Tate Britain giardini: via libera al progetto verde

La Tate Britain, la più antica delle gallerie Tate, si prepara a cambiare volto con un ambizioso progetto che punta a trasformare l’ingresso di Millbank in un grande giardino pubblico e a costruire una nuova garden classroom per scuole e comunità. L’obiettivo è quello di rendere più accessibili e accoglienti gli spazi esterni del museo, ammorbidendo il contesto urbano circostante e creando un punto di incontro tra arte, natura ed educazione. L’iniziativa, firmata dallo studio di architettura Feilden Fowles, ha già ottenuto il sostegno di istituzioni come Historic England e Transport for London, e ora è al vaglio del Westminster City Council.
Due giardini tematici per trasformare Millbank
Il progetto dei nuovi Tate Britain giardini prevede la creazione di due aree verdi distinte, capaci di offrire al pubblico un’esperienza immersiva e in dialogo con l’architettura storica del museo. Sul lato sud nascerà un giardino mediterraneo, caratterizzato da essenze tipiche come erbe aromatiche e piante resistenti alla siccità, insieme a un nuovo stagno naturale che porterà freschezza e biodiversità. Sul lato nord, invece, sarà realizzato un giardino ispirato ai boschi dell’Asia orientale, arricchito da un elemento d’acqua, da un’area eventi e dall’estensione degli spazi esterni del café, così da favorire momenti conviviali e sociali.
Gli architetti di Feilden Fowles hanno sottolineato come queste scelte non siano puramente estetiche, ma parte di una strategia di urban greening in linea con le politiche di rigenerazione urbana promosse dal Greater London Authority – London Plan. In questo modo, gli spazi di Millbank diventeranno non solo l’accesso principale a una delle gallerie più prestigiose del Paese, ma anche un giardino pubblico a disposizione dei cittadini, con la possibilità di rilassarsi, passeggiare o assistere ad attività culturali all’aperto.
La nuova garden classroom per scuole e comunità
Accanto ai Tate Britain giardini sorgerà una vera e propria garden classroom, un padiglione progettato per accogliere le attività didattiche di scuole, associazioni e comunità locali. Lo spazio sarà collocato tra la Tate Lodge e la Clore Gallery, due aree già integrate nel complesso museale, e avrà una struttura in legno rivestita in pietra, concepita per armonizzarsi con il contesto architettonico storico.
Ogni anno circa 200.000 studenti visitano la Tate Britain e la nuova aula consentirà di arricchire i programmi educativi con attività pratiche all’aperto, laboratori e incontri legati al rapporto tra arte e natura. Non si tratterà solo di un’estensione degli spazi museali, ma di un luogo di apprendimento inclusivo, progettato per ospitare scolaresche di tutte le età e per incoraggiare la partecipazione della comunità.
Il museo ha dichiarato che questo intervento risponde pienamente alla sua missione educativa e sociale, come ribadito nelle sezioni learning and community del portale ufficiale Tate Britain. La creazione della garden classroompermetterà di consolidare il ruolo della galleria non solo come spazio espositivo, ma come centro di formazione culturale e ambientale nel cuore di Londra.
Modifiche urbanistiche e dibattito sulla tutela storica
Il progetto dei Tate Britain giardini non riguarda soltanto nuove piantumazioni, ma anche interventi urbanistici significativi sull’ingresso di Millbank. Tra le modifiche principali figura la rimozione delle ringhiere curve di grado II, oggi considerate un vincolo storico, e l’avanzamento delle cancellate esistenti per unificare visivamente i due lati dei nuovi giardini. È prevista inoltre la sostituzione del grande lay-by frontale con uno più ridotto e lo spostamento del taxi rank su Atterbury Street, così da rendere l’area pedonale più accessibile e ordinata.
Queste scelte hanno aperto un acceso dibattito. La Victorian Society ha denunciato un “danno inaccettabile” al contesto originario dell’edificio, sottolineando come la perdita delle ringhiere storiche rischi di compromettere l’autenticità del sito. Anche l’associazione Historic Buildings and Places ha espresso preoccupazioni, criticando in particolare la piantumazione di un noce davanti alla facciata principale, ritenuta invasiva per la percezione architettonica del museo.
Dall’altra parte, i tecnici comunali e diversi enti, tra cui Historic England, hanno sostenuto che i benefici pubblici del progetto sono superiori ai rischi, poiché il ridisegno degli spazi verdi porterà un impatto positivo in termini di fruizione culturale e ambientale. La valutazione finale spetterà al Westminster City Council, che nelle sue linee guida sul patrimonio urbano invita a bilanciare tutela e innovazione, come illustrato anche sul portale ufficiale Historic England
Sostegno istituzionale e prossime tappe dell’iter
Il progetto dei Tate Britain giardini ha raccolto un ampio consenso istituzionale, nonostante le critiche di alcune associazioni di tutela. Oltre al parere favorevole di Historic England, è arrivato anche il sostegno di Transport for London, che ha riconosciuto come il ridisegno degli accessi e il nuovo assetto del taxi rank possano migliorare la viabilità locale e ridurre l’impatto del traffico su Millbank.
Il nodo cruciale resta l’iter di approvazione presso il Westminster City Council, chiamato a esprimersi definitivamente sul progetto il 30 settembre. La commissione di pianificazione dovrà valutare se le modifiche previste, tra cui la rimozione delle ringhiere e la creazione della garden classroom, comportino un “danno significativo” al patrimonio storico o se, come sostengono i promotori, rappresentino un valore aggiunto per la comunità.
L’ufficio urbanistico del consiglio ha già raccomandato di dare il via libera, ritenendo che i benefici pubblici siano sostanziali e che gli interventi non causino “danni indebiti” all’edificio e al suo contesto. Per seguire gli sviluppi ufficiali, i documenti e le delibere saranno consultabili attraverso il portale del Westminster City Council, che gestisce le procedure di pianificazione per l’area.
Il ruolo educativo della Tate Britain e l’integrazione dei nuovi giardini
Ogni anno la Tate Britain accoglie circa un milione di visitatori, tra cui oltre 200.000 studenti, confermandosi non solo come uno dei principali musei di Londra ma anche come un centro educativo di rilevanza nazionale. I nuovi Tate Britain giardini e la garden classroom rafforzeranno questa vocazione, offrendo agli insegnanti e agli studenti spazi pensati per attività pratiche all’aperto, incontri interdisciplinari e laboratori che intrecciano arte, ambiente e sostenibilità.
Il progetto si inserisce così nella strategia più ampia delle Tate Galleries, che da anni promuovono percorsi di inclusione e programmi didattici rivolti alle scuole. La garden classroom, in particolare, permetterà di moltiplicare le occasioni di apprendimento, stimolando un approccio esperienziale che unisce teoria e pratica. Per le scuole londinesi, ciò significa poter disporre di un luogo dedicato all’educazione ambientale nel cuore della città, a pochi passi dalle collezioni permanenti che raccontano la storia dell’arte britannica dal XVI secolo a oggi.
Questa nuova configurazione degli spazi esterni non rappresenta solo un intervento estetico, ma una vera estensione della missione culturale del museo, in linea con quanto dichiarato ufficialmente sul sito della Tate Britain, dove vengono illustrati i programmi di learning & community. In questo senso, i giardini e l’aula all’aperto diventeranno strumenti fondamentali per avvicinare nuove generazioni all’arte e alla natura, consolidando la Tate come punto di riferimento non solo museale, ma anche civico e comunitario.
Un nuovo capitolo per Millbank: impatto urbano e culturale
Con i nuovi Tate Britain giardini, l’ingresso di Millbank non sarà più soltanto un passaggio verso le sale del museo, ma diventerà un luogo di incontro, relax e apprendimento all’aperto. Il progetto di Feilden Fowles intende ammorbidire la severità urbana della facciata, restituendo al quartiere uno spazio verde inclusivo e accessibile. La combinazione di giardini tematici, aula didattica e aree per eventi renderà l’esterno della Tate Britain un’estensione naturale della sua missione culturale: non solo custodire e raccontare l’arte, ma dialogare con la città e i cittadini.
Questa trasformazione contribuisce anche alla più ampia strategia di green infrastructure promossa da Londra, che punta a moltiplicare gli spazi verdi urbani e a valorizzarne la funzione sociale. Nel caso di Tate Britain, l’innovazione consiste nel coniugare tutela del patrimonio, sostenibilità e apertura alla comunità, pur con le inevitabili tensioni tra conservazione e cambiamento. Il risultato atteso è un nuovo landmark urbano che porterà benefici a visitatori, residenti e studenti, rafforzando il ruolo della galleria come istituzione civica di riferimento.
FAQ sui nuovi Tate Britain giardini
Quando partiranno i lavori?
Il progetto è in attesa del permesso del Westminster City Council, che discuterà la proposta il 30 settembre. In caso di approvazione, seguiranno le fasi di progettazione esecutiva e di cantiere.
L’accesso ai giardini sarà gratuito?
Sì. I nuovi giardini saranno parte integrante del museo ma resteranno spazi pubblici, accessibili liberamente dai visitatori e dai residenti.
A cosa servirà la garden classroom?
La nuova aula all’aperto ospiterà attività didattiche per scuole e comunità, rafforzando i programmi educativi già proposti dalla Tate Britain.
Ci sono state opposizioni al progetto?
Sì. La Victorian Society e Historic Buildings and Places hanno sollevato obiezioni sulla rimozione delle ringhiere storiche e sulla piantumazione di un noce davanti alla facciata. Tuttavia, Historic England e altri enti hanno espresso parere favorevole, sottolineando i benefici pubblici.
Perché questo progetto è importante per Londra?
Perché coniuga cultura, educazione e sostenibilità, trasformando un’area museale in un punto di aggregazione verde nel cuore della città, a vantaggio non solo dei visitatori della Tate, ma dell’intera comunità urbana.
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