Staccata e rovesciata la targa di Norma Cossetto a Oregina, centrodestra all’attacco


Genova. “Come la Resistenza Palestinese combatte strenuamente il sionismo, nei nostri quartieri non dobbiamo abbassare l’odio di classe! Nessuno spazio al revisionismo fascista. Fischia ancora il vento!”. Con questa dichiarazione Genova Antifascista ha rivendicato sui social l’ennesima vandalizzazione della targa dedicata a Norma Cossetto, vittima delle foibe, il cui monumento presso la rotonda di Oregina è stato più volte oggetto di polemiche. Questa volta la targa è stata rimossa e poggiata a terra “rovesciata”.
Un gesto che – nei giorni del caso Chiarotti, il consigliere comunale Pd che, prima di chiedere scusa, si è rivolto a Fratelli d’Italia affermando ‘vi abbiamo appeso già una volta’ – fa alzare gli scudi al centrodestra.
“I cattivi maestri della sinistra continuano a seminare odio, e questi sono i frutti – si legge in una nota dei consiglieri regionali di Fdi – nuovamente vandalizzata la targa dedicata a Norma Cossetto, giovane martire delle foibe, vittima della barbarie titina. Questi ripetuti gesti si inseriscono in un clima di odio ideologico. La sinistra in comune e regione tace, come se fosse normale oltraggiare una ragazza seviziata e uccisa solo perché italiana. E mentre i soliti collettivi rivendicano con orgoglio questi atti, il Partito Democratico continua a condividere piazze, slogan e complicità con chi strizza l’occhio alla violenza e alla dittatura comunista. Per un partito che si definisce “democratico”, è giunto il momento di tagliare il cordone ombelicale con le frange più estreme della sinistra. O sarà, ancora una volta, complice”.
Anche Ilaria Cavo, parlamentare di Noi Moderati e capogruppo in consiglio comunale di NM-Orgoglio Genova, commenta la notizia: “Violenza chiama violenza. Dopo le dichiarazioni, oggi i fatti: la targa intitolata a Norma Cossetto, vittima delle foibe, divelta e rovesciata, con un grave gesto rivendicato da Genova Antifascista. Questo clima di odio e di violenza deve finire ed è la dimostrazione che certe frasi, senza una presa di distanza forte e unanime, che purtroppo non c’è stata da parte di tutto il centrosinistra genovese, lasciano il segno. Il silenzio che continua da parte del Pd e della coalizione, anzi le scuse arrivate con un tentativo di buttare la palla nel campo del centrodestra come se l’origine di tanto odio politico – che noi condanniamo senza se e senza ma – fosse da ricercarsi in qualche nostro comportamento, non fa che alimentare questo clima che invece invitiamo a fermare prima che degeneri. Il gesto di oggi, purtroppo, dimostra che certi silenzi possono solo alimentare l’intolleranza e la violenza politica”.
Sulla stessa linea Paola Bordilli e Alessio Bevilacqua, capogruppo e consigliere comunale della Lega: “Auspichiamo una condanna unanime da parte di tutte le forze politiche. Sono proprio fatti esecrabili come questo che ci hanno portato a proporre un emendamento che sarà oggetto di scelta del sindaco Salis martedì prossimo con cui chiediamo che l’amministrazione comunale di Genova condanni fermamente, ora e sempre, ogni atto che infanghi la memoria e il ricordo di chi è stato assassinato dall’odio totalitario”.
Indignazione anche da Silvano Olmi, presidente nazionale del Comitato 10 Febbraio: “L’altra sera i soliti vandali, approfittando del buio della notte, come nel loro stile, hanno divelto per l’ennesima volta la targa che a Genova ricorda il sacrificio di Norma Cossetto. Per capire la gravità del gesto vigliacco compiuto dagli antagonisti, occorre ricordare che Norma Cossetto era una giovane studentessa istriana, che nell’ottobre del 1943 venne sequestrata dai partigiani comunisti slavi, torturata, violentata e infine getta in una foiba. A Norma Cossetto la Repubblica Italiana ha conferito la Medaglia d’Oro al Merito Civile. Da anni una minoranza di esagitati tiene in ostaggio la città di Genova. Vandalizzano la targa e postano le loro bravate sui social, certi di rimanere impuniti. Chiediamo alle forze politiche genovesi e non solo, al Comune di Genova, alla Regione Liguria, ai Sindacati, agli studenti, alle associazioni che difendono i diritti delle donne, di condannare con fermezza questi gesti vandalici che non offendono solo il ricordo di Norma, ma colpiscono profondamente la dignità di tutte le donne”.
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