L’Italia ha un problema con i salari, lo dice persino l’Agenzia europea dell’ambiente

Settembre 30, 2025 - 07:30
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L’Italia ha un problema con i salari, lo dice persino l’Agenzia europea dell’ambiente

Bruxelles – L’Italia ha un problema con i salari, fermi da troppo tempo. Un problema, che persino l’Agenzia europea dell’Ambiente riconosce e solleva nel rapporto annuale sullo stato di salute dell’ambiente. Un documento corposo, con sezioni per Paese dettagliate e piene di rilievi. Tra questi spicca il richiamo sulla politica delle buste paga in Italia, considerata uno dei motivi della povertà energetica di cui soffrono le famiglie italiane.

L’Italia sta vivendo un crescente divario economico tra le generazioni“, rileva lo studio dell’Agenzia europea dell’ambiente (EEA). “Più una persona è giovane, più è probabile che si trovi in ​​difficoltà; questo è il risultato di una stagnazione salariale trentennale. E’ questa una critica all’intera classe politica italiana, che riguarda i governi che si sono succeduti fin qui e che non sembra risparmiare neppure l’attuale esecutivo guidato da Giorgia Meloni, visto che miglioramenti su questo fronte non sono sottolineati né menzionati, ma sono inevitabili, dato che “l‘Italia si trova ad affrontare sfide socioeconomiche” sempre più evidenti, visibili anche tra esperti non proprio di questioni economiche.

Non a caso nel rapporto viene sottolineato in modo esplicito che “le sfide ambientali si intrecciano con quelle sociali ed economiche“, e in tal senso si ricorda come salari non adeguati al costo della vita si legano alla problematica di far fronte al pagamento delle bollette, incluse quelle per i riscaldamenti. Nel capitolo relativo all’Italia del rapporto annuale si certifica che la povertà energetica (definita come difficoltà nell’acquistare il paniere minimo di beni e servizi energetici) colpisce il 7,7 per cento delle famiglie, dato che sale al 9,5 per cento se si considerano le famiglie non è in grado di riscaldare adeguatamente la propria casa. 

Alla luce di questa necessità di legare tra loro sfide ambientali con quelle socio-economiche al governo italiano si chiede “un approccio integrato capace di coniugare tutela ambientale, innovazione e benessere
collettivo”. La curiosa agenda di riforme definita dall’Agenzia europea per l’ambiente non finisce qui, perché si suggerisce anche un uso mirato dei fondi europei messi a disposizione con il Recovery Fund, il dispositivo finanziario per i Piani nazionali per la ripresa (PNRR). “Il PNRR – sottolinea il rapporto – rappresenta uno strumento decisivo per sostenere sostenibilità, innovazione e competitività, mentre la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, in coerenza con l’Agenda 2030, resta il quadro di riferimento per garantire politiche coerenti e di lungo periodo”.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia