Tunisia: la Legge di Bilancio 2026 prevede spese per 18,7 miliardi con un deficit di oltre tre miliardi di euro

Ottobre 18, 2025 - 03:30
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Tunisia: la Legge di Bilancio 2026 prevede spese per 18,7 miliardi con un deficit di oltre tre miliardi di euro

Il progetto di bilancio dello Stato per il 2026, in Tunisia, prevede spese totali pari a 63,57 miliardi di dinari (18,7 miliardi di euro) con un deficit stimato in 11 miliardi di dinari (circa 3,23 miliardi di euro), pari a circa il 6,4 per cento del Prodotto interno lordo (Pil). La Banca centrale tunisina (Bct) sarà autorizzata a finanziare fino a 11 miliardi di dinari (3,23 miliardi di euro) del fabbisogno statale, mentre circa 6,8 miliardi di dinari (circa due miliardi di euro) saranno reperiti tramite prestiti esteri e 19,1 (5,6 miliardi di euro) sul mercato interno. Le entrate fiscali e doganali dovrebbero coprire il resto del fabbisogno. Il progetto, secondo quanto riferito dalla ministra delle Finanze, Mishkat Salama El Khaldi, durante l’ultimo Consiglio dei ministri, è pensato per bilanciare crescita economica e giustizia sociale, coerentemente con il Piano di sviluppo 2026-2030. Il governo parla di tre “pilastri” del progetto di legge di finanze: giustizia (equità), semplicità (riduzione dei costi di conformità e prevedibilità) e sostenibilità (disciplina finanziaria).

La proposta di legge di bilancio riflette una linea di continuità rispetto all’approccio contabile e delle restrizioni (austerità) nel contesto economico e sociale. Le disposizioni del progetto includono: rafforzamento dello Stato sociale mediante interventi per fasce deboli; lotta alla disoccupazione; apertura di assunzioni e normalizzazione di posizioni amministrative durante il 2026; contrasto al lavoro precario e al subappalto; sostegno alla protezione sociale. Il progetto prevede un aumento dei salari e delle pensioni nei settori pubblico e privato per il triennio 2026-2028, secondo quanto previsto nei capitoli 14 e 15 del testo, in base ai quali l’importo di questi aumenti sarà definito tramite decreto. Il progetto prevede anche un pacchetto di misure volte a rafforzare il settore della salute, vale a dire il sostegno all’Agenzia nazionale del farmaco e l’estensione delle esenzioni.

Viene proposta la sospensione dell’Iva sugli acquisti locali di reagenti, soluzioni, forniture mediche e attrezzature destinate al controllo dei farmaci da parte dell’Agenzia tramite un certificato temporaneo rilasciato dall’ufficio fiscale competente. Il governo tunisino propone inoltre che l’esenzione da Iva e dazi doganali, già in vigore per le attrezzature mediche importate da ospedali e cliniche, sarà estesa per includere anche le strutture sanitarie militari, come previsto dall’articolo 17 del progetto di legge. Secondo le linee guida della manovra Finanziaria 2026, il progetto prevede inoltre una modernizzazione dell’amministrazione pubblica, con l’avvio di una transizione digitale per semplificare le procedure, ridurre la burocrazia e migliorare la trasparenza. Sul piano fiscale, il governo tunisino intende introdurre nuove misure contro l’evasione e favorire l’integrazione del settore informale, attraverso incentivi per l’apertura di conti bancari e la regolarizzazione di redditi non dichiarati.

Il progetto di bilancio 2026 introduce inoltre misure a sostegno delle categorie vulnerabili. Una delle principali novità è la previsione di un fondo speciale per le persone in situazione di handicap, con l’obiettivo di favorirne l’inclusione economica e sociale. L’articolo 33 del progetto stabilisce che le modalità di gestione e di intervento del fondo saranno determinate da un successivo decreto. La gestione del fondo sarà affidata alla Cassa nazionale di sicurezza sociale (Cnss), attraverso una convenzione con i ministeri degli Affari sociali e delle Finanze. Il ministro degli Affari sociali è autorizzato a effettuare i pagamenti relativi al fondo. Il progetto di bilancio prevede inoltre l’assegnazione di un’indennità mensile di 130 dinari (circa 40 euro) alle persone affette dalla malattia rara “Xeroderma pigmentoso”, note anche come “bambini della luna”. Questa misura mira a offrire un sostegno finanziario a chi soffre di questa grave condizione.

Il governo tunisino intende sostenere il settore agricolo e le piccole e medie imprese (Pmi) attraverso una serie di agevolazioni fiscali, doganali e finanziarie. L’articolo 29 prevede che lo Stato copra la differenza tra il tasso d’interesse applicato ai prestiti per investimenti e il tasso medio del mercato monetario, fino a un massimo di tre punti percentuali. Il margine bancario non potrà superare il 3,5 per cento. La misura si applica ai finanziamenti concessi tra il primo gennaio 2026 e il 31 dicembre 2027 alle Pmi dei settori agricolo e produttivo, esclusi commercio, finanza, edilizia privata, energia e miniere. L’articolo 30 introduce l’esenzione dai dazi doganali e la sospensione dell’Iva sugli input destinati al confezionamento dell’olio d’oliva locale, riconosciuta tramite apposito certificato rilasciato dall’amministrazione fiscale. L’articolo 31 esenta dal pagamento delle commissioni i contratti di prestito stipulati da piccoli agricoltori e pescatori a partire dal primo gennaio 2026, modificando ilCodice di registrazione e Imposta di bollo n. 10. Infine, l’articolo 32 dispone l’esenzione delle patate dai contributi al Fondo per lo sviluppo della competitività agricola e della pesca e al Fondo di compensazione dei danni agricoli da calamità naturali.

Una parte significativa delle risorse sarà destinata a progetti di energia rinnovabile e sviluppo sostenibile, in particolare nel settore fotovoltaico e dell’efficienza energetica. In particolare, il testo introduce nuove agevolazioni per la Compagnia dei fosfati di Gafsa. Secondo l’articolo 41, l’azienda è esentata da dazi doganali e Iva per attrezzature, materiali, forniture e veicoli di proprietà dell’ente necessari al trasporto. È prevista anche la sospensione dell’imposta sugli acquisti locali legati all’attività aziendale. Per beneficiarne, la compagnia deve ottenere un certificato dalle autorità fiscali competenti, rilasciato sulla base della fattura d’acquisto convalidata dal ministero dell’Industria, delle miniere e dell’energia. L’esecutivo prevede anche una crescita del comparto digitale e della logistica, con un maggiore coinvolgimento degli investitori privati attraverso partenariati pubblico-privati. Si segnala che il termine ultimo costituzionale per l’approvazione del progetto di legge finanziaria da parte delle due camere del Parlamento tunisino, Assemblea dei rappresentanti del popolo (Arp) e Consiglio nazionale delle regioni e dei distretti, è il 10 dicembre 2025. Di recente, il presidente tunisino Kais Saied ha incontrato la ministra delle Finanze per sottolineare la necessità di procedere con il progetto nel quadro del piano di sviluppo nazionale, e ha insistito sulla trasparenza e l’efficienza.

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