12 luoghi dove vedere il foliage in Abruzzo: tra boschi che sembrano dipinti e colori vibranti

L’autunno è un periodo magico per poter visitare l’Abruzzo: la regione si accende come se fosse una tela impressionista grazie alle vallate dipinte di rosso e oro e al profumo di legno, funghi e terra bagnata che si percepisce in prossimità dei boschi.
La stagione del foliage in Abruzzo è ormai una tradizione: la natura offre spettacoli unici tra faggi, aceri, betulle e pioppi che regalano scatti fotogenici e un’ambientazione davvero suggestiva. Vediamo insieme quali sono gli 11 luoghi migliori dove vedere il foliage in Abruzzo.
Lama Bianca (PE)
La foresta di Lama Bianca, a due passi da Sant’Eufemia a Maiella, è uno di quei luoghi che sembrano usciti da un libro di fiabe. I faggi svettano come colonne di una cattedrale naturale, creando una volta colorata di giallo, arancio e rosso. È un luogo perfetto per chi ama camminare nella quiete: puoi scegliere un sentiero facile, come quello da Fonte Lama Bianca a Fonte della Fratta, adatto anche ai bambini, oppure optare per un itinerario più panoramico, che regala viste spettacolari fino al Gran Sasso e al mare.
Bosco di Sant’Antonio (AQ)
Se c’è un luogo che incanta grandi e piccoli, è il Bosco di Sant’Antonio, vicino a Pescocostanzo. Faggi monumentali, antichi, maestosi, con tronchi che si aprono a candelabro come braccia rivolte al cielo lasciano a bocca aperta. Un tempo sacro a Giove, poi dedicato a Sant’Antonio, questo bosco è una fusione di storia, spiritualità e natura. Passeggiare tra i suoi sentieri significa entrare in un mondo fuori dal tempo, dove ogni ramo racconta una leggenda e ogni foglia riflette la luce dorata dell’autunno.
Monte Velino (AQ)
Un’altra meraviglia da non perdere? Monte Velino. Il “gigante” dell’Abruzzo, come viene chiamato, propone diversi itinerari da percorrere durante l’autunno. Qui l’esplosione di colori è al suo massimo e offre una delle proposte più magiche per vivere la stagione in questa regione. All’interno del parco Sirente Velino si passeggia per poter esplorare luoghi come le gole di Celano o le grotte di Stiffe.

Pianagrande (PE)
Per chi ama le grandi vedute, Pianagrande, sopra Caramanico Terme, è una tappa obbligata. Dopo una piacevole salita tra i boschi, si arriva su una piana erbosa sospesa tra cielo e montagne. Davanti a voi, lo sguardo spazia dal Morrone al Gran Sasso, e tutto intorno si accende di colori caldi e profondi. Il foliage è un mosaico naturale: faggete arancio, pini verdi, rocce bianche e cieli tersi. Se cercate un’esperienza ancora più suggestiva, scendete fino all’Eremo di San Giovanni all’Orfento, incastonato nella roccia: un luogo che unisce natura e spiritualità in un abbraccio silenzioso.
Piano Cerreto e Colle Brignole (AQ)
Nella zona di Campo di Giove, i boschi di Piano Cerreto sono un vero caleidoscopio di tonalità. Si distingue un foliage selvaggio e autentico, e non è raro incontrare cervi, caprioli e, con un po’ di fortuna (e distanza!), anche l’orso bruno marsicano, il simbolo del Parco. Il sentiero che sale a Colle Brignole attraversa faggete fitte e silenziose, dove il giallo diventa oro e il rosso vira al ruggine. È un luogo ideale per chi vuole vivere l’autunno più vero, quello che profuma di muschio e vento, lontano da tutto.
Val Fondillo (AQ)
Siamo all’interno del parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise: la Val Fondillo è uno scrigno di biodiversità dove, con un po’ di fortuna, si possono osservare i lupi appenninici e il camoscio d’Abruzzo. In alcuni casi è persino possibile sentire la presenza dell’orso marsicano. Il foliage diventa intenso e vibrante: i sentieri si tingono di rame e zafferano, i suoni si fanno ovattati, e ogni passo è una scoperta. Tra le esperienze più belle ci sono le escursioni al crepuscolo, quando si può ascoltare il bramito dei cervi che riecheggia nella valle.
Valle Roveto (AQ)
Poco conosciuta, ma ricca di fascino: Valle Roveto è uno dei luoghi top dove vivere il foliage in Abruzzo. Il piccolo tesoro nella Marsica attraversata dal fiume Liri, custodisce al suo interno boschi e borghi arroccati. In autunno? Il foliage si intreccia con i borghetti dove le foglie adornano le strade e i sentieri sono un’esplosione di colore.
Villalago (AQ)
Villalago è un piccolo borgo abruzzese in provincia di l’Aquila. Il territorio, seppur piccolo, è pura magia durante questo periodo dell’anno. Tra ottobre e novembre, passeggiarci è come entrare in un sogno: pioppi e aceri si vestono di rosso e oro, e il sentiero è un tappeto di foglie. L’aria sa di acqua e di muschio, e ogni curva regala un nuovo scorcio.

Val Cervara (AQ)
Vicino a Villavallelonga, nascosta tra le montagne, si trova la Val Cervara, una delle foreste vetuste più antiche d’Europa, con faggi che superano i 500 anni. L’atmosfera è frizzante e ricca di sfumature: i tronchi si tingono di rame, i muschi formano tappeti smeraldini e i funghi decorano le cortecce come gioielli.
Grotta di Sant’Angelo a Palombaro (CH)
A Palombaro, nel cuore del Parco della Maiella, c’è un sentiero che sembra creato apposta per l’autunno: quello che porta alla Grotta di Sant’Angelo, un antico eremo incastonato nella roccia. Si cammina tra faggete dorate, muschi e profumi di terra, in un percorso adatto anche ai più piccoli. Ogni passo è un invito alla lentezza, ogni sguardo una scoperta: le foglie che cadono come coriandoli, la luce che filtra tra i rami, il silenzio sacro che avvolge tutto.
Forca d’Acero (AQ)
Forca d’Acero è in provincia di l’Aquila, ma è un territorio dove ammirare il foliage tra Lazio e Abruzzo. Incastonato nelle montagne, si caratterizza per faggete secolari che si alternano a radure dorate. La piana diventa un vero e proprio palcoscenico, quasi un quadro vivente, e attraversare i sentieri camminando lentamente offre ottimi scorci fotogenici e l’occasione per vivere a pieno il foliage.
Valle del Foro a Pretoro (CH)
Sopra il borgo abruzzese di Pretoro, arrampicato come un presepe sulla Maiella, si apre la Valle del Foro, un luogo dove il foliage racconta storie antiche. La foresta è viva, fatta di faggi monumentali che si innalzano fieri tra ruscelli e vecchi opifici.
L’autunno colora tutto: dalle chiome infuocate alle pietre dei mulini, un tempo usati per macinare cereali e legumi. Camminando tra Palogne e Piane, si attraversano i resti di antichi acquedotti e si scende fino al fiume Foro, che scorre tra ciottoli bianchi e tappeti di foglie.
Qual è la tua reazione?






