Suzuki Jimny è un
fuoristrada che sin da subito ha saputo conquistare gli automobilisti diventando rapidamente una vera icona per la casa automobilistica giapponese. Leggero e compatto, è in grado di affrontare ogni genere di percorso, anche i più difficili e proprio per questo chi ne possiede uno se lo tiene ben stretto. Già perché come sappiamo, questo piccolo fuoristrada ha dovuto
salutare l'Europa. Il motivo è ben noto e non dipende certamente dalla volontà di Suzuki. Il problema riguarda le sempre più
stringenti normative sulle emissioni che hanno messo fuori gioco la Suzuki Jimny nel Vecchio Continente. Per un periodo il fuoristrada è stato proposto pure in versione autocarro N1 ma adesso sta lasciando definitivamente l'Europa.

Situazione ben differente in altre parti del mondo come in
Giappone dove questo modello è ancora molto richiesto. Addirittura è proposta una
versione a 5 porte che ha avuto un successo incredibile. Sarebbe piaciuta anche da noi ma non c'è stato nulla da fare. In realtà, non c'è stato nulla da fare ufficialmente perché la Jimny, anche nella versione a 5 porte, si può trovare nel nostro Paese grazie
agli importatori paralleli.
UN MERCATO PARALLELO
Mettere le mani su modelli che ufficialmente non sono venduti in Europa non è impossibile proprio grazie a queste aziende che si sono specializzate nell'importare e rivedere queste vetture sulle nostra strade. Un mercato parallelo che non riguarda solamente la Jimny ma pure vetture di altre case automobilistiche. Il
processo di import e di omologazione non è ovviamente semplice e richiede un'organizzazione specifica dato che spesso è necessario arrivare anche ad adeguare le vetture per poter rispettare i requisiti delle normative europee. Proprio per questo, i
prezzi di listino delle vetture vendute in questo mercato parallelo
non sono certamente bassi. Anzi, spesso sono molto cari. In passato avevamo visto che una Jimny a 5 porte importata in Italia può arrivare a costare anche ben più di 40 mila euro. Tuttavia, questa è l'unica strada che può consentire alle persone di poter mettere le mani su modelli oggi non venduti ufficialmente dalle case automobilistiche in Europa. Per chi sta cercando la Jimny,
se non si vuole puntare sul mercato dell'usato, rimane solo questa strada sebbene molto costosa.
CHE DICE SUZUKI ITALIA?
Visto il fenomeno crescente e l'interesse che c'è dietro alla Suzuki Jimny
abbiamo chiesto direttamente alla casa automobilistica una sua posizione. Ecco cosa ci ha risposto in merito.
Le Jimny di importazione parallela sono costruite per soddisfare specifiche di altri mercati, non quello Europeo. Il mercato Europeo è disciplinato da numerose direttive e regolamenti che fissano i requisiti cui deve soddisfare un veicolo in termini di progettazione, impatto ambientale, sicurezza funzionale, etc. per poter essere omologato in Europa. In mancanza di conformità a questi requisiti, un veicolo di importazione parallela non solo non può essere omologato in Europa, ma non può godere della garanzia commerciale del produttore che assiste i veicoli nel solo mercato di provenienza. Tali veicoli, inclusi quindi i Jimny di importazione, saranno assistiti dalla sola garanzia legale del venditore.
Insomma, Suzuki evidenzia come i modelli importati non soddisfino i rigidi requisiti del mercato europeo. Inoltre c'è un aspetto molto importante da valutare e cioè quello della
garanzia. In caso di problemi bisognerà rivolgersi solamente al venditore che ha importato la vettura.