dem, sembra quasi prevenire l’accusa mossa dall’inquilina di palazzo Chigi e, dalla palco della Festa, fissa i paletti di un percorso condiviso. Il momento è adesso: la coalizione progressista deve “vincere le Regionali” e poi “continuare a lavorare insieme, sui temi concreti. La nostra gente ci chiede unità e coerenza – insiste – Diamoci il tempo giusto, non facciamo l’errore di arrivare all’ultimo, che è tardi”. Di qui l’avvertimento agli alleati di oggi e di domani: “Ogni minuto passato in polemiche nella coalizione progressista o in polemiche al nostro interno è un minuto in meno speso a pungolare il governo sulle sue mancanze. Noi dobbiamo riaccendere la speranza degli italiani”, è l’avviso della segretaria Pd che invita ad allargare ancora il campo, “unendo le nostre forze con il tessuto vitale della società”, a partire dell’associazionismo, il volontariato, i corpi intermedi, il mondo della cultura e dell’Università. I dem, allora, non prestano troppa attenzione ai distinguo arrivati da Giuseppe Conte alla festa del ‘Fatto Quotidiano’. “Col Pd noi non siamo alleati. Stiamo costruendo un progetto politico per mandare a casa Meloni, ma noi siamo una forza diversa, abbiamo una vocazione diversa rispetto all’idea della Quercia con i cespugli intorno”, ribadisce il leader M5S. “La platea era quella, doveva un po’ marcare le distanze, ma sono cose che ha sempre detto”, minimizzano i dirigenti a Reggio Emilia. Anche dal quartier generale pentastellato si tende a ridimensionare il tutto: per ora è importante andare avanti con il lavoro comune – è la linea – Conte ha solo ribadito il no alla subalternità del Movimento e l’importanza di partire dal programma. Schlein chiude la Festa con il classico giro nelle cucine, tra selfie e abbracci con i volontari. “Forza segretaria, avanti testardamente unitaria”, le urlano dopo aver accolto a braccia aperte e grandi sorrisi, 24 ore prima, il leader M5S. Lezioni, ottanta anni dopo la prima Festa dell’Unità. 

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Redazione Redazione Eventi e News