Becastled Recensione


Sono tempi interessanti per gli amanti degli strategici, e quando mi è capitata l'occasione di mettere le mani su Becastled, ero incuriosito dalla sua premessa: unire due generi di videogiochi non sempre porta a un successo strepitoso, ma può regalare qualcosa di unico. Sviluppato da Mana Potion Studios (e co-pubblicato da Pingle Studio Ltd), Becastled può descriversi come un gioco di strategia accogliente ma stimolante.
Il gioco ha avuto una gestazione lunga: è approdato in accesso anticipato su Steam nel febbraio 2021, e dopo anni di aggiornamenti e rifiniture è finalmente pronto per il suo debutto completo su console, comprese PlayStation 5 e Xbox Series. Essendo un RTS/city builder nato su PC, la prima domanda che mi sono posto è stata: come si comporteranno i controlli con il pad? Spoiler: non malissimo, ma non sempre perfetti.
La premessa è tanto semplice quanto affascinante: i giocatori sono incaricati di costruire il proprio castello e il proprio villaggio durante il giorno, e poi difenderli da orde di nemici che assalgono ogni notte. In questo mondo fantasy, i "cittadini Solari" (le mie persone) costruiscono di giorno e combattono i i nemici ogni notte, in un conflitto tra forze della luce e dell'oscurità. Questo ibrido di costruzione di base e strategia in tempo reale prometteva un'esperienza leggera ma tattica.
Becastled - Il ciclo stressante tra sole e buio
Il gameplay di Becastled si articola in due sezioni distinte: la costruzione della base e la difesa in tempo reale. L'obiettivo fondamentale è raccogliere risorse per espandere il territorio, erigere nuove strutture e addestrare nuovi combattenti per respingere le minacce notturne. Si inizia, quindi, posizionando il castello principale e i primi edifici essenziali, come segherie e campi di addestramento militare. Le risorse principali da gestire sono cibo, legname, pietra e oro (sotto forma di "Sunstones"). I lavoratori assegnati a questi edifici si occupano dei loro doveri, aumentando di conseguenza le mie riserve e i profitti. È fondamentale tenere d'occhio l'umore dei cittadini; se sono infelici, la popolazione non cresce, il che è cruciale, dato che ho bisogno di manodopera per la produzione e soldati per la guerra. In aggiunta, è possibile costruire case per aumentare il limite massimo di popolazione, e strutture come mercati, taverne, fontane e statue per aumentare la felicità e l'attrattiva del territorio. L'espansione del mio regno avviene conquistando nuove celle sulla mappa, ciascuna delle quali spesso contiene una risorsa specifica. Rivendicare una cella costa legno, e il prezzo aumenta progressivamente ad ogni nuova espansione. Il gioco inizia, pertanto, in modo abbastanza basilare, ma presto passo a costruire e potenziare. Gli edifici si dividono in categorie: Generali, Risorse, Militari e Decorazioni. Aggiornare le case, ad esempio, aumenta il limite massimo di popolazione senza richiedere ulteriore spazio. Gli upgrade degli edifici, che di solito costano pietra, possono anche fornire posti di lavoro aggiuntivi e aumentare il tasso di produzione.
I problemi di controllo e RTS
Giocando su Nintendo Switch 2, devo dire che l'uso dei Joy-Con non è affatto male nel complesso. La navigazione nei menu radiali risulta intuitiva. Tuttavia, i menu specifici per edifici o unità possono diventare un po' macchinosi. Quando si seleziona un'unità o una struttura, appare un sottomenu nell'angolo inferiore destro dello schermo, e si deve usare l'analogico per muovermi tra le opzioni. Funziona, ma a volte sembra leggermente non reattivo. La gestione delle mie truppe in battaglia è spesso una fonte di frustrazione. Becastled non presenta alcuna indicazione visiva che confermi che le mie truppe abbiano ricevuto l'ordine di attaccare o difendere un'area e ciò rende difficile intercettare chi sta facendo cosa. L'intelligenza artificiale dei nemici, inoltre, risulta essere piuttosto scadente. Difatti, spesso le truppe nemiche decidono di fare il giro turistico per raggiungere il nemico o rimangono bloccate dietro un albero o un edificio. Per un gioco incentrato sulla difesa in tempo reale, questo è un difetto significativo. Nonostante queste imperfezioni, il core loop di Becastled è stato in gradi di tenermi comunque impegnato per diverse ore, in particolare nelle fasi iniziali di apprendimento delle varie meccaniche.Il fascino dello stile grafico, tra melodie medievali e silenzi imbarazzanti
L'estetica di Becastled abbraccia uno stile low-poly, che personalmente trovo gradevole e gli conferisce un fascino cartoonish. L'aspetto è vivace e i vari personaggi e ambienti risultano essere ben realizzati. Nel complesso, quindi, è un gioco che si presenta in modo piuttosto attraente, specialmente se impostato alla massima qualità grafica. Va notato che, sebbene le opzioni grafiche massime rendano il gioco esteticamente valido, i developer hanno dovuto lavorare sull'ottimizzazione. Quando il villaggio cresce fino a contare quasi 100 cittadini, 200 soldati, chilometri di mura e decine di edifici, le prestazioni di Becastled possono risentirne. Fortunatamente, gli sviluppatori di Mana Potion Studios stanno lavorando per mitigare questo problema. Sul fronte audio, Becastled mantiene un certo fascino. La colonna sonora è caratterizzata da melodie medievali che si adattano in maniera ottimale al genere, accompagnate dai grugniti e dai suoni dei cittadini al lavoro. Nonostante la qualità generale, manca una chiara e distinta serie di segnali audio per informare il giocatore di eventi cruciali, come quando le unità sono pronte per essere schierate o quando un potenziamento è stato completato. Ciò obbliga necessariamente a controllare costantemente i menu e le schede per verificare lo stato di avanzamento delle produzioni e degli upgrade. Questo piccolo dettaglio, pur non incidendo negativamente sulla generale esperienza di gioco, tende a interrompe il flusso e la fluidità che ci si aspetterebbe da uno strategico in tempo reale.
In conclusione
Becastled si propone come un ibrido tra city building e tower defense e riesce a offrire alcune ore di intrattenimento divertente. È facile da imparare ma può diventare impegnativo piuttosto rapidamente. Il problema maggiore, però, risiede nella scarsità di contenuti. Non essendoci una modalità campagna, né modalità sfida, si finisce per vedere e fare tutto prima che il tempo passi troppo a lungo. L'elemento city building, che era la parte che certamente interessa di più in un titolo del genere, è ridotto all'osso; in pratica, serve solo a sostenere l'esercito necessario per la difesa. Una volta che si è compreso il ciclo ottimale di progressione, si può completare una partita in circa un'ora o due. Becastled è quindi un gioco che riesce a bilanciare la sua semplicità con un livello di sfida adeguato, ma la mancanza di profondità e contenuti a lungo termine, unita alle occasionali frustrazioni dovute al pathfinding e ai controlli, impedisce di considerarlo un titolo pienamente realizzato. È un buon passatempo, molto leggero e casual, che promette bene, ma deve ancora dimostrare di essere un prodotto completo dopo la sua uscita dall'accesso anticipato. Becastled può avere il suo pubblico, magari tra i giocatori più giovani o chi si avvicina per la prima volta a questo tipo di strategici. È un buon punto di ingresso per chi vuole qualcosa di rilassato e accessibile. Ma chi ha seguito il progetto per anni o sperava in un’esperienza profonda e sfidante resterà inevitabilmente deluso.L'articolo Becastled Recensione proviene da GameSource.
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