Cina pronta a sfidare gli F-22: nasce il radar che rileva l’invisibile

La corsa alla supremazia tecnologica tra Cina e Stati Uniti si gioca anche sul terreno della fisica quantistica. Pechino ha annunciato la produzione su larga scala di un nuovo rilevatore di fotoni, un dispositivo che, secondo le autorità scientifiche locali, costituirà la base dei futuri radar quantistici capaci di scovare i jet stealth americani come l’F-22 Raptor o l’F-35 Lightning II. La notizia, riportata dal South China Morning Post, arriva dal Centro di Ricerca per la Tecnologia dell’Informazione Quantistica di Anhui, che ha presentato quello che definisce il “primo rivelatore a singolo fotone a quattro canali” al mondo.

Il sistema risulta talmente sensibile che è in grado di percepire l’arrivo di un solo fotone, la più piccola unità di energia luminosa. In termini pratici, significa distinguere un singolo segnale in mezzo a un rumore di fondo enorme — un po’ come percepire il rumore di un granello di sabbia che cade durante un temporale. Questa capacità, finora confinata ai laboratori di ricerca, è ciò che rende la tecnologia quantistica potenzialmente in grado di “vedere” ciò che i radar convenzionali non riescono a rilevare.

I radar tradizionali inviano onde elettromagnetiche e analizzano il segnale di ritorno per determinare la posizione di un oggetto. I caccia stealth, invece, sono progettati per assorbire o deviare quelle onde, grazie a materiali speciali e a forme aerodinamiche che ne riducono la riflettività. I radar quantistici operano in modo diverso: generano e inviano singoli fotoni, ciascuno dotato di una specifica “firma quantistica”. Quando questi fotoni rimbalzano su un oggetto, anche minimo, subiscono una variazione delle proprie proprietà, come polarizzazione o fase. Analizzando tali modifiche, il sistema può riconoscere la presenza e la posizione del velivolo, anche se progettato per eludere le onde radar classiche.

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