Di cosa parla il libro “Il coccodrillo” di Dostoevskij: una storie che merita di essere letta

Ottobre 7, 2025 - 21:30
 0
Di cosa parla il libro “Il coccodrillo” di Dostoevskij: una storie che merita di essere letta

Il coccodrillo di Dostoevskij: il racconto surreale che trasforma una “birichinata letteraria” in una potente denuncia della società moderna

Ci sono testi che sorprendono perché sembrano quasi nascere per gioco, eppure conservano una potenza narrativa e una capacità di analisi della società senza tempo. È il caso de Il coccodrillo di Dostoevskij, definito dallo stesso autore una “birichinata letteraria”. Un racconto che all’apparenza diverte, ma che a uno sguardo più attento rivela la consueta profondità psicologica e la forza corrosiva della satira dostoevskiana.

Il coccodrillo di Dostoevskij
Di cosa parla il libro “Il coccodrillo” di Dostoevskij: una storie che merita di essere letta – amoreaquattrozampe.it

La vicenda ruota attorno a un funzionario pubblico, un uomo comune, che insieme alla moglie decide di assistere a un’attrazione esotica giunta dall’Europa: un enorme coccodrillo, esibito da due mercanti tedeschi, madre e figlio. L’animale sembra indifferente e immobile, ma all’improvviso ingoia il funzionario.

L’episodio, già assurdo, diventa paradossale quando si scopre che l’uomo, pur rinchiuso nelle viscere del rettile, è vivo e vegeto, e anzi parla con voce chiara e sicura dal ventre della bestia. Da lì comincia a fantasticare di ricchezze, successi e grandi visioni economiche e politiche, come se l’essere stato divorato rappresentasse un trampolino verso la gloria.

Il coccodrillo di Dostoevskij come metafora della modernità

Quello che sembra un racconto comico e surreale si trasforma presto in una satira corrosiva. La voce narrante è un collega del funzionario inghiottito, che osserva incredulo lo sviluppo della vicenda. Attorno a lui si muovono la moglie dello sventurato, i colleghi, i conoscenti e i curiosi, tutti incapaci di reagire davvero, prigionieri di un atteggiamento piccolo-borghese fatto di vacuità e meschinità.

Coccodrillo di Dostoevskij e simboli di modernità
Il coccodrillo di Dostoevskij come metafora della modernità – amoreaquattrozampe.it

Dietro l’assurdità, Il coccodrillo di Dostoevskij diventa un’analisi spietata della società pietroburghese dell’Ottocento, travolta dalla moda occidentale e dal cosiddetto “principio economico”. Dostoevskij scorge in queste tendenze il rischio di un’omologazione culturale e morale, un abbandono dei valori spirituali e collettivi in favore del profitto personale e del consumo.

Il rettile che inghiotte l’uomo, senza ucciderlo, è l’immagine ficcante di questa forza moderna e fagocitante, capace di impossessarsi delle persone e delle loro menti. L’ironia e la comicità servono all’autore per mettere in ridicolo il carattere molle e superficiale dei suoi contemporanei, troppo presi da interessi individuali per comprendere il pericolo di un sistema che divora ogni cosa.

Cosa ci vuole insegnare Dostoevskij?

Oggi, leggendo Il coccodrillo di Dostoevskij, non si può non cogliere la sua attualità. La vicenda dell’uomo divorato, riportata sui giornali con versioni discordanti e fantasiose, richiama la nostra società dell’informazione, dove la realtà è deformata da narrazioni contraddittorie. Il racconto diventa così una parabola universale.

Dostoevskij e un coccodrillo
Cosa ci vuole insegnare Dostoevskij? – amoreaquattrozampe.it

Ci mostra come l’essere umano rischi di adattarsi e persino di compiacersi di fronte a un sistema che lo fagocita, proprio come il funzionario che, invece di disperarsi, si illude di costruire dal ventre del coccodrillo un futuro migliore. Ecco alcuni aspetti che rendono l’opera unica:

  • è un esempio perfetto di satira sociale e politica nell’Ottocento russo.
  • mostra il talento di Dostoevskij nell’unire il grottesco al filosofico.
  • offre una metafora potentissima delle dinamiche economiche e culturali moderne.
  • prefigura in modo sorprendente i problemi della comunicazione e della manipolazione dell’informazione di oggi.

Per questo, leggere o rileggere Il coccodrillo di Dostoevskij significa confrontarsi con una riflessione sempre attuale, che interroga il rapporto tra l’uomo e le forze che cercano di dominarlo, siano esse economiche, culturali o mediatiche.

Il racconto, pur breve, riesce a condensare molti temi cari allo scrittore: la fragilità umana, l’autoinganno, la corruzione morale e la critica a una società incapace di difendersi dalle derive del materialismo. Alla fine resta una domanda aperta: siamo davvero liberi, o non siamo piuttosto tutti già dentro il ventre di un grande coccodrillo, convinti che sia normale continuare a vivere al suo interno?

Leggi anche: 

Il coccodrillo di Dostoevskij non offre risposte definitive, ma lascia al lettore il compito di riflettere. Ed è questa la forza delle grandi opere: la capacità di attraversare i secoli e continuare a parlare alle coscienze.

L'articolo Di cosa parla il libro “Il coccodrillo” di Dostoevskij: una storie che merita di essere letta è stato pubblicato nella sua versione originale su www.amoreaquattrozampe.it.

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Redazione Eventi e News