Dalle elezioni nuove energie per la Toscana, per una Regione laboratorio verde d’Italia
Il presidente uscente della Regione Toscana, Eugenio Giani, si ripresenta alla tornata elettorale del 12 e 13 ottobre come interprete di un territorio che vuole guidare la transizione ecologica italiana. A sostenerlo è una coalizione ampia e composita, che unisce Partito Democratico, Italia Viva, +Europa, Europa Verde, PSI e varie liste civiche locali: un’alleanza che Giani descrive come «una comunità di valori e responsabilità», nata per proseguire il percorso avviato cinque anni fa: una Toscana aperta, solidale è sostenibile. Nel suo programma, Giani mette al centro due parole chiave: energia e ambiente.
La visione è quella di una Toscana “laboratorio verde d’Italia”, dove sviluppo e tutela del territorio possano convivere. Sulla produzione di energia, l’obiettivo dichiarato è ambizioso: raggiungere il 60% del fabbisogno elettrico regionale da fonti rinnovabili nei prossimi anni, riducendo così la dipendenza da combustibili fossili. Per farlo, Giani e la sua coalizione puntano su un mix di fotovoltaico, eolico, idroelettrico e soprattutto geotermia, settore di cui la Toscana è pioniera e leader nazionale. «La Toscana ha un patrimonio naturale straordinario – commenta Giani – e deve trasformarlo in energia pulita, senza snaturare il suo paesaggio. Possiamo essere la prima regione italiana realmente autosufficiente dal punto di vista energetico».
Il suo progetto punta su produzione di energia rinnovabile, partendo dalle sfide ancora da cogliere: una nuova legge regionale sulle “aree idonee” per localizzare impianti energetici in modo compatibile con agricoltura, turismo e tutela del paesaggio; la promozione delle Comunità energetiche, affinché cittadini e imprese partecipino direttamente alla produzione e condivisione locale di energia pulita; un Piano di adattamento climatico (legato a nuovi Pacc comunali), come strumento per prevenire rischi idrogeologici, ondate di calore e dissesto del territorio; politiche di giustizia energetica per garantire che la transizione non penalizzi aree e fasce sociali più fragili, ma sia anzi motore di benessere per la cittadinanza; la messa a terra del Piano regionale per l’economia circolare, con nuovi impianti che possano chiudere il cerchio dei rifiuti in regione recuperando materia ed energia smaltendo in sicurezza quel che resta.
Il punto di partenza vuole essere una nuova legge regionale sul clima, che obblighi ogni Comune toscano a redigere un Piano di adattamento ai cambiamenti climatici (Pacc). L’obiettivo è affrontare in modo strutturale fenomeni ormai frequenti come alluvioni, siccità e dissesti idrogeologici, integrando prevenzione e pianificazione urbana.
Se riuscirà a tradurre queste ambizioni in misure credibili, efficaci e condivise coi territori, Giani potrebbe rafforzare il suo appeal come governatore in grado di guidare la Toscana per la seconda volta verso un futuro più sostenibile, innovativo e resiliente.
Come e quando si vota in Toscana? Qui le istruzioni per l'uso, messe in fila dalla Giunta regionale: https://www.toscana-notizie.it/-/regionali-2025-come-si-vota-e-istruzioni-per-l-uso%c2%a0
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