Una nuova ala per la National Gallery

Settembre 15, 2025 - 16:30
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Una nuova ala per la National Gallery

La National Gallery di Londra, uno dei musei più visitati al mondo, si prepara a una trasformazione epocale. Grazie a una raccolta di donazioni senza precedenti, pari a 375 milioni di sterline, l’istituzione ha annunciato la costruzione di una nuova ala che sorgerà sul lato nord di Trafalgar Square. Si tratta dell’ultimo spazio disponibile all’interno del campus attuale e il progetto non solo arricchirà la struttura museale, ma ridefinirà anche l’esperienza dei visitatori e l’intero rapporto tra l’arte e la città. Un concorso internazionale di architettura stabilirà chi avrà l’onore di firmare questo intervento che, nelle parole del direttore Sir Gabriele Finaldi, rappresenta il futuro della galleria dopo le celebrazioni per il bicentenario del 2024.

Una raccolta fondi senza precedenti

La notizia che ha catturato l’attenzione di critici e appassionati d’arte riguarda la straordinaria cifra raccolta per finanziare l’ampliamento. Due donazioni da 150 milioni di sterline ciascuna, provenienti rispettivamente dalla fondazione Crankstart di Sir Michael Moritz e Harriet Heyman e dal Julia Rausing Trust, rappresentano le più grandi somme in contanti mai rese pubbliche a favore di un museo o galleria a livello mondiale. A queste si aggiungono altri 75 milioni di sterline donati dal National Gallery Trust e da sostenitori anonimi, portando il totale a 375 milioni.

Il gesto è stato salutato come un momento di svolta non solo per la National Gallery, ma per l’intero settore culturale britannico. Sir Hans Rausing, fondatore del trust che porta il nome della moglie Julia, ha spiegato che il dono è anche un tributo personale, volto a permettere ad altri di scoprire la stessa bellezza e ispirazione che lei aveva trovato tra le sale della galleria. Una dichiarazione che rivela quanto il legame tra istituzioni culturali e filantropia privata sia cruciale per garantire nuove possibilità di crescita.

Il sito ufficiale della National Gallery ha accolto l’annuncio sottolineando come questa raccolta fondi apra una nuova fase nella storia della galleria, in grado di consolidarne il ruolo di riferimento globale per la pittura europea.

Il progetto architettonico e il futuro della galleria

Il concorso di architettura internazionale lanciato dalla galleria determinerà quale sarà la forma della nuova ala. Il lotto scelto, sul lato nord di Trafalgar Square, rappresenta l’ultima area disponibile per un’espansione fisica. L’obiettivo non è solo aggiungere spazi espositivi, ma creare una nuova esperienza urbana, capace di collegare in modo più fluido Leicester Square e Trafalgar Square, due delle aree più frequentate della capitale.

La nuova ala si propone di diventare un luogo multifunzionale: accoglierà sale espositive, aree per eventi, spazi di apprendimento e ambienti progettati per il relax e la socialità dei visitatori. L’intenzione dichiarata è di abbattere le barriere tra pubblico e istituzione, favorendo un approccio più inclusivo e contemporaneo all’arte. Sir Gabriele Finaldi ha spiegato che la National Gallery non vuole essere soltanto un museo che custodisce dipinti straordinari, ma una piattaforma culturale viva, capace di dialogare con i tempi moderni e con i milioni di visitatori che ogni anno attraversano Trafalgar Square.

In un contesto in cui i musei cercano di ridefinire il proprio ruolo, l’iniziativa londinese assume un valore simbolico. La nuova ala sarà infatti anche il cuore di un rinnovato programma di collaborazioni con altre istituzioni, tra cui la Tate, con l’obiettivo di creare un network internazionale che porti le collezioni della National Gallery in giro per il mondo.

Una galleria con due secoli di storia

Fondata dal Parlamento nel 1824, la National Gallery nacque con la missione di rendere accessibile al pubblico la collezione nazionale di pittura europea. Nel corso dei secoli, il museo si è arricchito di capolavori che oggi coprono un arco temporale che va dal XIII al XX secolo. L’ingresso gratuito ha reso la galleria uno dei luoghi più popolari di Londra, frequentato tanto dai turisti quanto dai londinesi.

Le sue sale custodiscono opere di Leonardo da Vinci, Raffaello, Rembrandt, Cézanne, Degas, Monet, Renoir, Rubens, Tiziano, Turner, Van Gogh, Velázquez e molti altri. È difficile trovare al mondo un’altra istituzione che concentri in uno stesso spazio una tale ricchezza di maestri e scuole pittoriche. Non sorprende quindi che la National Gallery sia diventata uno dei simboli culturali della Gran Bretagna, al pari del British Museum o del Victoria and Albert Museum.

Il bicentenario del 2024 è stato l’occasione per riflettere sul percorso compiuto. Con la nuova ala, l’istituzione non intende guardare soltanto al passato, ma consolidare la sua missione futura: essere il luogo in cui il pubblico britannico e internazionale possa continuare a godere della più importante collezione di pittura europea in un contesto architettonico all’altezza della sua grandezza. Approfondimenti sulla collezione permanente e sugli eventi organizzati sono consultabili anche sul sito del Visit Britain, che promuove i principali luoghi culturali della capitale.

Il significato per Trafalgar Square e per Londra

Trafalgar Square, cuore simbolico di Londra, è uno spazio urbano che negli anni ha visto convivere manifestazioni politiche, celebrazioni nazionali e turismo internazionale. La presenza della National Gallery sul lato nord ha contribuito a definire l’identità della piazza, facendone non solo un luogo civico, ma anche un centro culturale di importanza globale.

La costruzione di una nuova ala rappresenta quindi un intervento che va oltre l’ampliamento museale: è un progetto urbanistico destinato a cambiare l’aspetto e la funzione dell’area. La possibilità di creare un collegamento tra Trafalgar Square e Leicester Square, oggi percepite come realtà separate, apre scenari interessanti per la fruizione del centro di Londra. Non si tratta di un dettaglio secondario: milioni di persone attraversano quotidianamente queste zone, e la nuova ala diventerà un punto di passaggio e incontro, un luogo che integra arte, vita urbana e turismo.

In questo senso, l’ampliamento della National Gallery si inserisce in una riflessione più ampia sul rapporto tra musei e città. Sempre più spesso le istituzioni culturali cercano di dialogare con lo spazio urbano, trasformandosi in poli di attrazione non soltanto per gli appassionati d’arte ma per comunità più vaste. Londra, con la sua tradizione di apertura e di innovazione, conferma ancora una volta la sua vocazione a capitale culturale globale.

FAQ sulla nuova ala della National Gallery

Quando inizieranno i lavori della nuova ala?
Il progetto è ancora nella fase preliminare: dopo il concorso di architettura verranno stabiliti i tempi, ma si prevede l’avvio dei lavori entro pochi anni.

Chi ha finanziato il progetto?
La maggior parte dei fondi proviene da donazioni private: 150 milioni dalla fondazione Crankstart, 150 milioni dal Julia Rausing Trust e 75 milioni dal National Gallery Trust e da altri donatori.

Quali saranno le funzioni della nuova ala?
Ospiterà sale espositive, aree per eventi, spazi di apprendimento e zone di relax per i visitatori, con l’obiettivo di creare un’esperienza più inclusiva.

Cosa cambia per Trafalgar Square?
La nuova ala sorgerà sul lato nord e creerà un collegamento con Leicester Square, rivitalizzando l’area e rendendola più fruibile per cittadini e turisti.

La collezione rimane gratuita?
Sì, l’ingresso alla collezione permanente della National Gallery resterà gratuito, in linea con la tradizione dell’istituzione.


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Redazione Redazione Eventi e News