Ceretta a costo zero, basta spendere soldi: hai bisogno di 3 ingredienti

Ogni volta che si parla di ceretta il pensiero corre subito a spese ricorrenti, appuntamenti in salone, tubetti e barattoli che finiscono nel cestino troppo velocemente.
In realtà esiste un metodo antico, quasi dimenticato, che negli ultimi anni è tornato in auge proprio perché mette insieme tre cose che di solito non stanno mai nello stesso discorso. Semplicità, efficacia e risparmio. Non è una formula segreta, né un’invenzione beauty dell’ultima ora, ma una preparazione casalinga che affonda le sue radici nella tradizione araba e che oggi, con la voglia sempre più diffusa di ridurre prodotti chimici e imballaggi, trova nuova vita nelle nostre case.
La curiosità è che i suoi ingredienti non hanno nulla di esotico o difficile da reperire, anzi probabilmente li abbiamo già in dispensa. È questo il fascino della ceretta araba. La si prepara in pochi minuti, richiede un po’ di manualità ma niente strumenti professionali, e ha anche un lato sostenibile che conquista chi cerca alternative più rispettose dell’ambiente. Non è un caso che stia facendo parlare tanto: perché elimina i peli, certo, ma soprattutto perché cambia il nostro modo di pensare alla cura di sé, riportandola a un livello più essenziale e autentico.
Zucchero, limone e acqua: l’alchimia della semplicità
Il processo di preparazione inizia con lo sciogliere lo zucchero insieme al succo di limone e all’acqua fino a ottenere la consistenza giusta ricorda un po’ il gesto di cucinare una caramella. La differenza è che, invece di finire in bocca, quella pasta viene lavorata con le mani fino a diventare elastica e pronta per catturare i peli. Il bello è che, anche se ci si sbaglia con le dosi o la si utilizza in modo goffo, non succede nulla di irreparabile. Basta un getto d’acqua e tutto si scioglie senza lasciare traccia.
Un altro aspetto che rende questa tecnica così amata è il rapporto con la pelle. Le cere industriali contengono spesso resine e profumazioni che non sempre sono ben tollerate, soprattutto da chi ha una cute sensibile. Lo zucchero, invece, agisce come una sorta di scrub naturale. Il limone ha proprietà purificanti e l’acqua fa da legante: niente di più semplice e allo stesso tempo efficace. Non è un trattamento privo di fastidio, perché il pelo viene comunque estirpato dalla radice, ma la sensazione è più delicata.
La sostenibilità è un punto chiave. Pensare che tutto ciò che resta dopo l’uso possa finire nell’organico, senza tubetti da smaltire o pellicole da buttare, cambia il modo in cui guardiamo alla nostra routine di bellezza. È un gesto piccolo, ma che si inserisce in un’ottica più ampia di riduzione degli sprechi. E poi c’è la soddisfazione personale. Preparare da soli qualcosa che funziona davvero regala un senso di autonomia che i prodotti già pronti non sanno dare.
Naturalmente richiede un po’ di pratica, come ogni processo fai-da-te. Le prime volte si rischia di bagnare troppo le mani o di non azzeccare il punto giusto della consistenza. Alcune persone la utilizzano solo per baffetti o inguine, altre preferiscono sperimentare anche su gambe e braccia. Ognuno trova la sua dimensione e decide come inserirla nella propria routine.
La ceretta araba ci ricorda che prendersi cura di sé non significa necessariamente spendere, accumulare o complicarsi la vita.
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