São Tomé e Príncipe, il primo Paese al 100% green

Ottobre 2, 2025 - 04:30
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São Tomé e Príncipe, il primo Paese al 100% green

Sono state comunicate ufficialmente le nuove riserve della biosfera UNESCO 2025 e tra i 26 nomi aggiunti che portano il record di 785 siti in 142 nazioni, pari al 5% della superficie terrestre, spicca il nome di São Tomé e Príncipe, il primo stato classificato “100% green”. L’arcipelago verde smeraldo è un laboratorio naturale dove la conservazione ambientale è una missione.

São Tomé e Príncipe: UNESCO lo riconosce come green

Un arcipelago di isole vulcaniche nel bel mezzo dell’Oceano Atlantico coperta da foreste pluviali, mangrovie rigogliose e spiagge dorate dove il tempo sembra essersi fermato: São Tomé e Príncipe è un sogno tropicale, un modello di convivenza sostenibile tra comunità locali e natura.

Grazie a un territorio incontaminato e a un approccio basato sulla gestione partecipata delle risorse, il Paese ha saputo valorizzare il proprio ecosistema come una risorsa viva. UNESCO non fornisce il riconoscimento per una singola area protetta, ma per la prima volta premia l’intera nazione, coinvolgendo le coste e le montagne, senza dimenticare le foreste di cacao e i villaggi di pescatori.

Riserve della biosfera UNESCO 2025: premiata São Tomé e Príncipe
iStock
São Tomé e Príncipe, il primo Paese 100% green

L’obiettivo? Preservare il patrimonio naturale unico al mondo in cui sono incluse barriere coralline, mangrovie, tartarughe marine, foreste pluviali e una biodiversità senza paragoni tra specie endemiche che non sono presenti in nessun altro luogo al mondo. La designazione come “Riserva della Biosfera” tra le 26 inserite nel 2025 favorisce lo sviluppo di un ecoturismo responsabile, appoggiando progetti agricoli sostenibili e iniziative locali che mixano tradizione e innovazione.

Proprio per questo São Tomé e Príncipe diventa un simbolo concreto che risponde agli obiettivi dell’Agenda 2030 con lo scopo di proteggere almeno il 30% di terra e mare entro i prossimi anni. Chiaramente questo traguardo importante non è un punto d’arrivo ma una partenza per il territorio e una fonte d’ispirazione per altre nazioni che potranno così cogliere l’impegno e applicarlo sul proprio territorio per proteggerlo.

Cosa vedere a São Tomé e Príncipe

La natura nell’arcipelago di São Tomé e Príncipe prende il sopravvento, ma il territorio africano ha molto da offrire dal punto di vista culturale e di scoperta. Spiagge paradisiache, foreste lussureggianti e montagne caratterizzano il territorio. Ma cosa vedere a São Tomé e Príncipe?

Non potete lasciare l’isola senza visitare le antiche piantagioni di cacao, le famose roças, testimonianze del passato coloniale. A Roça Água-Izé scoprirete la storia del “cibo degli dèi”, mentre nella Roça Terreiro Velho, sull’isola di Príncipe, vivrete un’esperienza immersiva tra coltivazioni profumate e panorami mozzafiato. E per un incontro autentico con la vita locale, esplorate il villaggio di Santo António dove il ritmo è lento, la musica riempie le strade e ogni sorriso racconta una storia.

São Tomé

Una visita qui non può che partire dalla capitale: São Tomé è la città equatoriale più vivace con un fascino coloniale che la contraddistingue. Case pastello e mercati local vi accompagneranno fino a raggiungere la cattedrale di Nossa Senhora da Graça, tra le più antiche dell’Africa, e il Forte São Sebastião, che custodisce il Museo Nazionale: un tuffo nella storia coloniale e nella cultura locale.

Non perdetevi una una passeggiata al Mercado Grande, dove i banchi di spezie e frutta esotica raccontano la vita quotidiana. E per una dose di arte e creatività, fate un salto al centro culturale CACAU, dove si mescolano musica, teatro e cucina locale.

Il parco naturale Obô e la Lagoa Azul

Chi ama la natura dovrebbe mettere in lista nel proprio itinerario una tappa al parque natural Obô: un vero e proprio paradiso che mixa montagne, lagune e foreste pluviali dove ci si può avventurare tra i sentieri che conducono alla cascata di São Nicolau. I più avventurosi potranno restare a bocca aperta davanti al Pico Cão Grande, una spettacolare torre di roccia alta 300 metri che buca le nuvole.

Dalla Lagoa Azul, con i suoi baobab secolari e le acque turchesi, fino alla spettacolare Boca do Inferno, dove l’oceano si infrange con forza tra le rocce basaltiche, ogni angolo di São Tomé e Príncipe vi sorprenderà. E per i più avventurosi, non mancano snorkeling, immersioni, trekking nella giungla e gite in barca tra isolotti e baie segrete.

São Tomé e Príncipe, la spiaggia di Praia Piscina
Getty Images
Tra le spiagge da visitare c’è Praia Piscina

Le spiagge di São Tomé e Príncipe

São Tomé e Príncipe è una collezione di spiagge da cartolina. Cominciate da Praia Lagarto, con le sue sabbie dorate e acque calme perfette per un bagno rilassante. Poi lasciatevi conquistare dalla magia di Praia Banana, una curva di sabbia bianca abbracciata dalla giungla, tra le più belle dell’Africa occidentale.

Per un’esperienza unica, andate a Praia Jalé e Praia Piscina, dove da novembre a marzo potrete assistere alla nidificazione delle tartarughe marine, uno spettacolo emozionante che non dimenticherete. E se sognate un luogo simbolico, fate rotta verso Ilhéu das Rolas: qui potrete camminare esattamente sulla linea dell’Equatore e sentire la magia di trovarvi a cavallo tra due emisferi.

Le altre riserve della Biosfera UNESCO 2025

La notizia di questa meravigliosa isola dell’Africa arriva insieme alla più grande espansione annuale delle aree protette degli ultimi vent’anni: 26 nuove riserve che arricchiscono la mappa della sostenibilità globale. Tra i nuovi ingressi degni di nota c’è l’Islanda con la penisola di Snæfellsnes: un territorio che alterna ghiacciai e vulcani dove convivono comunità che promuovono il turismo responsabile. Stessa cosa per l’Angola con la riserva di Quiçama, che si estende su oltre 200 km di costa atlantica, tra savane, foreste e isole popolate da elefanti, lamantini e tartarughe marine.

Tra i territori europei c’è poi la valle del fiume Vjosa in Albania, una delle ultime grandi vie d’acqua selvagge d’Europa, entra finalmente tra i siti UNESCO, testimoniando la rinascita ecologica dei Balcani.

Svezia, Portogallo, India, Indonesia, Arabia Saudita, Grecia, Malesia, Mongolia e molti altri Paesi aggiungono tasselli fondamentali alla rete, rafforzando una visione globale condivisa. Grande assente? L’Italia.

La rete, diffusa su tutti i continenti, copre oltre 8 milioni di chilometri quadrati e coinvolge oltre 300 milioni di persone: ogni riserva è considerata speciale a suo modo, sperimentando modelli di convivenza tra natura e uomo. Tra i tanti premiati, São Tomé e Príncipe brilla con questo prezioso riconoscimento diventando la prima nazione interamente biosfera.

sao-tome-principe-satellite
Getty Images
São Tomé e Príncipe vista dal satellite

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Redazione Redazione Eventi e News