GLAUCO il 21 e 22 ottobre in scena al PACTA Salone

Il 21 e 22 ottobre il PACTA Salone ospita la prima milanese di GLAUCO – confessioni criminali di un giudice randagio parte della Vetrina contemporanea su testo di Vincenzo Martorelli, produzione Teatro Stabile D’Abruzzo in collaborazione con Teatranti Tra Tanti.
Un prete appassionato, un giudice cinico e la confessione di un crimine imperdonabile. Un uomo, giudice disilluso, cinico e nichilista, si reca in chiesa per confessarsi. Da sempre privo della capacità di provare emozioni e in evidente stato confusionale, sente il bisogno di parlare di sé e della sua vita con il parroco, uomo molto pacato e fedele alle sue convinzioni, anche se meno di un tempo. Inizia così, tra due personalità agli antipodi, un dialogo vivace e senza tregua, che sfocia in una sorta di surreale seduta psicoanalitica che porta i due a situazioni tragicomiche, fino all’inaspettato colpo di scena conclusivo.
Attraverso la scomoda confessione di un uomo, si esplora l’umanità nei suoi aspetti più contraddittori, offrendo una visione cinica e pungente della società contemporanea e sui limiti della redenzione. Glauco è uno spettacolo che si insinua nei vari generi della commedia: brillante, grottesca, gialla con punte di teatro dell’assurdo.
La Stagione 2025-2026 della Vetrina contemporanea
Seguono, parte della sezione Vetrina contemporanea: NOVECENTO di Alessandro Baricco (24 – 26 ottobre) diretto e interpretato da Manuele Morgese, produzione Compagnia TEATROZETA L’Aquila; INTERROGATORIO A MARIA (28 – 31 ottobre) di Giovanni Testori con Leda Kreider e Miriam Giudice, la regia di Paolo Bignamini, una produzione Centro Teatrale Bresciano; ALDA PAROLE AL VENTO (3 novembre), sulle parole della poetessa Alda Merini con la regia di Donatella Massimilla del CETEC insieme alle voci registrate delle donne recluse a San Vittore; infine GLI ULTIMI GIORNI DI POMPEO DI ANDREA PAZIENZA (11 – 14 dicembre), produzione Associazione Sosta Palmizi termina la sezione a dicembre con un viaggio poetico tra le tavole e le parole di Pompeo, il capolavoro che nel 1987 Andrea Pazienza consegnava alla storia del fumetto italiano
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