Un borgo da favola a due passi da Napoli: perfetto per un weekend tra colori autunnali e viste incantevoli

Settembre 21, 2025 - 12:00
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Un borgo da favola a due passi da Napoli: perfetto per un weekend tra colori autunnali e viste incantevoli

Tra colori autunnali e panorami mozzafiato, questo borgo a due passi da Napoli è perfetto per un weekend fuori porta.

A pochi chilometri da Napoli, nel cuore del Sannio, si trova Montesarchio, il comune più grande e popoloso della provincia di Benevento dopo il capoluogo.

Un borgo ricco di storia millenaria, monumenti suggestivi e tradizioni culinarie uniche, perfetto per un weekend immerso nei colori autunnali e nelle vedute panoramiche che solo questa terra sa offrire.

Storia millenaria e patrimonio architettonico di Montesarchio

Adagiato alle pendici del Monte Taburno, Montesarchio vanta origini antichissime, con ritrovamenti archeologici che risalgono all’epoca pre-ellenica, ben prima dell’epoca di Omero. Le frazioni di Latovetere, con radici longobarde, e Latonuovo, di fondazione normanna, rappresentano le testimonianze più antiche della città, che ha visto susseguirsi dominazioni e culture diverse nel corso dei secoli. Il centro storico racconta la storia di un borgo che si sviluppa lungo la storica via Appia, una delle arterie principali dell’antichità, fondamentale per il commercio e per gli spostamenti delle legioni romane tra Benevento e Caserta.

Tra gli edifici storici più rilevanti spiccano il Duomo, il Palazzo Vescovile e il celebre Castello Normanno-Svevo, che domina il paese con la sua imponente struttura. Il castello, ricostruito più volte a seguito di numerosi attacchi, soprattutto normanni, ha rappresentato un simbolo di potere e resistenza per la comunità locale. Nel XV secolo, un avvenimento storico di rilievo fu il passaggio della proprietà del comune a Giacomo d’Aquino della nobile famiglia dei Della Leonessa, segnando una nuova era di prosperità, ma anche di difficoltà. Sotto il regno di Ferdinando II di Borbone, il castello divenne una delle prigioni più temute del Regno di Napoli, ospitando patrioti del Risorgimento come Carlo Poerio, Nicola Nisco e Michele Pironti.

Dal 1861, con l’Unità d’Italia, Montesarchio è ufficialmente parte della provincia di Benevento, mantenendo viva la sua eredità culturale e storica. Una visita a Montesarchio non può prescindere dall’esplorazione del Castello Longobardo e della torre adiacente, oggi sede del Museo archeologico nazionale del Sannio Caudino. Il museo ospita una mostra permanente intitolata “Rosso immaginario. Il racconto dei vasi di Caudium”, articolata in sei sale che raccontano la storia e l’archeologia del territorio sannita, con particolare attenzione ai centri di Caudium, Saticula e Telesia, oggi corrispondenti a Sant’Agata dei Goti e San Salvatore Telesino.

Montesarchio
Nel borgo di Montesarchio il tempo sembra essersi fermato – Blitzquotidiano.it

Tra i reperti più affascinanti spicca il Cratere di Assteas, un vaso del IV secolo a.C. che raffigura il mito del “Ratto d’Europa” da parte di Zeus trasformato in toro, testimonianza dell’arte e della mitologia antica. Nelle vicinanze, nella frazione di Latovetere, si trovano importanti edifici storici come l’Abbazia di San Nicola del XII secolo e la Chiesa di San Francesco, ristrutturata nel XVIII secolo e oggi sede del municipio comunale. Questi luoghi rappresentano il legame profondo tra la spiritualità e l’arte che caratterizza il patrimonio locale. Non meno significativa è la presenza della fontana dell’Ercole Alexicacos in Piazza Umberto I, simbolo della tradizione e della storia di Montesarchio, insieme alla Chiesa dell’Annunziata, esempio pregevole di architettura seicentesca.

Oltre al patrimonio storico e artistico, Montesarchio è una meta ideale per gli amanti della gastronomia tradizionale. La cucina locale propone piatti che raccontano la terra sannita attraverso ingredienti semplici e sapori autentici. Tra le specialità imperdibili ci sono i Cazzarielli, gnocchi di patate conditi con carne di capra, un piatto che rappresenta un vero e proprio emblema della tradizione culinaria locale. Altri piatti tipici da gustare sono le melanzane in cassone, le zeppole ai fiori di zucca e le polpettine in brodo servite con cardone, tutte ricette che riflettono il legame forte tra la comunità e la propria terra, offrendo un’esperienza gastronomica intensa e genuina.

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