Game Pass Zone – Episodio #1

Fin dai suoi primi passi nell’ormai lontano 2017, Xbox Game Pass ha permesso a milioni di giocatori di accedere a un mondo ricchissimo di esperienze, storie e divertimento come non si era mai visto prima. Negli anni sono cambiati nomi, funzionalità e giochi, ma lo spirito è sempre stato lo stesso: una sottoscrizione che potesse offrire sempre qualcosa da giocare e che potesse diventare una importante vetrina per ogni genere di videogioco.
Dopo i recenti annunci (trovate tutte le info nell’articolo qui sopra), che hanno rimodulato in modo piuttosto corposo le varie proposte della sottoscrizione mensile di casa Microsoft, la libreria di Xbox Game Pass è diventata ancora più interessante e con Game Pass Zone, la nuova rubrica di GameSoul, vogliamo selezionare i titoli più importanti o stuzzicanti a vostra disposizione!
Ecco i primi giochi che vi suggeriamo per iniziare la vostra avventura! Vi ricordiamo che potete acquistare la vostra sottoscrizione a Xbox Game Pass da gamelife, a questo link.
PRINCE OF PERSIA: THE LOST CROWN
Disponibile nel catalogo Xbox Game Pass Ultimate
Contestualmente alle tante novità introdotte per Xbox Game Pass Ultimate abbiamo potuto godere di una cospicua infornata di titoli grazie all’inclusione della libreria Ubisoft + Classic, che da sola potrebbe impegnare le prossime 20 puntate di questa neonata rubrica. Tra i tanti titoli amatissimi e giocatissimi, val la pena però trovare tempo e spazio per Prince of Persia: The Lost Crown, il metroidvania sviluppato da Ubisoft Montpellier pubblicato nel gennaio del 2024 che sicuramente meritava più attenzione da parte di critica e pubblico.
Questo titolo infatti ha innanzitutto il grande merito di riprendere in mano un brand in palese difficoltà per donargli l’occasione di esprimersi con nuovi immaginari, visioni e protagonisti. La storia di Sargon (che, ricordiamo NON è il principe di Persia) apre nuove possibilità a livello di lore, introducendo elementi a lui strettamente legati come gli immortali, una sorta di guardia reale “invincibile”, e richiamando in causa il concetto di manipolazione del tempo. Il tutto reinterpretato in uno stile colorato e fumettoso, ma sempre coerente e a tratti entusiasmante.
La storia è interessante e almeno inizialmente lascia intendere a un racconto di alto profilo, anche se presto si va a stringere per affrontare quello che conta davvero, il gioco: Prince of Persia: The Lost Crown è un metroidvania strepitosamente moderno, che si prende spesso tanti rischi a livello di design non solo per riuscire a raccordare i trend moderni legati a difficoltà e ritmo, ma anche per provare a parlare a più giocatori possibili.
Tendenzialmente abbiamo tra le mani un gioco abbastanza esigente sia a livello di difficoltà di navigazione che di impegno nelle sfide, capace di mettere in fila sequenze di salti precisi di tipo avanzato degni dei platformer più infami e al tempo stesso impegnare il giocatore in scontri con nemici, standard o meno, in cui la lettura dei pattern e l’esecuzione delle combo è tendenzialmente un obbligo.
Ripensando ad altri giochi del genere, è proprio il combattimento a posizionarsi a un livello più elevato: il modo in cui si alternano parry, combo e mosse speciali è unico, molto più vicino a un action tradizionale che altro, e questo è sia un punto a favore che un piccolo ostacolo da superare per chi nei metroidvania cerca principalmente una sfida di esplorazione, platforming, posizionamento e reattività. Qui invece il gioco si fa duro, soprattutto con i boss e le numerose tipologie di nemici (titolo davvero ricco da questo punto di vista).
Fa piacere poi vedere il ritorno, come detto sopra, dell’elemento “tempo”, inserito sia a livello narrativo che di design, oltre che come abilità di Sargon. Dopo il rapimento del Principe infatti il gruppo di eroi parte all’inseguimento del nemico salvo poi trovarsi a separarsi, ognun per sé, di fronte all’imprevedibilità di scenari congelati nel tempo (incredibile la tempesta), versioni alternative dei personaggi e via dicendo: la realtà è frammentata e i nostri eroi faranno il possibile per rimetterla insieme… anche se non tutti riusciranno a essere realmente attivi (ed è un peccato), lasciando quasi tutto nelle nostre mani.
Lato gameplay sono spettacolari (e geniali) le situazioni in cui si è spinti a “salvare” e “riutilizzare” la posizione di Sargon per compiere azioni altrimenti impossibili, come oltrepassare un ostacolo che oscilla avanti e indietro senza offrire spiragli: possiamo seguirlo fino al punto più lontano, salvare la posizione, ritirarci prima che ci travolga nel suo movimento di ritorno e poi riapparire nella posizione salvata. Et voilà. Se uniamo questa abilità ad altre gimmick e immaginiamo le tante possibilità, ne viene fuori un complesso davvero divertente.
In chiusura non si può far altro che complimentarsi con il team per l’impegno riversato nel rendere questa esperienza, tutto sommato esigente in termini di abilità del giocatore, in un prodotto super accessibile: sono infatti presenti tante opzioni di livellamento della difficoltà (slider dei danni) così come funzionalità integrate nella trama per il salvataggio dei punti di interesse, così come la possibilità di skippare le sezioni platform troppo impegnative. Prince of Persia: The Lost Crown è assolutamente da mettere in cima al vostro backlog: vi attendono 20/30 ore di grande qualità!
A cura di Pietro Spina
HOGWARTS LEGACY
Disponibile nel catalogo Xbox Game Pass Ultimate, Xbox Game Pass Premium e PC Game Pass
Lo ammetto, non sono sempre stato un fan di Harry Potter, quel meraviglioso franchise che è riuscito a conquistare intere generazioni di giovani, cresciuti a colpi di Reparo e Wingardium Leviosa (e guai a utilizzare Avada Kedavra, qualcuno potrebbe anche farsi male). Un sempreverde (no Serpeverde), un vero e proprio punto fermo della “cultura nerd”, così amato da spingere Warner Bros a realizzare una serie TV divisa in stagioni che vedrà luce (Lumos) nel 2027.
E nel Wizarding World, in quel magico universo dei libri dell’amato maghetto, si staglia al di là del binario 9 ¾, Hogwarts Legacy, un’interessante esperienza ambientata alla fine del 1800, ovvero molti anni prima l’avvento del voi sapete chi (l’infedelissimo Lord Voldemort, ops). Si tratta dunque di un viaggio nel passato, una vera e propria esplorazione di quei luoghi che sono stati riprodotti traendo ispirazione dai libri di J. K. Rowling.
Hogwarts Legacy (arrivato nel catalogo Game Pass su Xbox Series, Xbox One e PC) è uno di quei giochi che ogni appassionato di Harry Potter non dovrebbe farsi mancare nel suo bagaglio, e giocarlo prima di attraversare quella famosa parete nella stazione di Londra. Sì, ci sono dei difetti, e anche la ripetitività inizia a farsi sentire dopo diverse ore di gioco, ma quello che si va a respirare è pura magia: dall’esplorazione totale del castello di Hogwarts fino ad arrivare ad Hogsmeade per bere una Burrobirra ai Tre Manici di Scopa.
Questa magia videoludica ci vede nei panni di uno studente che dovrà finire gli studi, ovvero frequentare il quinto anno nella scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts (del resto, il titolo non mente). Per rendere tutto ancora più incantevole, avremo dalla nostra un potere misterioso: quello di controllare la magia antica che imprigiona un intricante segreto. Indovinate un po’? Il destino del mondo magico dipenderà dalla nostra bacchetta.
E a proposito di bacchetta, in Hogwarts Legacy potrete apprendere ogni tipo di magia (anche Avada Kedavra), e usarla non solo per sconfiggere i vari cattivoni e aracnidi presenti nelle foreste più dimenticate, ma anche per risolvere svariati enigmi che vi daranno accesso ad accessori estetici e potenziamenti di tutto rispetto. Lo avrete forse intuito, il titolo di Avalanche Software è un action esplorativo con caratteristiche da GdR: si livellerà e si parlerà con ogni abitante del mondo magico (quindi no babbani) per risolvere piccole problematiche o rintracciare qualche parente sperduto, e infine si potrà volare sulla scopa magica e osservare il mondo in tutta la sua sublime bellezza.
Ho (ri)giocato Hogwarts Legacy nella sua versione PC sul Game Pass: probabilmente la migliore versione qualora possediate un PC di fascia medio/alta. Altrimenti, non gettate la bacchetta prima del tempo, potrete godervi l’avventura sulla vostra fiammante Xbox Series X o S, oppure su Xbox One (una versione che, nel 2025, forse andrebbe riposta nella valigia di Newt Scamander).
Così come avete letto nei romanzi e visto nei film Harry Potter, il vostro primo arrivo a scuola sarà caratterizzato dallo smistamento nella casata di appartenenza grazie a quello che è l’essere più senziente del mondo magico: il Cappello Parlante. In base alle risposte, verremmo indirizzati in una delle case: Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Niente paura, potrete cambiarla a vostro piacimento e affrontare delle piccole variazioni nelle relazioni con gli studenti e nelle missioni secondarie.
Apprendere nozioni, prendere parte alle lezioni di erbologia, creare pozioni, sono solo alcune delle attività collaterali che vi chiameranno in Hogwarts Legacy. E non preoccupatevi, i nemici non vi daranno pace e ne dovrete abbattere a tonnellate, combinando le varie magie che acquisirete durante l’avventura.
Se lo avevate lasciato un po’ da parte in questi due anni, grazie al Game Pass potrete addentrarvi in un gioco tutto sommato interessante e in cui si respira l’essenza di quello che è il mondo magico nella sua interezza. Il mio consiglio è quello di aver almeno visto i film di Harry Potter, altrimenti potreste perdervi quei mirati riferimenti che rendono l’esperienza ancora più interessante.
A cura di Antonio Armento
NINE SOLS
Disponibile nel catalogo Xbox Game Pass Ultimate, Xbox Game Pass Premium e PC Game Pass
Settembre, lo sappiamo, è stato il mese di Hollow Knight: Silksong, ma se lo avete appena finito e non sapete come riempire questo vuoto incolmabile allora questa piccola perla del team di Devotion potrebbe placare, almeno per un po’, la vostra sete di metroidvania. Chiariamo: Nine Sols è un titolo decisamente più accessibile rispetto al gioco di Team Cherry, quindi sappiate che non troverete un’esperienza capace di offrirvi una sfida di pari livello. Tuttavia, ci sono diversi aspetti che lo rendono davvero affascinante ed imperdibile per chi ama il genere, a partire dalla presenza di un gameplay solido e appagante fino ad arrivare al suo stile artistico davvero unico capace di mescolare taoismo, mitologia orientale ed elementi cyberpunk.
Sviluppato da Red Candle Games, un piccolo team indie tawinese, Nine Sols è un metroidvania 2D disegnato a mano e con un combat system tecnico e impegnativo ispirato a Sekiro Shadow Die Twice. Il gioco racconta la storia di Yi, un misterioso guerriero con le fattezze di un gatto, sconfitto molto tempo prima da uno dei nove re che dominano il mondo. Dopo essere stato rigenerato e a distanza di molti anni dalla sconfitta, Yi si prepara ad affrontare ed eliminare chi controlla New Kunlun, facendosi strada in un viaggio che lo porterà a mettersi a dura prova tra incontri inaspettati e aspre sfide.
Esattamente come per le altre produzioni dello studio, anche Nine Sols è impreziosito da una scrittura densa e coinvolgente che mette in luce la cura e l’attenzione riservata alla caratterizzazione dei personaggi, spesso animata da un interessante dualismo e insolite sfaccettature capaci di rendere soprattutto gli antagonisti molto più che semplici boss da abbattere.
Ma al di là della storia ben raccontata, il vero fiore all’occhiello di questa produzione rimane il sistema di combattimento che, come dicevo, prende in prestito diversi elementi del combat system di Sekiro per quanto concerne il modo in cui il protagonista deflette i colpi degli avversari. Le meccaniche di deviazione dei colpi sono, infatti, il fulcro dell’intera esperienza di combattimento in Nine Sols poiché il protagonista si troverà ad affrontare una schiera di nemici degni di nota, ognuno dotato di un suo pattern e di un timing diverso per quanto concerne gli attacchi.
Riuscire a parare con il giusto tempismo garantisce a Yi la possibilità di contrattaccare e di avere la meglio, anche grazie alla possibilità di riempire un’apposita barra che gli permetterà di sferrare un poderoso doppio attacco. Oltre alla capacità di parare i colpi, però, Yi potrà contare anche su tutta una serie di nuove abilità che potrà acquisire nel corso dell’avventura. Nel gioco, infatti, è presente anche una sorta di skill tree che vi permette di potenziare attacco, difesa e salute, andando ad ampliare di gran lunga le possibilità offensive del nostro protagonista.
Come se non bastasse, poi, non manca anche la possibilità di equipaggiare dei talismani, in maniera analoga a come accade in Hollow Knigh e che ci permetteranno di personalizzare ulteriormente il nostro stile di combattimento. Ovviamente, chi ha una certa dimestichezza con i souls e con la serie di Team Cherry noterà che il livello di sfida non è particolarmente elevato, ma in ogni caso vi assicuro che molti scontri si riveleranno appassionanti e capaci di spingervi ad usare un pizzico di strategia per sfruttare efficacemente le risorse in vostro possesso.
Insomma, come avrete di certo avuto modo di capire, la particolarità di questa produzione è proprio quella di riuscire a mescolare stili e generi diversi per dare forma ad un’avventura che mescola action, platform e souls-like in modo unico ed equilibrato, riuscendo a dire la sua in un mondo fin troppo saturo di esperienza di questo tipo. Il tutto accompagnato da un ottimo level design che premia l’esplorazione con aree splendidamente caratterizzate e brulicanti di chicche nascoste e segreti da scoprire. Ah dimenticavo: c’è anche da dire che di recente il gioco ha anche ottenuto la patch con il supporto alla lingua italiana. Un motivo in più per recuperare questo splendido metroidvania, ora che potete immergervi completamente nel fascino della sua storia senza più barriere.
A cura di Roberta Pagnotta
I PROSSIMI TITOLI IN ARRIVO
Di seguito vi proponiamo la lista delle più recenti aggiunte ai servizi di Xbox Game Pass: sarà tra questi il vostro prossimo gioco? Per ulteriori dettagli, vi consigliamo la lettura dell’articolo dedicato.
- Supermarket Simulator – Disponibile ora – Cloud, Console e PC (Ultimate, Premium, PC)
- Baldur’s Gate and Baldur’s Gate II: Enhanced Editions – Disponibile ora – PC (Ultimate, Premium, PC)
- The Casting of Frank Stone – 14 ottobre – Cloud, Xbox Series X|S e PC (Ultimate, Premium, PC)
- Ball x Pit – 15 ottobre – Cloud, Console e PC (Ultimate, PC)
- The Grinch: Christmas Adventures – 15 ottobre – Cloud, Console e PC (Ultimate, Premium, PC)
- Eternal Strands – 15 ottobre – Cloud, Xbox Series X|S e PC (già su Ultimate, ora su Premium)
- He is Coming (Game Preview) – 15 ottobre – PC (già su Ultimate, ora su Premium)
- Ninja Gaiden 2 Black – 15 ottobre – Cloud, Xbox Series X|S e PC (già su Ultimate, ora su Premium)
- Pax Dei – 16 ottobre – PC (Ultimate, Premium, PC)
- Keeper – 17 ottobre – Cloud, Xbox Series X|S e PC (Ultimate, PC)
- Evil West – 21 ottobre – Cloud, Console e PC (Ultimate, Premium, PC)
- Ninja Gaiden 4 – 21 ottobre – Cloud, Xbox Series X|S e PC (Ultimate, PC)
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