Recensione Amazfit T-Rex 3 Pro: l'evoluzione che serviva, con torcia, chiamate e materiali premium

Nella confezione del T-Rex 3 Pro troviamo la classica base magnetica di ricarica, compatta e stabile, identica nel formato a quella del modello precedente.
Non c'è il cavo USB-C, e niente più cacciavite: Amazfit ha infatti modificato il sistema di aggancio del cinturino, ora completamente manuale, più pratico e sicuro. In pochi secondi si rimuove o sostituisce senza utensili, una scelta azzeccata per un prodotto pensato anche per l'uso outdoor.
Il T-Rex 3 Pro mantiene la cassa da 48 mm, ma introduce materiali più "nobili": lunetta e pulsanti in titanio, vetro in zaffiro e una scocca rinforzata.
Il cinturino rimane in silicone morbido — resistente ma confortevole, anche al computer o durante il sonno — e nel complesso la sensazione al polso è quasi identica al T-Rex 3: solido, ma sorprendentemente comodo.
Il vetro in zaffiro è una scelta che si apprezza nel tempo: dopo settimane di utilizzo intenso non mostra graffi, anche se il trattamento oleofobico lascia a desiderare e trattiene un po' troppe impronte. Meno convincente la verniciatura nera della lunetta, che sugli spigoli più netti tende a scolorirsi leggermente con l'uso quotidiano.
Esteticamente, le linee restano quelle "militari" tipiche della serie, ma l'effetto total black e la torcia integrata (in alto a sinistra) lo rendono subito riconoscibile.
C'è anche una versione da 44 mm con linee leggermente differenti, ma per il momento non è disponibile in Italia.
A livello di resistenza, si parla di 10 ATM e certificazione per immersioni a 45 metri (apnea o immersioni subacquee ricreative) e certificazione MIL-STD-810H-2019.
Sotto la corazza c'è una sensoristica completa e precisa: GPS dual band rapidissimo nell'agganciare il segnale (3–4 secondi anche tra i palazzi), sensore ottico per battito e SpO₂, giroscopio, barometro, bussola e altimetro.
Il GPS dual-band traccia con buona accuratezza i percorsi, anche se qualche piccola imprecisione c'è ancora, specialmente in aree urbane molto dense.
La novità più interessante è la possibilità di scaricare mappe direttamente sull'orologio e di creare percorsi personalizzati con andata e ritorno, ricalcolo automatico e ricerca dei POI. Le funzioni sono nuove e vanno ancora affinate — Amazfit sta già rilasciando aggiornamenti che migliorano la scelta dei percorsi, uno proprio mentre scriviamo questa recensione — ma è un passo importante verso la direzione dei grandi nomi del settore.
Il sensore biometrico, il BioTracker 6.0 PPG (5PD + 2LED) realizzato dalla stessa Amazfit, offre risultati coerenti con quelli di attrezzi da palestra dotati di piastre cardio, segno di un'evoluzione tangibile. E poi c'è la torcia, combinazione tra LED e luce display, davvero utile: non solo per le uscite serali, ma anche in casa, al buio, o semplicemente per segnalare la propria presenza in strada. È una di quelle funzioni che si pensano superflue finché non si provano.
Non mancano Bluetooth 5.2 e Wi-Fi 2.4 GHz, utile per esempio per scaricare le mappe da consultare offline.
Il display è una delle novità più evidenti. Il T-Rex 3 Pro da 48 mm monta un pannello AMOLED da 1,5 pollici con risoluzione 480×480 pixel e luminosità di picco di 3.000 nit: un salto netto rispetto ai 2.000 nit del modello precedente.
All'aperto resta sempre perfettamente visibile, anche sotto il sole diretto, e il sensore di luminosità automatica reagisce in modo rapido e preciso. L'always-on display è opzionale e incide di circa uno o due giorni sull'autonomia, ma il risveglio con il movimento del polso è talmente reattivo da renderlo quasi superfluo.
La resa visiva è eccellente, nitida e brillante, mentre il vetro zaffiro aggiunge un senso di solidità che si percepisce anche al tatto.
Il T-Rex 3 Pro introduce Zepp OS 5, una versione dedicata e ottimizzata per questo smartwatch. L'interfaccia resta pressoché identica, ma è più fluida, più stabile e soprattutto più ricca.
Le funzioni smart sono finalmente da smartwatch "completo": Zepp Flow è ora pienamente in italiano e consente di gestire le operazioni base con la voce — impostare sveglie, avviare allenamenti, leggere le notifiche o perfino dettare risposte. Non è ChatGPT o simili, ma funziona bene, risponde a tono e interagisce in modo naturale.
Il grande passo avanti è la presenza di un altoparlante integrato, assente sul T-Rex 3. Questo permette di rispondere alle chiamate direttamente dal polso, oltre a sentire risposte vocali da Zepp Flow. La qualità audio è più che sufficiente per conversazioni brevi.
Anche il sistema di notifiche è stato rivoluzionato: ora si può rispondere con tastiera virtuale, trascrizione vocale con punteggiatura automatica, emoji, risposte predefinite o risposte intelligenti generate dall'IA. È uno dei pochi smartwatch non Wear OS a offrire una gestione così completa. Zepp Pay resta limitato ai circuiti compatibili e alla carta Curve, ma è stabile e ben integrato per chi può usarlo. Tra le banche compatibili si annoverano Unicredit, Monte dei Paschi di Siena, Banca Sella e carte PostePay e Nexi.
Per quanto riguarda le nuove funzionalità legate alle mappe e alla navigazione, si annoverano pianificazione dei percorsi, ricalcolo automatico, creazione di itinerari di ritorno e ricerca dei POI. Le watchface sono numerosissime, con un design più pulito e moderno, inclusa quella con bussola integrata che si vede nel materiale promozionale dello smartwatch.
Passiamo al tracciamento. L'orologio supporta oltre 180 modalità sportive, dal trekking alla corsa su strada, fino ai workout più specifici, come gli allenamenti ufficiali HYROX.
Nelle prove (camminata, corsa leggera e allenamenti misti in palestra) i dati di battito, ritmo e distanza si sono rivelati molto coerenti con quelli registrati da smartwatch premium come HUAWEI Watch 5.
Il rilevamento automatico funziona, ma in certi contesti, come in palestra, è poco pratico: o si avviano molte attività diverse manualmente, o si resta sulla modalità "Fitness al coperto".
L'app Zepp rimane una delle più complete nel suo genere. Traccia ogni parametro con precisione: frequenza cardiaca, stress, sonno, saturazione e persino il Biocharge, un indicatore di energia quotidiana basato sui flussi biometrici. Non manca il classico PAI (Personal Activity Intelligence), utile per monitorare il livello di forma fisica nel tempo.
Tra i parametri più specifici ci sono anche la variabilità della frequenza cardiaca, il rischio di apnea nel sonno, la temperatura, calorie consumate a riposo e con attività (con diario alimentare) e tanto altro. È chiaro che non voglia sostituire strumenti medici, ma come supporto al benessere e alla prevenzione funziona benissimo.
Nel complesso, il T-Rex 3 Pro si conferma un eccellente ibrido tra smartwatch e sportwatch: fa praticamente tutto quello che farebbe un wearable "intelligente", ma con una resistenza e un'autonomia che pochi possono vantare.
La batteria è da 700 mAh, esattamente come nel T-Rex 3. Amazfit dichiara fino a 25 giorni, ma con uso reale e completo — tracking continuo, notifiche, chiamate, torcia e GPS — si arriva a circa 9 giorni pieni.
Un risultato ottimo, considerando il display da 3.000 nit, le nuove funzioni vocali e tutti i parametri tracciati. La ricarica è sufficientemente veloce: in circa un'ora si recuperano già molti giorni di autonomia. Nessun surriscaldamento né cali improvvisi, anche con tracciamenti lunghi.
Chi vuole spremere fino all'ultimo giorno può disattivare il tracking continuo e l'AOD, ma il vero punto di forza è la costanza dei consumi: non cala bruscamente nemmeno sotto stress.
Amazfit T-Rex 3 Pro è disponibile sullo store ufficiale e su Amazon a 399,90€ (leggermente oscillante, attorno ai 390€ negli ultimi giorni).
È un prezzo più alto rispetto al T-Rex 3, ma proporzionato all'evidente salto in materiali, funzioni e qualità costruttiva.
È un posizionamento da smartwatch "premium rugged", ma resta competitivo rispetto ai Garmin o ai Suunto della stessa fascia.
Il sample per questa recensione è stato fornito da Amazfit, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario. Potete leggere maggiori informazioni su come testiamo e recensiamo dispositivi su SmartWorld a questo link.
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