Da dolcevita stretto a scollatura a V in 5 minuti: ecco come

Ottobre 10, 2025 - 08:30
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Da dolcevita stretto a scollatura a V in 5 minuti: ecco come

Ci sono capi che amiamo per la loro semplicità e altri che, dopo anni, finiscono relegati in fondo all’armadio perché non ci rispecchiano più. Il dolcevita è uno di quelli.

Elegante, caldo, perfetto per l’inverno, ma spesso anche il più soffocante. A volte basta infilarlo per sentirsi imprigionate. Capita a tutte di avere quel maglione bellissimo, di ottima qualità, che però stringe troppo il collo o appiattisce qualsiasi look. Eppure, l’idea di liberarsene dispiace. È in questi casi che entra in gioco un piccolo esperimento creativo che unisce manualità e gusto: trasformare il dolcevita in una maglia con scollatura a V.

Non serve essere sarte o avere un laboratorio a disposizione, basta un po’ di precisione e la voglia di dare nuova vita a un capo dimenticato. Il bello è che il risultato non ha nulla di artigianale nel senso goffo del termine. Anzi, ricorda i modelli visti nelle ultime collezioni minimal, quelli in cui la linea del collo è aperta ma morbida, con un equilibrio perfetto tra sensualità e comfort. È il tipo di trasformazione che fa sentire subito più leggeri, non solo nel tessuto ma anche nell’atteggiamento, perché a volte cambiare un dettaglio del guardaroba significa cambiare il modo in cui ci si muove dentro i propri vestiti.

Il taglio giusto per ottenere una scollatura a V perfetta

La parte più delicata, ma anche la più creativa, è quella del tratteggio. Stendi il dolcevita su un piano liscio, con il collo ben disteso, e piegalo a metà in modo che le due spalle coincidano perfettamente. Questo passaggio serve per trovare il punto centrale dello scollo. Con una penna cancellabile per tessuti o un gessetto, traccia una piccola linea verticale di circa cinque centimetri al centro del collo, partendo dall’alto verso il basso. Da quel punto segna due linee diagonali che scendono verso le estremità del collo, formando un piccolo triangolo.

Quella sarà la guida per il tuo taglio. È importante ricordare che si taglia solo la parte frontale: il retro va lasciato intatto. Con una forbice affilata segui con calma il tratto, senza tirare il tessuto. Quando sollevi la stoffa, vedrai già prendere forma la nuova scollatura a V, morbida e naturale. Dopo aver ritagliato la parte frontale, si passa al dietro, dove il collo alto va eliminato completamente, tagliando l’eccedenza per ottenere una linea pulita e continua.

dolcevita
Il taglio giusto per ottenere una scollatura a V perfetta – sfilate.it

Con il pezzo di tessuto appena rimosso si crea il dettaglio più interessante del progetto: il nuovo bordo. Basta tagliare il collo su un lato e trasformarlo in una piccola striscia tubolare. Questo elemento diventa il contorno perfetto per rifinire lo scollo a V, proprio come nei maglioni confezionati. È un piccolo trucco che rende il risultato ordinato e professionale. Puoi fissarlo con qualche punto a mano, se hai ago e filo, oppure con un punto festone colorato per dare un tocco più artigianale. C’è anche chi lo cuce con la macchina, ma non è indispensabile. Il punto è creare una linea pulita e coerente, senza sforzo.

A questo punto, il vecchio dolcevita ha già cambiato personalità. Non è più quel capo rigido e “chiuso”, ma una maglia rilassata, con una scollatura che lascia respirare e valorizza il viso. Il risultato è un capo che puoi indossare sotto un blazer, con una camicia bianca o con una collana sottile. L’effetto finale è elegante ma spontaneo, come se fosse nato così.

maglia scollo V
L’idea semplice che cambia tutto in pochi minuti – sfilate.it

In un’epoca in cui il consumo rapido domina, la creatività domestica è una risposta intelligente e personale. Si impara a dare valore al tempo, ai materiali e anche a sé stesse. Trasformare un dolcevita in una scollatura a V non è solo un tutorial: è un piccolo esercizio di libertà quotidiana.

E quando lo indosserai la prima volta, noterai subito la differenza. Non tanto nel taglio, ma nel modo in cui ti senti dentro quel nuovo capo. Un po’ più comoda, un po’ più leggera, come se avessi liberato qualcosa che era rimasto troppo stretto — e non era solo il collo.

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Redazione Redazione Eventi e News