Insetti pericolosi per cani e gatti: possono annidarsi in casa e potresti non accorgertene mai

Quali sono gli insetti più pericolosi per cani e gatti, diffusi nelle case: ecco gli animali che potrebbero essere letali per i pet domestici a cui prestare assolutamente attenzione.
Quando si vive con un cane o un gatto occorre prestare massima attenzione agli insetti con cui entrano in contatto i pet. Anche insetti di piccole dimensioni rischiano di essere letali per gli animali domestici. Dopo una giornata di pioggia, quando il cielo è terso e l’aria pulita, non c’è nulla di più bello che concedersi delle lunghe passeggiate nel verde in compagnia dei propri animali domestici. I cani adorano passeggiare al giardino, rotolarsi sull’erba e correre in mezzo alla vegetazione. Purtroppo, però, non è infrequente che i quattro zampe finiscano per venire punti da agenti patogeni come zecche, zanzare o vespe.
Gli insetti più pericolosi per cani e gatti: quali sono gli agenti patogeni a cui prestare attenzione per la salute del quattro zampe
Il rischio di contagio da zecche aumenta durante i mesi primaverili. Le zecche, piccolissimi parassiti ematofagi che si nutrono del sangue di un vertebrato, pungono gli esseri umani ma soprattutto cani e gatti. Le zecche, artropodi appartenenti agli Ixodida sono un sottordine di Parasitiformes, sono pericolosi vettori di diverse malattie sia dell’uomo sia degli animali.
Le zecche

Dalle dimensioni comprese tra pochi millimetri fino a un centimetro, le zecche vivono nei giardini, tra cespugli e alberi, e possono essere pericolosi agenti di trasmissione di malattie infettive. Tra le malattie più comuni contratte dalle zecche vi sono la piroplasmosi, o babesiosi, la rickettsiosi da zecche, o febbre bottonosa, la malattia di Lyme (o morbo di Lyme o borreliosi), la neuroborreliosi, l’encefalite. Dalle dimensioni comprese tra pochi millimetro fino a un centimetro, le zecche vivono nei giardini, tra cespugli e alberi, e possono essere pericolosi agenti di trasmissione di malattie infettive. Possono pungere sia gli esseri umani sia i cani quando vengono portati a fare una passeggiata.
I pappataci

Pericolosi sono poi anche i pappataci. Il loro nome scientifico è flebotomi: sono insetti di dimensioni ridotte, che somigliano a delle piccole zanzare con colorazione giallastra e corpo peloso. Sono le femmine a mordere perché hanno bisogno di sostanze per portare a termine il ciclo riproduttivo. Causano irritazioni e gonfiori localizzati, ma rappresentano una seria minaccia veterinaria poiché trasmettono la dirofilariosi cardiovascolare in cani e gatti e la leishmaniosi nei cani.
Le api
La puntura di un’ape può scatenare reazioni allergiche nel cane, che possono essere più o meno gravi. Non diversamente dagli esseri umani, anche i quattro zampe possono avere uno shock anafilattico dopo essere stati punti. Mentre le persone, però, si renderanno subito conto di essere state punte da un’ape, per un cane il discorso è differente. Non è difficile che il pet mate sia lontano dal quattro zampe quando viene punto e che, di conseguenza, non comprenda subito che cosa è successo. Importante è quindi fare attenzione ai sintomi. I sintomi della puntura di un’ape possono essere febbre; gonfiore del collo o delle mucose; forte prurito; difficoltà respiratorie; vomito o addirittura collasso.
Le zanzare
I cani, soprattutto nei primi mesi di vita, possono con facilità contrarre la filariosi cardiopolmonare, una parassitosi. La filaria è un’infezione provocata da una parassita, la zanzara; questa malattia, diffusa in tutto il mondo e molto presente anche in Italia, è causata dalla Dirofilaria Immittis, un verme tondo (chiamato “nematode”) che può essere inoculato in forma larvale nei cani o nei gatti durante la puntura da oltre sessanta specie di zanzare e insetti. In assenza di tempestivi trattamenti farmacologici, o nei casi più gravi chirurgici, la filariosi compromette la salute del cuore e delle arterie polmonari dell’animale infettato al punto da causarne la morte per gravi difficoltà respiratorie.
Come capire se l’animale è stato punto da un insetto
Nei cani e nei gatti i sintomi di una puntura d’insetti variano in base alla sensibilità individuale e alla zona colpita. Gonfiore, arrossamento, dolore localizzato sono tra i sintomi più frequenti. Nel cane uno dei segnali più comuni dopo una puntura è il gonfiore localizzato, spesso accompagnato da rossore, calore al tatto e prurito intenso. Se la puntura si trovasse su una zampa, potrebbe camminare male o zoppicare. In presenza di sintomi come vomito, diarrea, letargia, il passaggio dal veterinario è obbligatorio.
Come scongiurare i pericoli di punture degli insetti
Per scongiurare il pericolo di puntura di cani e gatti da parte di zecche e pulci occorre mettere in atto misure efficaci per allontanare questi parassiti dal proprio giardino. Per prima cosa è necessario assicurarsi sempre che l’erba non sia alta. Le zecche, infatti, sono molto presenti in aree con erba alta, fitti cespugli fitti e fogliame abbondante. Nel proprio giardino bisognerebbe evitare di piantare arbusti e piante vicino alla zona più frequentata dal cane. Per ridurre la presenza dei patogeni è consigliato creare una zona con ghiaia o pezzettini di legno intorno all’area in cui il cane abitualmente si muove. Molto utile è poi piantare specie vegetali che agiscono come repellenti naturali per le zecche. Tra le piante perfette vi sono il timo, l’alloro e il basilico, ma anche fiori come la lavanda, i gerani e la citronella. (di Elisabetta Guglielmi)
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