La visita regale di Donald Trump nel Regno Unito

Essere ricevuti due volte in visita di Stato dal Regno Unito è un privilegio che non era mai toccato a un politico eletto in tempi moderni. Nessuno, tranne Donald Trump. La prima volta il presidente degli Stati Uniti è stato accolto nel 2019 da Elisabetta II a Buckingham Palace, e ora di nuovo a Windsor da Carlo III. Il passaggio di testimone al trono, dalla regina al figlio, ha reso più facile rinnovare l’invito. Trumo è stato accolto con il più imponente picchetto d’onore degli ultimi decenni, oltre 1.300 uomini in alta uniforme, e con una parata che ha attraversato i cortili di Windsor. Il presidente degli Stati Uniti e sua moglie Melania hanno visitato la Green Drawing Room, uno dei saloni di rappresentanza più prestigiosi del castello di Windsor, allestita con una mostra dedicata alla special relationship tra Washington e Londra, per poi, raccogliersi davanti alla tomba di Elisabetta II nella cappella di San Giorgio.
Il momento culminante è stato il banchetto di Stato nella St George’s Hall, con centosessanta ospiti tra membri della Royal Family, leader politici e protagonisti dell’economia globale. Nel suo discorso, Carlo ha sottolineato la necessità di sostenere l’Ucraina «per scoraggiare l’aggressione e garantire la pace» e ha elogiato «l’impegno personale» di Trump per la risoluzione dei conflitti. Il presidente ha risposto parlando di «uno dei più grandi onori della mia vita» e ha definito il rapporto con il Regno Unito «insostituibile e indissolubile».
La visita è accompagnata dall’annuncio di centocinquanta miliardi di sterline di investimenti americani nel Regno Unito, inclusi trentuno miliardi in settori tecnologici avanzati, ma oggi a Chequers Trump e il premier Keir Starmer affronteranno anche questioni spinose: i dazi ancora in vigore, il conflitto in Ucraina e la crisi in Medio Oriente.
Fuori dal perimetro regale, la cornice è stata diversa. Nel centro di Londra cinquemila manifestanti hanno protestato con slogan “Trump not welcome”. Alla vigilia della visita, un gruppo di attivisti noto come Led By Donkeys (già famoso nel Regno Unito per le sue azioni spettacolari di protesta) ha organizzato una provocazione a Windsor. Sulle mura del castello, proprio il luogo dove il giorno dopo Trump sarebbe stato accolto con tutti gli onori, hanno proiettato immagini che lo ritraevano insieme al finanziere Jeffrey Epstein, condannato per abusi sessuali e morto in carcere nel 2019. La polizia è intervenuta subito, arrestando quattro persone.
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