Dopo 70 anni di sfruttamento di animali, la vittoria che tutti volevano: svolta nel caso di Miami

Dopo settanta anni di sfruttamento di animali, la vittoria che tutti volevano: ecco la svolta nel caso di Miami.
Il Miami Seaquarium, parco marino di Virginia Key noto per decenni di spettacoli ma anche per gravi accuse di sfruttamento e maltrattamento di animali, ha finalmente chiuso i battenti dopo 70 anni di attività. A oltre mezzo secolo dall’apertura, il parco acquatico non ospiterà più turisti e visitatori. La chiusura è una vittoria per gli animalisti e il punto di coronamento di anni di battaglie contro lo sfruttamento degli animali.
La chiusura dell’acquario marino di Miami dopo 70 anni dall’apertura: una vittoria che segna la fine dello sfruttamento di animali
La chiusura di quello che fu il simbolo del turismo in Florida, legato alla popolarità della serie televisiva Flipper (fu aperto nel 1955), è stata accolta con favore dagli ambientalisti, che la definiscono “la fine di una stagione di abusi”. Il declino del parco era dovuto sia a problemi economici, sia a ispezioni federali che avevano riscontrato, tra l’altro, malnutrizione dei delfini. L’attenzione mediatica si era intensificata con la morte dell’orca Lolita nel 2023, dopo oltre mezzo secolo di cattività.
La storia dell’orca Lolita
Dopo cinquantatré anni trascorsi chiusa all’interno di una minuscola vasca in uno zoo acquatico, l’orca sarebbe dovuta essere reintrodotta in natura. La storia di Lolita (questo il nome del cetaceo) proviene dal Miami Seaquarium situato in Florida negli Stati Uniti. Ed è qui che l’orca ha vissuto dalla metà del settembre del 1970, quando è arrivata all’acquario dopo essere stata catturata all’età di quattro anni e venduta allo zoo, ed è qui che rimarrà ancora per altri mesi prima di essere definitivamente liberata.
Lolita è il “nome d’arte” (derivante dall’eroina dell’omonimo romanzo dello scrittore russo Vladimir Vladimirovič Nabokov) con il quale è comunemente chiamata Tokitae, un’orca femmina nata nel 1966. Catturata in natura l’8 agosto 1970 a Washington (a Puget Sound) quando aveva circa quattro anni, Lolita è stata acquistata dallo zoo marino di Miami Seaquarium in Florida.
Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Condannati all’eutanasia 90 esemplari di pseudorche: ecco cosa sta succedendo
Le orche (note con il nome scientifico di Orcinus orca secondo la classificazione tassonomica di Linneo del 1758) sono mammiferi marini appartenenti alla famiglia dei delfinidi (cetacei odontoceti). Vivono in tutti i mari e in tutti gli oceani del mondo, dalle fredde regioni artiche e antartiche, fino ai mari tropicali, anche se preferiscono le acque fredde sia artiche che antartiche; sono considerate dei superpredatori in quanto si trovano all’apice della piramide alimentare.
Secondo l’Unione internazionale per la conservazione della natura (conosciuta con l’acronimo di IUCN dall’inglese International Union for the Conservation of Nature), alcune popolazioni locali di orche sono però considerate una specie minacciata e in pericolo a causa della distruzione del loro habitat, dell’inquinamento, della pesca e della cattura per il loro utilizzo nei parchi marini (soprattutto negli anni Sessanta e Settanta dello scorso secolo).
Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Impigliata in una rete, rischiava di morire: il salvataggio della tartaruga Caretta caretta
Ora, la priorità è il benessere degli esemplari rimasti, tra cui delfini, leoni marini e pinguini, che per anni sono stati costretti a esibirsi. Gli animali saranno trasferiti in centri specializzati sotto la supervisione di un’équipe veterinaria. La procedura richiederà alcuni mesi, ma rappresenta un passo cruciale verso la loro tutela e la chiusura definitiva di un’epoca in cui la sofferenza animale si intrecciava con il divertimento. Questo trasferimento segna l’addio a un modello di intrattenimento non più in linea con le moderne sensibilità etiche.
Il futuro dopo il Seaquarium
L’area che ospitava il Seaquarium sarà completamente riqualificata. Il progetto, sostenuto dall’amministrazione locale, prevede la trasformazione del sito in un polo di turismo consapevole e sostenibile. Al posto delle vecchie strutture sorgerà un nuovo complesso urbano firmato Terra Group, frutto di un piano di riqualificazione da 22,5 milioni di dollari.
Il progetto include un moderno porto turistico, un lungomare panoramico con ristoranti e negozi ispirati ai villaggi di pescatori, un acquario innovativo che, in linea con le attuali preoccupazioni etiche, non ospiterà mammiferi marini.
Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Incredibili scoperte sui fondali marini grazie all’aiuto degli squali tigre
L’obiettivo è creare un luogo che onori l’eredità storica di Virginia Key mantenendo il nome “Seaquarium” (come omaggio culturale), ma che guardi a un futuro più giusto e rispettoso dell’ambiente. Gli animali sono esseri senzienti e in quanto tali provano gli stessi sentimenti degli esseri umani. Del resto, proprio sulla base di queste idee, in molti Paesi del mondo si sta procedendo a sostanziali modifiche del Codice civile per riconoscere legalmente gli animali come esseri senzienti. Tenerli reclusi all’interno di gabbie, negli zoo o nei parchi acquatici lede i loro diritti alla vita e alla libertà. (di Elisabetta Guglielmi)
L'articolo Dopo 70 anni di sfruttamento di animali, la vittoria che tutti volevano: svolta nel caso di Miami è stato pubblicato nella sua versione originale su www.amoreaquattrozampe.it.
Qual è la tua reazione?






