7 errori col fondotinta che puntualmente tutti facciamo: ti invecchia subito

Dal colore sbagliato al prodotto in eccesso, il fondotinta può invecchiare il viso se applicato male. Un’analisi chiara e realistica per migliorare la base trucco.
Il fondotinta è uno di quei prodotti che sembrano semplici solo finché non ti rendi conto che non lo sono affatto. Lo metti per uniformare, per dare un’aria più fresca o solo per coprire le occhiaie di una settimana complicata, ma basta un gesto sbagliato per ottenere l’effetto opposto. Troppo prodotto, colore sbagliato, luce sbagliata, e all’improvviso la pelle sembra più stanca, più segnata, come se avesse perso la sua naturalezza. Il paradosso è che succede quasi sempre quando pensi di aver fatto tutto bene.
La verità è che dietro a una buona base c’è molto di più di un semplice prodotto. C’è la pelle, che cambia con le stagioni, c’è la luce, che modifica il colore, e ci sono abitudini che sembrano innocue ma invecchiano il viso di colpo. Non è una questione di età, ma di approccio. Il fondotinta, se applicato nel modo giusto, può dare morbidezza e vita al viso. Se sbagli passaggio, invece, fa l’effetto contrario: spegne i tratti, segna le linee e cancella la freschezza. È una danza tra precisione e misura, che spesso impariamo solo dopo aver esagerato.
Quando il fondotinta diventa il tuo peggior nemico (e non te ne accorgi)
Il primo errore, quasi inevitabile, è scegliere il colore sbagliato. Sembra una banalità, eppure succede anche alle più esperte. In negozio la luce è calda, lo provi sulla mano, e ti sembra perfetto. Poi esci, ti guardi allo specchietto in macchina e ti chiedi perché sembri arancione. La pelle cambia tono con la luce, con la stagione e persino con l’umore, quindi non esiste un fondotinta “per sempre”. Va testato, osservato, fatto ossidare, perché solo dopo qualche minuto mostra il suo vero colore.
L’altro grande errore è pensare che più prodotto significhi più copertura. In realtà succede il contrario. Quando si esagera con la quantità, il fondotinta si deposita nelle linee d’espressione e appesantisce. La pelle non respira e l’effetto giovane si perde subito. Lo stesso vale per il correttore: se lo spalmi come una maschera sotto gli occhi, finirà per evidenziare proprio le zone che volevi nascondere. La chiave è l’equilibrio: meno si mette, più la pelle sembra vera.
Poi c’è la questione della texture, che spesso si ignora. Molte persone scelgono fondotinta opachi perché pensano che coprano meglio, ma su una pelle secca o matura il risultato è disastroso. La superficie diventa piatta, il viso perde tridimensionalità e tutto appare spento. Il contrario succede con le texture troppo ricche su pelli grasse, che finiscono per scivolare o lucidarsi dopo poche ore. Il fondotinta giusto non si sente, si fonde. Quando lo indossi e dimentichi di averlo messo, significa che hai trovato il tuo.
Un errore più invisibile ma altrettanto decisivo è saltare la preparazione. Il primer non è un’invenzione inutile: è la barriera che permette al trucco di scivolare meglio e durare di più. Chi ha la pelle secca dovrebbe sceglierlo luminoso e idratante, chi tende a lucidarsi può preferirlo opaco e levigante. Saltarlo significa costruire la base su un terreno irregolare, e poi stupirsi se il fondotinta non tiene. Anche la skincare immediatamente prima del trucco conta: se la pelle è troppo unta o troppo asciutta, il prodotto non aderisce mai come dovrebbe.
La luce è forse l’errore più sottovalutato di tutti. Truccarsi sotto una lampadina gialla o davanti a uno specchio troppo luminoso distorce completamente la percezione del colore. È per questo che un fondotinta può sembrare perfetto in bagno e disastroso in ascensore. La luce naturale, o una lampada neutra, è l’unica alleata sincera. Non a caso, i make-up artist si spostano sempre vicino a una finestra.
Anche la cipria può tradire. Usarla nel modo sbagliato può trasformare un incarnato luminoso in un volto polveroso e spento. Serve a fissare, non a cancellare la pelle. Deve essere leggera, trasparente, applicata solo nei punti strategici. Se la stendi ovunque, tende a seccare e segnare. Meglio tamponare con una spugna e dosarla in modo mirato, lasciando che il resto del viso resti naturale.
E infine, il più umano di tutti: la fretta. Truccarsi di corsa è il nemico di ogni buona base. Non perché servano ore, ma perché il fondotinta ha bisogno di tempo per adattarsi, il correttore va picchiettato con calma, la pelle va ascoltata. A volte bastano cinque minuti in più per far sparire quella linea netta sul collo o per far sembrare il viso più disteso.
Il fondotinta non è un’armatura. È una seconda pelle, e come tale va trattata. Quando impari a conoscerla, a capire come reagisce alla luce, alla temperatura o all’umidità, tutto diventa più semplice. Il trucco smette di essere una maschera e torna a essere un gesto di piacere. E sì, capita a tutte di sbagliare — ma è proprio da quei piccoli errori che si impara a valorizzarsi davvero.
L'articolo 7 errori col fondotinta che puntualmente tutti facciamo: ti invecchia subito proviene da SFILATE.
Qual è la tua reazione?






