Omicidio nel campo rom, madre e figlio di Dolores Dori arrestati: erano nella spedizione punitiva contro la famiglia rivale

C’è una svolta nelle indagini sull’omicidio di Dolores Dori, la donna di 44 anni morta il 2 ottobre scorso a Lonato del Garda, in provincia di Brescia, dopo essere stata lasciata davanti all’ospedale di Desenzano giovedì sera con ferite da arma da fuoco.
Sono stati arrestati, su provvedimento emessi dalla Procura ordinaria e per i minorenni di Brescia, la madre 59enne e il figlio 16enne della vittima. Sono accusati, in concorso tra loro, di tentato omicidio pluriaggravato (in quanto commesso con armi e a seguito di premeditazione), detenzione illegale e porto abusivo di armi, minacce. I due sono stati fermati nel campo nomadi di Camponogaro, in provincia di Venezia, dove il giovanissimo vive con il padre.
Un delitto, quello di Dolores Dori, che la Procura inquadra nell’ambito di una faida tra famiglie di etnia sinti relativa a questioni “sentimentali” che coinvolgevano i rispettivi figli: sembra perdere peso la pista legata alla famiglia di Dori, sorella di un collaboratore di giustizia. Al centro della disputa potrebbe esserci dunque la relazione tra la 23enne figlia della vittima e il suo futuro marito, ospite con la famiglia del campo nomadi di Lonato del Garda.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti figlio di Dolores Dori, assieme alla madre e alla nonna, giovedì si era recato in auto al campo nomadi di Lonato del Garda e là, dopo aver sfondato il cancello di ingresso, le due donne avevano esploso alcuni colpi di arma da fuoco verso i presenti. Alcuni tra gli abitanti del campo nomadi hanno risposto al fuoco con una pistola, centrando con tre colpi, due all’addome e uno alla gamba, Dolores Dori. La 44enne sarebbe stata poi “scaricata” davanti all’ospedale di Desenzano dal marito, giunto solo in un secondo momento nel campo nomadi dove era avvenuta la sparatoria.
Fondamentale per le indagini le copie forensi di alcuni smartphone, tra i quali quello del 16enne figlio di Dori: il giovane aveva ripreso col proprio telefono quello che stava accadendo.
Gli arrestati sono stati trasferiti rispettivamente presso la Casa Circondariale di Brescia-Verziano e l’Istituto minorile Beccaria di Milano. Le indagini però proseguono, sia per giungere alla ricostruzione di quanto accaduto che per individuare i responsabili della morte di Dolores Dori.
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