Keqiao rafforza l’intesa con l’Italia. Accordo strategico con Cnmi

Le eccellenze italiane incontrano quelle cinesi. Il trait d’union è Keqiao, il distretto tessile situato nella città di Shaoxing, nella provincia dello Zhejiang, che secondo l’Hong Kong Trade Development Council (HKTDC), vanta un fatturato annuo di oltre 18,5 miliardi di dollari (pari a quasi 16 miliardi di euro) e un export di quasi 4 miliardi, con circa 190 mila aziende tessili attive sul territorio.
Dopo il debutto dello scorso anno alla Milano Fashion Week, il dialogo tra Italia e Cina si rinnova, ancora una volta, durante la kermesse meneghina, dove le imprese di Keqiao presentano le loro collezioni. In un contesto di moda sempre più globale e interconnessa, Keqiao e la Camera Nazionale della Moda Italiana hanno siglato una partnership triennale che si propone come un esempio concreto di collaborazione strategica tra i due Paesi. L’accordo mette in relazione uno dei principali poli produttivi mondiali con il know-how creativo italiano, aprendo la strada a un modello di scambio che intreccia competenze industriali e ricerca stilistica.
Come spiegato dal cavalier Mario Boselli in occasione della presentazione del progetto Milano Keqiao Showcase, la collaborazione si fonda sull’eccellenza manifatturiera, sulla sostenibilità e sull’ambizione di rendere il distretto tessile cinese di alta gamma sempre più protagonista sulla scena internazionale. “Così come gli stilisti italiani hanno reso l’Italia capitale del prêt-à-porter grazie a un’industria tessile d’eccellenza, ora la Cina può seguire questo esempio grazie alla forte spinta innovativa che negli ultimi anni ha caratterizzato il settore della moda. Un’industria tessile avanzata e altamente sviluppata pone le basi per un settore moda capace di proporre prodotti di qualità e creatività: la sfida per la Cina ora è questa”, ha sottolineato Boselli.
In occasione del nuovo appuntamento della Milano Fashion Week, il distretto Keqiao porta in scena una nuova selezione di designer emergenti che rappresentano al meglio il percorso industriale cinese e l’alleanza con il savoir-faire italiano. Quattro brand emergenti propongono interpretazioni originali di una nuova sartorialità capace di fondere codici occidentali e orientali: Uncoded, fondato da Miao Ho nel 2022, racconta una donna moderna attraverso un’estetica che unisce rigore sartoriale e leggerezza sofisticata; Pinhui di Pinhui Zhao si rivolge a una donna elegante e sicura con linee essenziali pensate per la quotidianità; Roseocean di Zhao Shiwei esplora una fusione tra cultura urbana e suggestioni orientali, mentre Xunruo propone capi dall’approccio materico e concettuale più sperimentale.
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