In passerella le figlie di Bianca Balti e Nicole Kidman. In front row Johnny Depp, Jenna Ortega, Rosamund Pike... chi c'era alla prima sfilata donna di Jonathan Anderson per Dior

Ufficialmente, il debutto di Jonathan Anderson da Dior è avvenuto con la collezione maschile, ma la vera prova del nove è stata la sfilata Dior dedicata alla donna, uno degli eventi più attesi della Paris Fashion Week. Tra citazioni storiche, omaggi e un tocco di surrealismo, la sfilata ha segnato anche un altro debutto importante: quello di Matilde Lucidi, la figlia di Bianca Balti.

La rivoluzione di Jonathan Anderson da Dior
Dopo il lungo regno di Maria Grazia Chiuri, la nomina di Jonathan Anderson nella casa di moda parigina ha segnato una vera svolta: per la prima volta un unico stilista si occupa delle collezioni Donna, Uomo e Haute Couture.
Negli scorsi mesi lo stilista – ex direttore creativo di Loewe – ha mostrato in modo chiaro la direzione che vuole intraprendere. Prima con le borse-letterarie, che citavano classici della letteratura, poi con il cambio di logo: non più quattro lettere maiuscole, ma il font storico, leggermente obliquo, scelto dal fondatore.

Il finale della sfilata Dior by Jonathan Anderson
Seduti intorno a una passerella lucida come marmo, gli ospiti sono stati accolti da un prisma gigante al centro della sala che mostrava un video con i momenti salienti della storia della Maison, con spezzoni di celebri sfilate di tutti i decenni. Il prisma convergeva in una scatola con il logo del brand, la memoria storica del brand.
Poi, un reset: un abito bianco plissettato, con due fiocchi sul corpetto e sulla gonna, apre la sfilata. Una tela da dipingere, una nuova pagina da scrivere.

Matilde Lucidi: la figlia di Bianca Balti sfila per Dior
La collezione Dior Primavera/Estate 2026
Anderson ha replicato l’intreccio di citazioni che avevamo già visto nella sfilata maschile: dai pannier settecenteschi che sollevano le gonne ai richiami alla moda ottocentesca, tra camicie con jabot e camicie da dandy, fino alla palpabile lezione di John Galliano, che ha aggiunto un tocco di teatralità alla collezione, che oscilla tra citazioni storiche e surrealismo.
La minigonna, riproposta in ogni possibile versione – denim, pelle, o a palloncino – incontra i mantelli, la giacca più famosa del brand rivela camicie con jabot e colletti alti e rigidi, come quelli “staccabili” che si usavano un tempo. Anderson gioca con i volumi di giacche e cappotti, dandogli una nuova plasticità e movimenta le gonne con accenni di panneggio. Senza dimenticare un tocco di romanticismo nell’uso dei nastri e delle stampe floreali, come nel coordinato indossato da Matilde Lucidi.

Un look dalla sfilata Primavera/Estate 2026 di Dior by Jonathan Anderson
Quando si tratta di Jonathan Anderson, c’è sempre qualcosa di inaspettato. I coordinati bon ton con la gonna a pieghe si alternano ai joggers, i pantaloni con l’elastico …della tuta. E ancora: strascichi in pizzo sulla schiena, gonne fatte di fiocchi o di petali e cappelli maxi ispirati ai tricorni che sembrano usciti da un dipinto.
Tra gli accessori, focus sulle scarpe. Faranno tendenza i tacchi impreziositi da fiocchetti in punta, rose di tessuto o ‘bunny ears’ – che tanto sarebbero piaciuti a Maria Antonietta – e le nuove borse con la forma stilizzata di un fiocco.

Un look dalla sfilata Primavera/Estate 2026 di Dior by Jonathan Anderson
Il dietro le quinte e le star alla sfilata Dior
Prima di presentare la collezione, Jonathan Anderson ha voluto mostrare il dietro le quinte della sfilata Dior: nello streaming disponibile sul sito si potevano vedere, oltre all’arrivo delle star, i fitting, le prove degli outfit e le sarte al lavoro. Un modo per sottolineare la centralità dell’atelier, e il rapporto che lega la Maison ai (tanti) clienti vip.
Alla sfilata parigina, accolti dal sole tiepido autunnale, erano presenti Deva Cassel e Rosalia, Rosamund Pike e Jennifer Lawrence, Laetitia Casta e Anya Taylor-Joy, avvolta in una cappa simile a quelle in passerella. Tra le prime ad arrivare c’è Jenna Ortega, la Mercoledì Addams della serie Netflix e nuova beauty ambassador di Dior. E ancora Johnny Depp, ufficialmente tornato sulle scene, e le top model del passato come Natalia Vodianova e l’intramontabile Marisa Berenson, vista solo pochi giorni fa alla sfilata di Giorgio Armani. Nascosto dietro un colletto alzato c’è anche il collega Alessandro Michele, direttore creativo di Valentino.
Al termine della sfilata gli ospiti si alzano in piedi per una standing ovation al nuovo stilista: l’impero di Jonathan Anderson è iniziato tra gli applausi.
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