Abbraccio tra Salis e Schlein: a Genova l’incontro su campo largo, regionali e dossier locali


Genova. “Testardamente unitarie” ma anche “casualmente tricolori”. Un incontro privato e un saluto pubblico, con abbraccio e sorrisi a favore di fotocamere, quello tra la sindaca di Genova Silvia Salis e la segretaria del Pd Elly Schlein, in questo sabato 11 ottobre. Durante il colloquio tra le due politiche su cui, da qualche tempo, si parla di una possibile competizione per la leadership del centrosinistra, si è parlato di dossier locali e di temi nazionali, a partire dalle regionali.
Quasi un’ora di appuntamento per la segretaria dem, che in una mezza giornata genovese ha fatto stare l’intervento al congresso dei magistrati di Area Democratica, un vertice con gli esponenti locali del partito e una visita alla sede di Music For Peace, una delle realtà protagoniste della mobilitazione, non solo genovese, per Gaza.
Alla fine dell’incontro con Salis, Schlein ha preferito non rilasciare dichiarazioni. Ci ha pensato la sindaca ha riassumere: “E’ stato un incontro di sostegno – ha detto – ci vediamo spesso e ci sentiamo spesso, chiaramente Elly vuole stare vicino al progetto che abbiamo costruito insieme a Genova e al Pd genovese, e voleva sapere come stanno le cose e quali sono i temi sul tavolo”.
Tra gli argomenti affrontati alcuni di carattere nazionale altri più locali. “Abbiamo parlato delle regionali – ha dichiarato Salis – è un momento di grande fermento, presto sarà il turno di Toscana, Puglia e Campania, tutte elezioni molto importanti per il centrosinistra”. Secondo la sindaca di Genova la “narrazione scaturita dopo l’andamento nelle Marche e in Calabria” è stata determinata dall’ordine in cui le regioni sono andate al voto: “Se fossi nel centrodestra avrei pianificato le elezioni proprio così ma le prossime tre saranno molto più complicate per il centrodestra e coinvolgeranno milioni di elettori”.
Nessun accenno ovviamente sulle suggestioni legate alla figura di “anti Meloni”, riguardo alle quali già in mattinata Schlein aveva preferito glissare. Ormai da mesi si alternano commenti e indiscrezioni secondo i quali la prima cittadina genovese sarebbe vista come una figura in grado di unire le diverse anime del campo largo nell’ottica delle prossime elezioni politiche (anche se la diretta interessata, ogni volta, smentisce e afferma di essere concentrata a governare la sua città).
Top secret anche i discorsi legati alle tematiche locali più spinose, per la giunta Salis. Prime fra tutte quella dei rifiuti, con parte del Pd – oltre che dell’ala sinistra della maggioranza – contrario all’ipotesi di un termovalorizzatore a Genova.
La stessa sindaca di Genova, ieri, aveva fatto cenno al caso Roma, dove il Pd ha votato diversamente da Avs per quanto riguarda il no a un inceneritore, anche se in quel caso l’amministrazione si è trovata a gestire una scelta presa dal governo precedente.
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