Coldiretti e Filiera Italia: serve vera clausola salvaguardia riso

Roma, 20 ott. (askanews) – Coldiretti e Filiera Italia chiedono una clausola di salvaguardia sul riso realmente efficace, perché il solo automatismo – denunciano – non basta. E chiedono allo stesso tempo la cancellazione della regola sull’origine del codice doganale, per dare vera trasparenza ai consumatori e tutelare i produttori di riso italiani ed europei. Le richieste arrivano alla luce degli aggiornamenti che arrivano da Bruxelles in merito alla revisione del Regolamento e in vista dell’incontro tra le Organizzazioni europee promosso da Ente Nazionale Risi sotto la supervisione del Masaf.
Preoccupanti infatti, per le confederazioni agricole, le ultime notizie sull’evoluzione dei negoziati inerenti alla revisione del Regolamento sul Sistema delle Preferenze Generalizzate (SPG) che rischia di portare ad una clausola di salvaguardia che, seppur basata sull’automatismo, potrebbe rivelarsi totalmente inefficace per la tutela del riso europeo. Infatti, se applicata nelle modalità proposte, si attiverebbe solo al superamento di oltre 600mila tonnellate di riso base lavorato, una quantità “assolutamente inaccettabile”, considerato che il massimo storico di importazione registrato nella campagna più recente non supera le 560mila tonnellate.
Una clausola di salvaguardia realmente efficace per la tutela del settore risicolo italiano ed europeo, spiegano, dovrà considerare non solo l’automatismo, ma anche l’individuazione di quantità limite che consentano al meccanismo di scattare senza rischiare perturbazioni gravi di mercato, una durata congrua della stessa e, infine, una valutazione rispetto ai volumi complessivi di riso importato dai Paesi EBA. “Elementi che, se non valutati nel loro insieme, rischiano di rendere inefficace la clausola e su cui nessun passo indietro potrà essere accettato dal Parlamento Europeo, da sempre a sostengo della previsione della clausola”.
Come sollecitato da Coldiretti e Filiera Italia e finora riconosciuto dal Parlamento Europeo, che ne ha sempre sostenuto l’inserimento, si tratta dell’unico strumento di tutela per il settore, la cui efficacia sarà fondamentale anche alla luce dell’accordo Mercosur e dei relativi effetti sul settore risicolo derivanti dai contingenti di importazione agevolati.
In particolare, Coldiretti e Filiera Italia chiedono l’attivazione automatica della clausola al superamento di una quantità sostenibile che consideri l’andamento delle importazioni degli ultimi 10 anni e conseguente sospensione delle agevolazioni tariffarie per un periodo pari almeno a 12 mesi. Periodo minimo necessario al mercato per la sua stabilizzazione, considerato anche che l’attuale livello dei dazi non rappresenta una vera barriera alle importazioni. In caso di mancato rispetto di tali condizioni, la clausola potrà considerarsi valida solo se definita su quantità molto più basse rispetto anche alla media dei 10 anni.
Coldiretti e Filiera Italia ricordano che oggi oltre il 60% del riso importato dall’Italia è a dazio agevolato e un’adeguata revisione del meccanismo è fondamentale. All’applicazione della clausola automatica, concludono, dovrà poi seguire l’adeguamento del livello dei dazi e l’applicazione del principio di reciprocità per tutelare la filiera e i cittadini.
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