Il sentiero della “Cascina Bruciata” racconta la storia della Resistenza di Casale Litta


Nella frazione di Villadosia a Casale Litta, il nuovo sentiero della “Cascina Bruciata” racconta i luoghi della Resistenza e le storie della lotta al nazifascismo nel cuore del Varesotto. Il percorso tracciato dal Circolo Cooperativa sociale di Villadosia, insieme all’Anpi di Varano Borghi-Lago di Comabbio e il Cai di Varano Borghi sarà inaugurato domenica 26 ottobre alle 14:00 al Circolo di Villadosia con la presenza del Corpo musicale di Villadosia.
La “Cascina Bruciata”, un rifugio per chi si opponeva al nazifascismo
Nascosta nei boschi di Villadosia (località Pasquign di sopra), la “Cascina Bruciata” è oggi poco più di un rudere, ma tra il 1943 e il 1945 l’edificio divenne rifugio per militari sbandati dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, renitenti alla leva della Repubblica Sociale Italiana e partigiani.
Le persone che arrivavano alla cascina potevano contare sull’aiuto della popolazione locale e, in particolare, di alcuni antifascisti attivi a tra Casale Litta e Vergiate. La cascina fu scoperta e data alle fiamme nel gennaio del 1945 dalle camicie nere. Da quel giorno divenne per tutti la “Cascina Bruciata”.
Oggi, le tre associazioni hanno unito le forze per tracciare un sentiero che renda di nuovo fruibili quei luoghi a tutti i cittadini. «Vogliamo offrire – spiegano i promotori del progetto – l’opportunità di riscoprire i luoghi e le storie della Resistenza situati sul nostro territorio, prima che la natura e il tempo ne cancellino le tracce».
Il sentiero della “Cascina Bruciata”, cinque chilometri tra storia e natura
Il sentiero è un anello di circa cinque chilometri, con un dislivello intorno ai 100 metri ed è percorribile indifferentemente in un senso o nell’altro. Il tratto iniziale è su strada asfaltata attraverso le vie di Villadosia, mentre il resto del percorso si sviluppa interamente nel bosco, tutto su strada sterrata tranne un piccolo tratto con caratteristiche più da sentiero verso il Masso Erratico Sasso dei Carbonai, sino alla cappelletta di Maria Bambina.
Il sentiero è stato tracciato e segnato con la segnaletica orizzontale e cartellonistica verticale secondo i canoni di indirizzo regionale, entrando nel catasto regionale dei sentieri identificato dalla sigla DVA A640-640A-640B.
L'articolo Chiuso il bando per la gestione dell’Ippodromo di Varese: due le offerte ricevute sembra essere il primo su VareseNews.
Qual è la tua reazione?






