Taglio shag corto, medio, lungo: idee con effetto spettinato

Cosa fa di uno shag uno shag? Non è certo la lunghezza perché esiste il taglio shag corto, quello lungo, il medio e quello che si fonde con il caschetto per dimensione. Insomma il taglio scalato più iconico della storia (a pari merito con il Butterfly Cut), contempla ogni lunghezza. Si tratta davvero di un taglio universale. A differenza dei pixie cut e dei bob che hanno la loro dimensione che li definisce e li caratterizza e limita, lo Shag o Shaggy non conosce costrizioni.

La sua dimensione varia soprattutto in base all’epoca e alla tendenza. Scopriamo, quindi, quali elementi lo caratterizzano davvero. Perché di questo taglio non si può fare a meno: può servire a tutte, almeno una volta nella vita. Perché ha mille vantaggi e benefici. Il primo: rinfrescare il viso, stemperare rigidità, dare un’aria leggera. Che sempre serve. Due Jane lo hanno amato profondamente negli Anni 70: Birkin e Fonda.
Taglio shag: qual è il taglio shaggy?
Lo sapeva bene Jane Birkin: per dare spessore e volume alla chioma sottile, occorre scalarla e stratificarla. Non solo al suo esterno, ma anche all’interno. L’attrice diventata famosa anche per la sua immagine e per quel taglio scalato con frangetta che aggiunse fascino al fascino, è stata la paladina del taglio Shaggy.
Negli Anni 70, quando questo taglio è nato, si amava di lui l’aria naturale e rilassata che evocava. Con la sua apparenza “spettinata”. Il nome shaggy (che significa “arruffato“, in inglese) è una promessa di piega.
Avete voglia di concedervi un’aria giovanile? Scegliete lo shag che fa per voi. C’è l’imbarazzo della scelta.
Taglio shag corto: contemporaneo e fashionista

Zimmermann – Spotlight/Launchmetrics
A caccia di shag di tendenza? Il taglio shag corto, con le punte all’infuori appena mostrate sulle lunghezze, è stata una delle rivelazione degli ultimi anni. Gli hairstylist sono riusciti a creare tagli iconici su piccolissime chiome. Come quella di Edie Campbell, per esempio. Le ciocche sono corte ma egualmente frastagliate in maniera differente l’una dall’altra. La frangia lunga trasmette comunque grande leggerezza.
Un leggero movimento è accennato sulle punte e dietro il collo. Il taglio icornicia alla perfezione il viso: lascia intravedere le sopracciglia e mette in risalto lo sguardo.
Taglio shag lungo e medio: come ringiovanire

Emporio Armani – Spotlight/Launchmetrics
Desiderio di apparire più giovani? Di dissimilare le rughe e le increspature del contorno occhi con un taglio strategico? Il taglio shag lungo e medio (così, nella sua lunghezza originaria, come nacque nei magici Anni 70), è quello che fa per voi. Basta guardare la foto sopra per capire come un taglio del genere offra conforto e nascondiglio sicuro a chi vuole giocare con un gioco di vedo non vedo con i segni dell’età.
Quelli che si formano sulla fronte e intorno allo sguardo, sulle palpebre e ai lati degli occhi. Con un movimento studiato, il taglio riempie e mette in evidenza gli zigomi.
Taglio shag riccio: versatile e naturale
La grande evoluzione del taglio shag è il taglio shag riccio. Naturale e versatile, è la vera novità di questi tempi. I riccio, bravi nell’enfatizzare l’effetto disordine del taglio, si sposano a meraviglia con scalature e sfilature. Differenze di dimensione che permettono ai ricci di farsi ancora più vivi ed energici. Il riccio, si sa, appena sente il taglio, si potenzia e si anima. Dando davvero il meglio di sé, in termini di volute.
Il risultato? Tanti ricci che incorniciano il viso.
Shag con frangia: il taglio dei taglio
Esiste uno shag senza la frangia? Poco probabile… la frangia è l’accessorio che più piace allo shag. Un taglio shaggy ha bisogno di mostrare in quanti più perimetri ha a disposizione, la sua arte scalata e sfrangiata. Quindi, ben venga la frangia. Le ciocche corte sulla fronte offrono molte occasioni creative.

Balmain – Spotlight/Launchmetrics
Tra le nuove proposte accolte dallo shag, c’è la frangia dentellata. Capace di enfatizzare lo sguardo. Dentellature simili si mostrano anche lateralmente, con ciocche corte che rappresentano una scenografia ideale per la testa.
Shag o bob? La leggerezza di tagli soft
Se lo shag regala leggerezza, tanto da poterlo definire un taglio soft shag, con scalature minime e appena accennate, anche lo shag bob diventa impalpabile. Si toglie della definizione e della compattezza del più classico dei caschetti per farsi effervescente.
Le piccole scalature e sfilature servono per alleggerire il bob: le stratificazioni multidimensionali sono appena accennate ma fortemente presenti. Il ciuffo può avere un taglio netto che evoca ancora di più la sagoma di un taglio bob. Una fusione di tagli che piace sempre. Anche agli indecisi.
E a chi ama tendenze contemporanee.

Sportmax – Spolitght/Launchmetrics
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