Tra sagre e feste vengono maltrattati migliaia di animali: i dati sono sconvolgenti

I dati di quest’anno sui maltrattamenti di animali connessi a eventi ricorrenti come sagre e feste in Italia sono più alti della media.
Nel 2025 l’Ente Nazionale per la Protezione Animali (ENPA) ha ancora una volta denunciato un preoccupante aumento dei casi di maltrattamenti causati da eventi ricorrenti in Italia. Fra questi vengono elencate sagre e feste ritenute pericolose per continuare a garantire l’incolumità degli animali coinvolti.
Tra sagre e feste vengono maltrattati migliaia di animali: i dati sconvolgenti
Se Il Palio di Siena ad esempio sarebbe stato finora uno degli argomenti più frequentemente dibattuti dagli attivisti impegnati nel garantire i diritti degli animali in Italia, l’ENPA avrebbe chiesto maggiore attenzione dichiarando che sarebbero molte di più le singole realtà che ancora oggi dimostrano di essere dipendenti da episodi di maltrattamento sugli animali.
In maniera trasversale quindi, nel 2025, tutto quello che rappresenta un palio o una gara di abilità, programmata per svolgersi ai danni degli animali in essa coinvolti, non dovrebbe più avere il permesso di proseguire in futuro come tale. Anche le tradizioni dovrebbero adattarsi alle consapevolezze del presente, potendo così fare tesoro degli errori commessi verso gli animali e in alternativa renderli protagonisti per quello che sono, ma non per quello che l’Uomo vorrebbe che fossero.
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Nonostante la lucidità di tale pensiero le realtà che bocciano tale presa di consapevolezza sono ancora troppe anche in Italia e, con la scusa di ricordare le tradizioni per lo più a scopo ludico per coloro che vi assistono, vedono coinvolte sempre più specie animali e tutte diverse tra loro, come cavalli, mucche, cani e perfino serpenti.
Eventi pericolosi: i dati sui maltrattamenti di animali nel presente
Stando a un ultimo report che prende in considerazione gli ultimi 20 anni, in un solo anno, e per almeno tre palii coinvolti, vi sarebbero – al loro termine – almeno 10 cavalli rimasti uccisi da incidenti durante la corsa. Soltanto in un’estate, invece, gli animali “imprigionati” in Italia per partecipare a sagre di paese, o a eventi consimili, sarebbero almeno la metà quelli inseriti in contesti che sfuggono controlli della ASL territoriale di riferimento oppure al restante delle normative previste dalla legge.
Infine oltre alla semplice presenza di animali che resta cospicua in tipologie di eventi come le sagre, in Italia continuano anche a manifestarsi episodi raccapriccianti e volontari ai danni del singolo animale. Si pensi, ad esempio, al Palio della Butera, dove ancora oggi si rincorre il collo di un’oca nel tentativo di afferrarlo.
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