Perché il Titan è imploso, la strage del sommergibile verso il Titanic: “Carenze nella costruzione, test falliti”

Annunciato il disastro, la strage mediatica ed esclusive come poche altre nella storia moderna del Titan, il sottomarino che implose nel suo viaggio nelle profondità verso il relitto del Titanic. Si legge di “carenze ingegneristiche e ripetuti fallimenti nei test” tra le cause che portarono all’incidente che attirò l’attenzione del mondo intero nel giugno del 2023 nel rapporto del National Transportation Safety Board (NTSB) degli Stati Uniti. Nella pubblicazione di mercoledì, l’agenzia ha anche diffuso nuove raccomandazioni sugli standard nazionali e internazionali sulla sicurezza.

Quella del 18 giugno del 2023 era l’88esima immersione del Titan. Il sommergibile era sceso nelle profondità dell’oceano Atlantico settentrionale. A bordo c’era anche Stockton Rush, fondatore e amministratore delegato di OceanGate, l’azienda che aveva prodotto e gestito il sommergibile. Gli altri passeggeri erano Shahzada Dawood, uomo d’affari pakistano, e suo figlio Suleman Dawood, l’avventuriero britannico Hamish Harding e il francese e leggendario esperto di abissi Paul-Henri Nargeolet.

Il Titan è imploso a 3.800 metri sotto il livello del mare. Lo scorso agosto la Guardia Costiera aveva pubblicato un rapporto schiacciante sull’implosione: anche in quel caso si leggeva di un incidente “prevenibile” e si definivano “gravemente imperfette” le pratiche di sicurezza di OceanGate. Secondo il dossier di NTSB le operazioni di costruzione furono inadeguate a quella missione e il mezzo aveva “numerose anomalie”.

Quel processo ingegneristico di costruzione e test era stato in più punti “inadeguato”, con difetti che hanno impedito il rispetto dei requisiti di resistenza e durata. L’azienda non avrebbe testato adeguatamente il Titan, non sarebbe stata a conoscenza né dell’effettiva resistenza del sommergibile né del fatto che fosse danneggiato – avrebbe subito danni sia dopo l’80esima che dopo l’82esiima immersione – e avrebbe dovuto essere ritirato dal servizio prima di quel fatidico e ultimo viaggio.