La maggioranza prova a rimodellare la legge di Bilancio con nuove tasse, sconti e sanatorie

Novembre 22, 2025 - 02:30
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La maggioranza prova a rimodellare la legge di Bilancio con nuove tasse, sconti e sanatorie

La maggioranza accelera sul pacchetto di emendamenti alla Manovra 2026, con le proposte segnalate che definiscono con più chiarezza la direzione politica della legge di Bilancio. Tra le iniziative che fanno più discutere spicca la linea di Forza Italia, che punta da un lato ad alleggerire le sanzioni per chi ritarda o omette il versamento dei contributi, dall’altro a rivedere le norme più restrittive sul gioco d’azzardo.

Gli azzurri propongono infatti una revisione delle sanzioni previste dalla legge del 2000 contro il lavoro irregolare. In caso di mancato o tardivo pagamento dei contributi previdenziali, la maggiorazione applicata verrebbe ridotta dall’attuale 5,5 punti a 3,5, con un’ulteriore attenuazione per chi denuncia spontaneamente la propria posizione debitoria entro dodici mesi. Ritoccate al ribasso anche le sanzioni per chi regolarizza in un’unica soluzione entro novanta giorni. Una misura che, secondo i proponenti, punta a “favorire l’emersione”, ma che rischia di riaprire il dibattito sul confine tra incentivo e condono permanente.

Sempre Forza Italia chiede poi di allentare – pur senza eliminarlo del tutto – il divieto di pubblicità sul gioco d’azzardo, cancellando lo stop alla cosiddetta pubblicità indiretta: niente più vincoli per sponsorizzazioni, citazioni, immagini e contenuti integrati in programmi televisivi, eventi sportivi, social e stampa. Resta invece in vigore il divieto per le campagne dirette. Un altro emendamento di bandiera per gli azzurri è il “buono paritarie”, un voucher fino a millecinquecento euro destinato agli studenti delle famiglie sotto i 30mila euro di Isee che scelgono scuole paritarie, finanziato con venti milioni di euro annui.

Nel frattempo Fratelli d’Italia conferma le sue proposte più identitarie: dall’imposta di cinquecento euro sui pagamenti in contanti tra 5.001 e diecimila euro, alla tassa da due euro sulle piccole spedizioni extra-Ue, fino alla disposizione – a firma Lucio Malan – che riafferma la proprietà statale delle riserve auree detenute dalla Banca d’Italia. Restano sul tavolo anche le controverse sanatorie edilizie, due delle quali dedicate alla Campania.

La Lega punta invece sul fronte fiscale: tra gli emendamenti segnalati spicca la proposta di vendere le quote italiane del Meccanismo europeo di stabilità, circa quindici miliardi, per finanziare in tre anni il fondo taglia-tasse. Una mossa che consentirebbe di evitare nuovi tagli di spesa, ma che solleva domande sulla sostenibilità e sui rapporti con i partner europei, già tesi dopo il mancato via libera italiano alla riforma del Mes.

Il mosaico degli emendamenti promette quindi un finale di sessione parlamentare denso e potenzialmente conflittuale: tra mini-sanatorie, nuove imposte, spinte identitarie e sforzi per disegnare una Manovra politicamente riconoscibile, la maggioranza cerca di tenere insieme priorità differenti – a volte divergenti – mentre i tempi si stringono e la Commissione torna a chiedere numeri chiari sulle coperture.

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Redazione Redazione Eventi e News