Chi è la superstar che ha incantato Roma

Chi è la superstar che ha incantato Roma
Un ritorno al Roma Cinema Fest 2025 che ha mostrato la quintessenza della sua forza interiore e della sua eleganza, tra cinema, moda e impegno sociale
Un red carpet di pura classe
Angelina Jolie è stata la protagonista assoluta del Roma Cinema Fest 2025, dove ha presentato “Couture”, il nuovo film diretto da Alice Winocour. Sul red carpet dell’Auditorium Parco della Musica, l’attrice premio Oscar ha incarnato la quintessenza dell’eleganza contemporanea, avvolta in un sofisticato abito nero Alberta Ferretti, minimalista e magnetico, con una profonda scollatura sulla schiena che lasciava intravedere i celebri tatuaggi Sak Yant. Il suo ingresso, calibrato e luminoso, ha immediatamente imposto il silenzio reverente delle grandi occasioni: nessuna ostentazione, solo carisma. Accanto ai colleghi Louis Garrel e Anyier Anei, Jolie ha sfilato con passo misurato e sguardo assorto, riportando sul red carpet quella teatralità silenziosa che da anni la distingue dalle altre star.
Un ruolo che risuona
“Couture” è un film che sembra scritto per lei: racconta la storia di Maxine, una regista americana chiamata a realizzare un cortometraggio durante la Paris Fashion Week, la cui vita cambia dopo una diagnosi di cancro al seno. Un ruolo che risuona profondamente con la storia personale dell’attrice, che da tempo parla apertamente delle proprie scelte legate alla salute e alla prevenzione, trasformando la vulnerabilità in coraggio pubblico. «Mi riconosco in alcuni aspetti del personaggio», ha raccontato ai giornalisti, «ma non l’ho interpretato per me stessa. L’ho fatto per chi ha vissuto la malattia come una fine, quando invece può essere l’inizio di una nuova consapevolezza».
Impegno oltre il cinema
Il film, presentato in anteprima anche in Canada e Spagna, a Roma ha trovato la cornice perfetta: un pubblico che l’ha accolta con affetto e rispetto, consapevole di trovarsi davanti a un’artista che da tempo non si limita a recitare, ma riflette e agisce. In conferenza, Jolie ha scelto di ampliare il discorso oltre il cinema, affrontando temi globali che le stanno a cuore: «Ho visitato rifugiati in tutto il mondo per molti anni. Sappiamo cosa dovrebbero essere i diritti umani, ma non vediamo che vengano realmente applicati. È tempo di chiederci quanto siano efficaci i sistemi internazionali e cosa possiamo fare come cittadini del mondo per cambiare le cose». Parole che hanno risuonato come una dichiarazione di intenti, dette con la calma lucida di chi conosce la potenza della propria voce.
La forza della presenza scenica
Sul red carpet, tra i flash e gli applausi, ogni dettaglio del suo look raccontava la stessa filosofia: sobrietà, forza, autenticità. I capelli biondo platino mossi con naturalezza, il trucco quasi impercettibile, la postura elegante ma non rigida: Jolie ha mostrato ancora una volta che la vera presenza scenica nasce dall’equilibrio tra potenza interiore e grazia esteriore. A distanza di quattro anni dal suo ultimo passaggio al festival, quando aveva incantato con un abito argentato Versace per “Eternals”, il suo ritorno romano segna un’evoluzione più matura, più intima, quasi meditativa. Angelina Jolie, oggi, è un’icona che non ha bisogno di reinventarsi per restare rilevante: le basta esserci, con la calma forza di chi ha attraversato il dolore e lo ha trasformato in luce.
A cura della Redazione
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