Un sogno chiamato Utopica


Sono giorni complicati per il mio smartphone: arrivano notifiche a raffica da agosto, quando è stata annunciata la prima edizione di Utopica Fantasy Festival. Facevo fatica a leggere persino il comunicato senza essere interrotto da qualche messaggio: per lo più erano amici che chiedevano se era vero. Da dove arriva questa incredulità? Vi racconto la mia esperienza.
Prima volta
Di festival ne ho visti tanti più o meno importanti ma per la prima volta ho avuto l'occasione di seguirne uno con l'accredito stampa. Averne uno dove vivo, non è proprio un vantaggio. È molto più complicato rimanere obiettivi. Soprattutto se c'è una campagna elettorale di mezzo che non ha risparmiato niente e nessuno. Vediamo com'è andata. Una delle caratteristiche necessarie per la riuscita di un nuovo evento è quello di essere adatto alla città dove si svolge esattamente come un vestito va cucito addosso a una/o modella/o ed qui che gli organizzatori di Utopica si sono superati. Senigallia è famosa per la sua spiaggia, per la Rotonda sul Mare ma sarebbe stato scontato e difficile abbinarli con fantasy e fantascienza. Decisamente meglio sfruttare la Rocca Roveresca e le piazze limitrofe. Utopica Fantasy Festival ha ottenuto così due risultati: poca dispersione e un colpo d'occhio eccezionale. All'inaugurazione dell'evento c'è stata subito una parata in cosplay portata dal gruppo Fantasia Sogno e Realtà a tema: Alice in Wonderland. Presente anche Maurizio Manzieri, maestro internazionale dell’illustrazione fantastica nonché curatore del manifesto di Utopica con una sua mostra personale. [caption id="attachment_1108089" align="aligncenter" width="506"]




Utopica ha messo un "mattoncino"
Si parla di disagio giovanile e si discute dei ragazzi che stanno chiusi nelle loro camerette, casi di dipendenza dallo smartphone e videogiochi. Cosa stiamo facendo per risolvere il problema? Ci sono eventi per stimolarli ad uscire oppure ci sono solo quelli che interessano solo agli operatori di settore? È una domanda che mi pongo spesso. Utopica in questo ha messo un mattoncino per iniziare a costruire un percorso che va sostenuto. Queste occasioni sono l'ideale per fare nuove conoscenze, offrono divertimento, danno la possibilità di imparare qualcosa di nuovo e magari scoprire nuove passioni. Se i giovani chiedono spazi per manifestazioni di questo tipo, non bisogna sempre dire no. Bisogna ascoltare e cercare di capirli tenendo bene a mente che il futuro è loro. Son passate più di due settimane eppure saltano fuori foto ovunque e chissà quante ce ne sono sparse per il web. Utopica si è rivelata essere un successo enorme: 105.000 presenze da tutta Italia sono un dato importante che può far diventare questo festival un punto di riferimento per la Cultura Pop in Italia. All'inizio ho scritto che sarebbe stato difficile rimanere obiettivi su un festival nella mia città. Un motivo l'ho già detto, l'altro è che a Senigallia, si è portata avanti la narrazione secondo cui esiste solo Summer Jamboree. Non è affatto così. Pur riconoscendo il grandissimo impatto che ha sulla città quella manifestazione, è ora di allargare gli orizzonti e inserire qualcosa di nuovo quindi ben venga Utopica.Com'è nato tutto
Questo festival è stato possibile grazie a Dadi e Mattoncini che recentemente ha aperto a Senigallia e ha portato Gianluca Del Carlo, Direttore Artistico di Utopica Fantasy Festival a visitare Senigallia. Da lì, come spiega Tania Ferri, direttrice generale e portavoce di LEG Live Emotion Group, "si è creata una sinergia con il Comune di Senigallia" che ha portato a dar vita a Utopica. Come spiegano in un video rilasciato sui social del festival, si lavora già all'edizione del 2026. Segui l'evento sul sito ufficiale, sulla pagina Facebook o quella Instagram. Tornerò a seguire il Festival anche il prossimo anno, sicuro che regalerà del sano divertimento a tutti, dai più grandi ai più piccini.L'articolo Un sogno chiamato Utopica proviene da GameSource.
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