Veepee, il futuro dell’e-commerce punta sull’iper personalizzazione. Ma con i brand sempre al centro

Settembre 19, 2025 - 13:00
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Veepee, il futuro dell’e-commerce punta sull’iper personalizzazione. Ma con i brand sempre al centro
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Il Gruppo europeo Veepee, tra i principali player nell’e-commerce, ha archiviato l’esercizio fiscale 2024 con un fatturato pari a 3,3 miliardi di euro. Con 82 milioni di prodotti venduti, oltre 250mila ordini in più rispetto all’anno precedente e una community di 2,3 milioni di visitatori unici giornalieri, il gruppo francese conferma la solidità di un modello basato sulle flash sales online e arricchito da servizi complementari come BrandsplaceVeepee ViaggiVeepee|Ad.

“Noi ci occupiamo di destoccaggio di prodotti moda, questo è quello che faccio da 40 anni. Poi, con l’uso di internet, abbiamo deciso di mutare il nostro modello sul digitale. Questo è il mio 41esimo settembre consecutivo in cui faccio questo lavoro e ancora lo faccio nello stesso modo”, ha commentato a Pambianconews Jacques-Antoine Granjon, presidente e founder del gruppo, riflettendo sulla storia di un’azienda che sta rivoluzionando il commercio digitale europeo dal 2001, quando ha immaginato di trasportare online il modello delle vendite di stock e fine serie, dando vita a vente-privee.com, divenuto poi Veepee nel 2019.

Jacques-Antoine Granjon (Ph: Thomas Gogny)

Granjon ha spiegato come nel corso degli anni l’essenza del progetto sia rimasta invariata: “Siamo degli stocchisti: acquistiamo a prezzo più basso gli invenduti delle marche per rivenderli a prezzo scontato”. Una differenza sostanziale rispetto ad altri operatori digitali competitor nel settore, e che ha consentito a Veepee di preservare la qualità e l’immagine delle marche partner. “Amiamo i brand – continua -, questo è il punto principale da sottolineare. Non siamo un sito di lusso, ma comprendiamo i bisogni delle marche e ci prendiamo cura del rispetto della loro immagine: il nostro concetto di lusso è nel trattamento che riserviamo ai brand partner”. E partendo proprio da questo ‘amore per i brand’ il dirigente ha rimarcato come la creatività sia il tratto distintivo dell’azienda, il perno capace di trasformare anche un modello economico basato sulle promozioni in un’esperienza percepita come premium, proprio perché rispettosa dell’identità delle label. Da questa logica di accompagnamento delle marche in tutte le loro problematiche, e grazie al traffico del sito, sono nati progetti come Brandsplace, la piattaforma che consente ai brand di proporre collezioni in corso con uno sconto: “Ero preoccupato che uno cannibalizzasse l’altro (Veepee e le sue flash-sales e la piattaforma di marketplace, ndr), ma in effetti è solo una questione di gestione dei diversi bisogni dei brand. Ora la nostra strategia è offrire i migliori strumenti non solo per vendere il proprio stock, che è il nostro lavoro principale, ma anche per vendere le proprie collezioni e generare traffico per le label”.

La forza del traffico organico è uno degli elementi centrali nel posizionamento di Veepee: “Ogni giorno in Europa 2,5 milioni di persone atterranno sulla nostra piattaforma senza che noi facciamo pubblicità – specifica Granjon -, perché la nostra pubblicità è lo sconto sui prodotti dei brand. Attualmente ogni giorno abbiamo tra i 12mila e i 14mila nuovi soci”.

Con una lente sulle aree geografiche, particolare rilievo assume il mercato italiano, con una crescita del 9% nel 2024 trainata dalla stretta collaborazione con i brand del made in Italy e dall’interesse dei consumatori locali per qualità, stile e promozioni. “La Francia è il nostro primo mercato – asserisce il founder -, ma l’Italia cresce molto bene. L’Italia è un paese fantastico, con una grande popolazione, amano i brand, producono brand, hanno stile, amano le promozioni e i prodotti di marca. È un mercato molto importante per noi”. Oltre a Francia e Italia, Veepee è oggi attivo in altri otto Paesi europei, tra cui Spagna, Germania e Belgio. In ciascuno di questi mercati, l’azienda adatta la propria offerta combinando vendite flash e servizi locali, con l’obiettivo di garantire ai brand partner un accesso uniforme ma al tempo stesso personalizzato ai diversi bacini di consumatori. “La nostra missione è essere un player europeo, non soltanto francese o italiano. Vogliamo accompagnare i brand in tutti i Paesi dove siamo presenti, mettendo a loro disposizione lo stesso livello di qualità e creatività”, spiega Granjon.

Quanto alla direzione futura, il fondatore ha ribadito la volontà di mantenere salda l’identità originaria: “Per il futuro, la strategia è concentrarsi sul commercio, sulla iper-personalizzazione, che l’IA ci sta aiutando a fare, e sempre di più sulla creatività. Questo è ciò che rende Veepee unico. Vogliamo essere il canale privilegiato che collega il brand al cliente”. Granjon guarda al futuro con pragmatismo, ma anche con apertura verso l’innovazione tecnologica: “Dobbiamo restare focalizzati sugli obiettivi, sul know-how, con un po’ di fortuna e la capacità di saper cogliere le opportunità”. E proprio l’AI è al centro della prossima fase di sviluppo del gruppo: “Quando parlo di iper-personalizzazione intendo la capacità di offrire a ciascun cliente un’esperienza unica, dove le proposte di brand e prodotti siano costruite su misura, grazie ai dati e alla tecnologia, così che ogni utente percepisca Veepee come un negozio pensato esclusivamente per lui”.

In ultima battuta, Granjon ha offerto la chiusura di riflessione rivolgendosi alle nuove generazioni di imprenditori: “Quello che volevo 40 anni fa era la mia libertà. Oggi direi a un giovane imprenditore di essere sicuro di cosa vuole nella vita, di capire bene il prodotto che vuole vendere. Bisogna essere consapevoli di quello che si fa e di come farlo”. Una lezione di concretezza e lungimiranza, che sintetizza l’approccio di un imprenditore capace di trasformare un’intuizione in un modello europeo, restando fedele a un principio cardine: crescere insieme ai brand, difendendone sempre il valore e l’immagine, attraverso la creatività.

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Redazione Redazione Eventi e News