Trump ha un nuovo bersaglio: unalta dirigente Microsoft. Ecco perché
Ora che Jimmy Kimmel è tornato on air dopo il tentativo andato a vuoto (o meglio, durato solo una settimana) di farlo chiudere, Donald Trump pare aver designato un altro bersaglio: si tratta di Lisa Monaco, una giurista e politica statunitense che da pochi mesi è diventata una dirigente di altissimo livello in casa Microsoft, come responsabile degli affari internazionali. Con il suo solito stile “tutto accuse e insulti, zero prove”, sul suo social network Truth ha definito Monaco degenerata, corrotta, una minaccia per la sicurezza nazionale, e ha detto che Microsoft dovrebbe licenziarla. Non c’è un ordine formale, comunque, per chiarire.
UNA CARRIERA COI DEMOCRATICI
È praticamente sicuro che il “crimine” più grave di Monaco sia che ha ricoperto il ruolo di vice procuratrice generale, sostanzialmente la seconda carica più alta in grado nel Dipartimento di Giustizia statunitense, durante l’amministrazione Biden. In quel periodo il procuratore generale era Merrick Garland, che ha diresse le indagini federali proprio nei confronti di Trump. Monaco, che è ufficialmente membro del Partito Democratico, ha lavorato anche per l’amministrazione Obama, altra grande ossessione di Trump insieme a Biden (naturalmente entrambi sono stati apostrofati con termini più o meno derogatori), come assistente per la sicurezza interna e per l'antiterrorismo.
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