Tapestry punta tutto su Coach: vendite a 10 mld $ nel lungo periodo

La crescita di Tapestry passa da Coach. Il gruppo americano che detiene la proprietà di Coach e Kate Spade, fa all-in sulla pelletteria e sugli accessori del brand di New York puntando ad un turnover da 10 miliardi di dollari (8,5 miliardi di euro al cambio di oggi) nel lungo termine. Di fatto, significa quasi un raddoppio delle vendite, dal momento che il brand nell’ultimo esercizio fiscale chiuso quest’estate ha generato vendite per 5,6 miliardi di dollari.
“Abbiamo trasformato l’azienda per diventare costruttori di brand consumer-obsessed e stiamo conquistando una nuova generazione di consumatori. Questo guida la nostra crescita globale, che sarà solida anche in futuro”, ha dichiarato la CEO Joanne Crevoiserat durante l’Investor Day dello scorso mercoledì. Tapestry, infatti, ha archiviato l’anno fiscale del 2025 con un fatturato record da 7 miliardi di dollari, in aumento dell’8% rispetto all’anno precedente. Una corsa, quella di Tapestry, che non intende arrestarsi ma che, al contrario, spinge sull’acceleratore con una nuova strategia di crescita ribattezzata “Amplify”.
A guidare la crescita ci sarà proprio Coach, che nell’ultimo esercizio fiscale ha messo a segno un +10% yoy, seguita da una più generale volontà di acquisizione e fidelizzazione di clienti della Gen Z, innovazione nel design, espansione nel footwear, consolidamento del mercato nordamericano e accelerazione nei mercati internazionali (Cina ed Europa) e sviluppo di una cultura aziendale fortemente orientata al consumatore.
In particolare, per attirare la Gen Z, il gruppo prevede di superare i 1.100 negozi entro il 2028 — dagli attuali 931 del 2025 — e di sperimentare per Coach formule retail esperienziali, includendo caffetterie all’interno dei punti vendita. Per Kate Spade, che ha visto una flessione nel fatturato annuale e trimestrale, Tapestry prevede invece un piano di rilancio che include investimenti in marketing, riduzione della gamma prodotti e maggiori vendite a prezzo pieno.
A conclusione dell’Investor Day, il margine lordo è aumentato di 210 punti base nell’anno fiscale 2025, segno della capacità del gruppo di migliorare la sua efficienza operativa in un contesto competitivo e in costante evoluzione. Anche l’outlook si è rivelato più che positivo con ricavi annuali che potrebbero crescere tra il 4% e il 6% negli esercizi fiscali 2027 e 2028, con utili per azione in crescita a doppia cifra bassa (10-12%), grazie al miglioramento dei margini. L’operating margin dovrebbe superare il 22 % entro il 2028, circa due punti percentuali in più rispetto al 2025.
Inoltre, Tapestry ha annunciato un dividendo per azione annuale previsto di 1,60 dollari nel 2026, con un aumento stimato “almeno in linea con la crescita degli utili” fino al 2028, e un programma di buyback che comprende circa 3 miliardi di dollari al 2028.
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