All’impianto delle Cortine l’economia circolare incontra l’Industria 4.0

La partecipata pubblica Sienambiente, che coi suoi impianti di gestione rifiuti offre un contributo determinante per chiudere il ciclo nell’area senese, domani salirà sul palco del borgo medievale di San Gusmè – nell’ambito del convegno della Festa del Luca – con un’importante novità: l’ottenimento per l’impianto di riciclo delle Cortine ad Asciano (SI) della certificazione Industria 4.0, che valuta l'integrazione di tecnologie digitali avanzate (come IoT, AI, Big Data, Robotica) nei processi produttivi.
La natura della certificazione sarà spiegata in dettaglio domani alle ore 17, con l’intervento del presidente di Sienambiente Tiziano Scarpelli nella tavola rotonda dal titolo “Utilities e le nuove sfide tra tecnologia e digitalizzazione”.
L’impianto delle Cortine è ampiamente automatizzato, oltre ad essere dotato di sistemi di controllo è completamente gestibile da remoto. Questa impostazione consente verifiche in tempo reale sullo stato di funzionamento delle macchine e permette regolazioni e ottimizzazioni del processo in tempo reale. Molti macchinari di ultima generazione hanno, inoltre, la possibilità di essere programmati e adeguati per adattarsi alle esigenze del riciclo. Ad esempio, i selettori ottici installati sulla linea di recupero materia possono essere programmati con semplici operazioni per garantire il recupero di differenti materiali e vari colori.
Nel 2024 è stata completata la messa a regime dell’impianto di riciclo delle Cortine, dopo un investimento sul revamping da oltre 40 mln di euro che ha portato a realizzare un nuovo biodigestore da 41mila t/a – con produzione di biometano e compost, oltre alla cattura della CO2 a fini alimentari – oltre a realizzare il nuovo impianto Re-Mat (recupero di materia) in grado di gestirà 25mila t/a di raccolta differenziata multimateriale (metalli, plastiche, poliaccoppiati) e altrettante di carta e cartone, da avviare a riciclo; infine anche anche la vecchia piattaforma Tmb (trattamento meccanico biologico) per la selezione dei rifiuti urbani indifferenziati è stata oggetto di revamping, all’interno dell’impianto Re-Mat, per aumentare la quota inviabile a riciclo.
Un investimento che è stato coronato, lo scorso luglio, dal primo premio dell’Ad & Biogas Industry Awards 2025 come miglior impianto al mondo nella categoria biodigestori superiori a 1 MW: il verdetto è stato stabilito da una commissione di giudici esperti del settore del biogas, che hanno valutato oltre 100 candidature.
Ma l’impianto delle Cortine non è l’unico sito di Sienambiente ad avere adottato nuove tecnologie con l’obiettivo di ottimizzare le attività, sia in termini di gestione ambientale che di efficienza delle lavorazioni. Anche nel termovalorizzatore, che è l’impianto tecnologicamente più complesso e avanzato di Sienambiente, sono presenti sistemi di telecontrollo e analisi dei dati finalizzati sia alla verifica delle emissioni che alla gestione e programmazione delle manutenzioni. Infine, l’Industria 4.0 si sta facendo largo anche nella discarica di Poggio alla Billa: i mezzi in dotazione nell’impianto, in particolare i compattatori ma anche gli escavatori, sono in grado di rilevare la consistenza e la densità del materiale da gestire e, in base questo parametro, modulano e regolano le operazioni ottenendo un risparmio di carburante e una maggiore efficienza delle lavorazioni.
«Sienambiente ha realizzato questi ingenti investimenti ispirandosi a un principio di miglioramento continuo con una spinta innovativa nel campo delle nuove tecnologie che ha grandi margini di evoluzione – argomenta Scarpelli – Dopo l’importante certificazione Industria 4.0 per le Cortine, stiamo valutando l’implementazione di sistemi di intelligenza artificiale per migliorare la programmazione delle manutenzioni e della selezione dei rifiuti ai fini della crescita del riciclo».
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