Il governo firma un Dpcm per superare il carbone in Sardegna… a beneficio delle forniture di gas

Settembre 16, 2025 - 02:00
 0
Il governo firma un Dpcm per superare il carbone in Sardegna… a beneficio delle forniture di gas

Addio carbone in Sardegna? Forse, e con tempi non proprio rapidissimi. Ma intanto, invece, una certezza c’è: sull’Isola le rinnovabili continuano a essere osteggiate, e quello che si guadagna in minori emissioni per la graduale chiusura delle inquinanti centrali viene annullato dalle ulteriori quote di gas dirottate verso le coste sarde.

I fatti sono questi: dopo mesi di braccio di ferro sulle aree idonee per nuovi impianti eolici e solari, dopo diversi pronunciamenti giuridici e dopo svariate conferme di quanto sia miope bloccare la strada a turbine e pannelli fotovoltaici, il governo ha messo mano al dossier energia sardo ed ha firmato un Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri (Dpcm) - proposto dal ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, dal ministero delle Imprese e del Made in Italy e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - che individua le opere e le infrastrutture prioritarie per il superamento del carbone in Sardegna. Si tratta di un passaggio cruciale nel percorso di decarbonizzazione dell'Isola, viene spiegato da fonti governative, in coerenza con gli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (Pniec).

«Il decreto – spiegano dal Mimit – prevede una serie di interventi strategici, dichiarati di pubblica utilità e di carattere urgente, per lo sviluppo di nuova capacità di produzione da fonti rinnovabili e per l'installazione di sistemi di accumulo energetico. Viene inoltre potenziato il sistema delle interconnessioni elettriche, sia con la penisola sia con la Sicilia, insieme al rafforzamento della rete di trasmissione all'interno dell'isola». La Sardegna, unica regione a ospitare sul proprio territorio due centrali a carbone attive, si avvia dunque a dire addio al carbone. Peccato che tra quello che ha combinato il governo con il decreto aree idonee e i veti messi dalla giunta regionale a eolico e fotovoltaico, si finisce per dare ancora più spazio a un altro combustibile fossile, il gas.

Sempre il governo spiega infatti per quanto riguarda il gas che «viene introdotto un collegamento virtuale che garantirà la sicurezza degli approvvigionamenti grazie all’utilizzo di terminali di rigassificazione, Unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione (Fsru) e reti locali, assicurando al contempo un’equità tariffaria a livello nazionale a tutela dei consumatori sardi».

Meno carbone, più gas. A cantare vittoria non è la galassia ambientalista ma l’assessore della Sardegna all’Industria Emanuele Cani, che plaudendo al provvedimento che «ci metterà nella condizione di utilizzare il gas metano, soprattutto a fini industriali», dice: «Con la firma del Dpcm sulla metanizzazione, dopo una serrata trattativa interistituzionale, la Sardegna si dota finalmente dello strumento normativo propedeutico alla realizzazione dell’infrastruttura di rete per la distribuzione del gas metano, ponendo così fine al contenzioso aperto dalla giunta Solinas nei confronti dello Stato, che purtroppo ha penalizzato fortemente la nostra Isola per troppi anni».

 

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia