Blind Descent Anteprima – Gamescom 2025

Settembre 10, 2025 - 16:30
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Blind Descent Anteprima – Gamescom 2025

Il genere survival è da tempo sulla cresta dell'onda ed è divenuto sempre più difficile scovare proposte nuove, sia in termini di ambientazione sia a livello meccanico. A Colonia abbiamo avuto modo di ascoltare i giovani sviluppatori di Pokuch e scoprire "Blind Descent": un'opera che forse avrà il potenziale per rimescolare le carte in tavola

Il team ha deciso di ambientare la sua produzione nelle vaste caverne che compongono il sottosuolo marziano, luoghi abbastanza particolari in quanto dotati di un'atmosfera, una parvenza di cielo e addirittura un ciclo giorno e notte. Tali stranezze dovrebbero rappresentare il mistero al centro della vicenda ma rischiano di disinnescare il maggior fattore di unicità del gioco

Fortunatamente, abbiamo scoperto una vasta mole di informazioni sul titolo e pare che le meccaniche interessanti non si fermino al solo setting. Le rivelazioni della software house turca hanno ribadito la volontà di ricavarsi il proprio spazio in un mercato saturo ma basteranno?

Blind Descent Anteprima | La struttura

Basta poco per scovare una delle grandi ispirazioni di Blind Descent, incarnata dal celeberrimo Subnautica. Anche in questo caso siamo esploratori la cui navicella si è schiantata in un mondo sconosciuto, naufraghi perduti nella vastità del cosmo. L'evidente differenza è la mancanza dell'esplorazione sottomarina che rappresentava il fulcro dell'opera di Unknown Worlds.

Il titolo di Posuch, tuttavia, possiede una manciata di caratteristiche atipiche che, implementate a dovere, potrebbero elevarlo sopra l'agguerritissima concorrenza. Il primo punto che ci ha particolarmente sorpreso è il crafting: caposaldo del genere survival, la cui struttura è rimasta pressoché inalterata nell'ultimo decennio.

Anche in questo caso buona parte del sistema segue l'impianto tradizionale ma ne altera uno degli elementi costitutivi. Generalmente per ottenere assi di legno da un tronco basta semplicemente raffinarlo o combinarlo in diverse maniere. In Blind Descent, invece, questo va tagliato nuovamente e spostandolo nello spazio tridimensionale si possono definire i prodotti che se ne trarranno.

Poiché questi si adattano a ricette marcatamente differenti sapere in che modo gestire la materia di partenza è imperativo. Non parliamo di qualcosa di trasformativo nei confronti del gameplay ma di un modo efficace di rinnovare e tradurre in campo ludico quella che generalmente non è che una farraginosa schermata. Blind Descent Anteprima

E non finisce qui. La natura di Marte, infatti, pare ostile a qualsiasi azione ne muti gli equilibri e ne alteri la composizione. Per queste ragioni, ogni volta che si abbatte un albero, da esso spunta come una strana sostanza il cui scopo è ricostruirlo. Per raggiungere tale obiettivo, tuttavia, è necessario che questo spirito del pianeta recuperi le risorse perdute.

Ecco che dalla terra spuntano delle sorta di radici tese verso ogni singola costruzione del giocatore, pronte a ghermire la sua base e trascinarla con loro. Qualsiasi progresso accumulato nell'ostile sottosuolo del pianeta rosso deve essere, infatti, difeso strenuamente dalla tendenza dello stesso di preservare l'equilibrio.

Ciò significa che in Blind Descent non si può pretendere di piegare la natura al proprio volere, di costruire basi immense e distanti fra di loro, estendendo il proprio dominio sull'intera superficie disponibile, ma ci si trovi costretti a mantenere una certa frugalità di fondo e proteggere ogni propria conquista.

Vagando per la mappa, inoltre, si potranno trovare una serie di strutture di chiara matrice aliena, le quali, pur in stato di totale abbandono, custodiscono validi segreti. Inoltrandoci nei bui e corrotti cunicoli dovremo combattere alcune delle minacce che ivi risiedono, le quali, almeno per quanto abbiamo visto, costituiscono una sfida da non sottovalutare.

Il sistema di combattimento di Blind Descent, invece, ci è sembrato piuttosto approssimativo (il che non è sorprendente per un survival, soprattutto uno ancora in lavorazione), con collisioni dal feeling limitato e moveset parecchio essenziali. Nonostante ciò, confidiamo che le problematiche da noi inizialmente riscontrate possano essere lenite dall'intrigante gestione della progressione.

Il nostro sopravvissuto, infatti, potrà accumulare alcune mutazioni con le quali potrà inoltrarsi in nuove location e disfarsi più facilmente dei nemici. Non sarà dunque il mondo a piegarsi alle esigenze umane quanto il singolo ad adattarsi al nuovo ambiente e sviluppare caratteristiche più favorevoli all'ecosistema.

Fin qui tale concezione dell'evoluzione del personaggio parrebbe mero flavour senza reali esiti sulla struttura del gioco, eppure, una rivelazione degli sviluppatori ci ha mostrato che questa potrebbe avere una discreta profondità. Le caverne dell'arido pianeta, infatti, pullulano di forme di vita, alcune commestibili ed altre velenose.

Ecco che al cambiare del protagonista muteranno anche le sue caratteristiche fisiche e quegli alimenti che all'inizio apparivano ristoratori diverranno inutilizzabili. Quanta importanza questi cambiamenti avranno sul gameplay è ancora ignoto ma si profila un survival molto più imprevedibile rispetto alle svariate sue controparti, ove ogni strategia è destinata a cambiare.

Conclusioni

Blind Descent è un progetto audace, che mira a penetrare all'interno di un mercato ormai più che saturo. Per raggiungere tale scopo ha deciso di sovvertire alcuni dei capisaldi del genere, trasformando la classica progressione incentrata sull'adattamento dell'ambiente all'uomo in un sistema di mutazioni genetiche volte a sopravvivere nella natura di Marte.

La stessa concezione delle costruzioni e della precarietà delle stesse è astuta ma bisognerà comprendere se sarà implementata con acume e se riuscirà a conferire brio a una formula ormai piuttosto stanca. Le premesse, insomma, sono intriganti ma potrebbero rivelarsi meno incisive del previsto, soprattutto a fronte di netti compromessi in termini di ambientazione. Blind Descent Anteprima

A colpirci, infatti, era stata la scelta del sottosuolo come setting delle vicende ma ci siamo presto accorti che le caverne del pianeta rosso funzionano in tutto e per tutto come se fossero biomi della superficie e ne presentano le medesime caratteristiche. In poche parole non abbiamo riscontrato reale originalità nelle location, la stessa che, invece, ha trasformato Subnautica in un successo planetario.

Blind Descent è ancora piuttosto distante dalla pubblicazione e Posuch potrebbe aver nascosto ancora molteplici caratteristiche interessanti del suo survival. Non possiamo che pazientare nella speranza che le intuizioni del team turco si rivelino nella loro completezza e sperare che ci trasportino in un'avventura realmente sorprendente.

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