I retailer devono rendere i dati dei loro prodotti "a misura d'uomo"

"Per alimentare efficacemente i sistemi di Ia, i retailer devono rendere i dati dei loro prodotti a misura d'uomo", ha affermato Annie Haas, chief delivery officer di Stylitics, durante il panel "Retail Rewired: Ai, Data, and the Customer Experience" dell'Alvanon's Tech Fest 2025, che si è tenuto la scorsa settimana.

Stylitics è un'azienda tecnologica con sede a New York che aiuta i retailer di moda e lifestyle come Nike, Boden, Bloomingdale's e Jd Sports a potenziare l'outfitting acquistabile e altre soluzioni di commercio ispirazionali. Haas ha osservato che il comportamento di ricerca degli acquirenti si sta spostando [dalle ricerche per parole chiave] a frasi complete e i sistemi di IA interpretano questi spunti naturali e colloquiali.

"Quando si chatta con Gpt o Gemini, è possibile descrivere il contesto - un evento a cui si sta andando, le persone che ci saranno, l'ora, il tempo - e i prodotti devono emergere in quel contesto", ha spiegato Haas.

È qui, ha aggiunto, che molti marchi rimangono indietro. "La maggior parte dei cataloghi di prodotti è stata standardizzata e sterilizzata, costruita per uno scopo diverso", ha osservato, riferendosi al fatto che molti sistemi si basano ancora su dati tecnici come Sku e codici di inventario.

"Mentre i retailer si preparano all'Ia", ha aggiunto Haas, "il linguaggio naturale all'interno dei loro dati è un aspetto fondamentale su cui riflettere, perché le ricerche non saranno necessariamente sotto forma di ricerca, ma potrebbero essere sotto forma di conversazione".

La pagina prodotto diventa la nuova porta d'accesso alla moda

Questo cambiamento nel comportamento di scoperta sta modificando il luogo e il modo in cui i consumatori incontrano i marchi online.

"La pagina di dettaglio del prodotto (Pdp) sta diventando la nuova homepage", ha detto Haas. "Oggi l'intento è già stato convalidato. Il processo di scoperta si è condensato, perché il quadro completo di quell'intento è emerso molto prima. Non c'è bisogno di passare attraverso tanti punti diversi del sito web del retailer, se non per approdare alla fine su quella Pdp e trascorrervi del tempo".

Yael Kochman, ceo di Re:Tech Innovation Hub e moderatrice del panel, ha rafforzato questo punto con dati recenti. "I siti web stanno iniziando a ricevere meno traffico diretto. Adobe ha appena riportato che il traffico dell'Ia verso i siti di vendita al dettaglio è aumentato del 4.700 per cento su base annua (negli Stati Uniti, ndr)", ha detto. "Ma gli acquirenti che arrivano attraverso fonti di IA generativa mostrano in realtà una durata della sessione più lunga del 32% e un tasso di rimbalzo inferiore del 27%. Arrivano con un senso di fiducia - l'agente di IA mi ha mandato su questo sito web - quindi è probabile che sia quello giusto. Arrivano con aspettative molto più alte, con un intento molto più elevato".

Ciò significa che la pagina del prodotto ha ora un peso molto maggiore. La Pdp non è più solo un punto di arrivo tecnico, ma l'inizio emotivo della relazione con il cliente: se i marchi non riescono a ispirare o a creare fiducia in quel punto, rischiano di perdere l'acquirente.