Incursioni di inclusività in un panorama dove i canoni di bellezza rimangono gli stessi (irraggiungibili) di sempre

Se l’anno scorso avevamo assistito al grande ritorno del Victoria’s Secret Fashion Show, quest’anno si giocava la vera scommessa: la sfilata di lingerie più famosa degli anni Duemila è in grado di essere di nuovo rilevante, nel mondo di oggi? Esaurita la novità e passata la curiosità, come sono gli Angeli del 2025? A giudicare dal mastodontico show con le sorelle Hadid, Adriana Lima e Alessandra Ambrosio la risposta è facile: esattamente come ce le ricordavano.

I vecchi e nuovi Angeli di Victoria’s Secret
Poche sfilate come il Victoria’s Secret Fashion Show hanno la capacità di riunire un cast di top model così ampio e variegato. La sfilata ha segnato anche il ritorno in passerella di Bella Hadid dopo i problemi di salute che l’hanno costretta a fermarsi per un periodo. Accanto a lei la sorella Gigi Hadid, che ha sfilato prima in rosa e poi in bianco, nel segmento finale dello show.
In passerella c’erano ovviamente gli “Angeli” (come vengono chiamate le modelle del brand) più famosi, come Adriana Lima, Alessandra Ambrosio, Behati Prinsloo, Barbara Palvin. Tra le top model spiccavano Emily Ratajkowski, Irina Shayk, Adut Akech e Candice Swanepoel e, per la quota “nepo baby” Lila Moss e Iris Law, rispettivamente figlie di Kate Moss e Jude Law. Nel cast c’era anche una modella italiana: Marina Moioli, classe 2005, in jeans e cappellino da baseball rosa.

Il finale del Victoria’s Secret Fashion Show 2025. (Photo by ANGELA WEISS / AFP) (Photo by ANGELA WEISS/AFP via Getty Images)
Il ruolo della diversity nel nuovo show
Ad aprire lo show – con i fuochi d’artificio – Jasmine Tookes, incinta al nono mese: c’era un modo migliore per annunciare al mondo che ora Victoria’s Secret è diverso, amico di tutte le donne, anche di quelle con i pancioni?
Il brand aveva promesso un cast più inclusivo per difendersi dalle accuse di proporre donne tutte uguali, troppo bianche e troppo magre, che addirittura si vantavano di seguire regimi alimentari da fame pur di essere nello show.

Jasmine Tookes al Victoria’s Secret Fashion Show 2025 (Photo by Taylor Hill/WireImage)
In parte lo ha fatto: ha chiamato in passerella Ashley Graham, Paloma Elsesser e Precious Lee, tre delle più famose modelle plus size; ha ampliato la diversità etnica con Ju Xiaowen, Sherry Shi e Liu Wen, top model cinese di 37 anni. Che, nel sistema di calcolo della moda, è praticamente la terza età di una modella. A farle compagnia c’erano Joan Smalls (37 anni) e Doutzen Kroes, splendida nei suoi 40 anni.
È tornata sulla scena anche Alex Consani, che aveva fatto la storia come prima modella trans dello show insieme a Valentina Sampaio. Quest’anno si è aggiunta la creator LGBTQ+ Quenlin Blackwell.

Doutzen Kroes sfila per il Victoria’s Secret Fashion Show (Photo by TheStewartofNY/FilmMagic)
Che deja vù
Guardando il lunghissimo show, però, la sensazione è che siano più scelte ponderate per spuntare le caselle della diversità che un tentativo di promuovere un’idea di bellezza più aderente alla realtà. Alla fine, vediamo donne di una bellezza impossibile – alte, magre, con i capelli lunghi – vestite di strass e piume. Mai una ruga, un capello bianco, mai una sorpresa. Non siamo molto distanti dall’ideale di femminilità definito almeno 25 anni fa e sopravvissuto alle critiche, alle polemiche, alla tempesta della body positivity. Alla fine, il Victoria’s Secret Fashion Show ne è uscito indenne.

La modella italiana Marina Moioli sfila per Victoria’s Secret. (Photo by Taylor Hill/WireImage)
Anche sul fronte della moda non è cambiato molto: body di pizzo, reggicalze color champagne, catsuit scintillanti, babydoll e perfino un tanga così sottile da far impallidire quello di Tom Ford per Gucci.
Avrebbero potuto scambiare i look del 2025 con quelli del 2005 e probabilmente nessuno se ne sarebbe accorto: abbiamo rivisto perfino i laccetti del perizoma uscire dai pantaloni a vita bassa, le felpe con gli strass, i doppi bikini e i top tagliati così corti da mostrare il reggiseno. La GenZ ha avuto il suo momento con la linea Pink e l’esibizione delle Twice, ma per il resto era una sfilata fatta per i millennial, e infatti nella colonna sonora appare Toxic di Britney Spears e Fantasy di Mariah Carey.

Behati Prinsloo al Victoria’s Secret Fashion Show 2025 (Photo by TheStewartofNY/FilmMagic)
Il ruolo del Victoria’s Secret Fashion Show nel mondo di oggi
Si è detto a lungo che il mondo era cambiato e non c’era più posto per una parata di donne in bikini e ali di piume. Ma forse ci eravamo sbagliati. Il Victoria’s Secret Fashion Show 2025 ha riunito due generazioni di top model, ha ospitato quattro performance dal vivo – Madison Beer, Twice, Karol G e Missy Elliott – e, a prescindere dall’impatto della collezione, è di nuovo rilevante sui social e sui giornali.
È tornato, insomma, agli antichi splendori, con gli Angeli abbracciati alla fine dello show, come se non fosse cambiato niente. E non dovremmo neanche esserne stupiti: tutto il mondo, compreso quello della moda, sta avendo una svolta conservatrice. I brand hanno velocemente archiviato la parentesi woke, le passerelle si sono dimenticate della diversità, sui social le trad wifes che sfornano biscotti hanno sostituito le boss babes che volevano far carriera.

Bella Hadid torna in passerella dopo i problemi di salute (Photo by Dimitrios Kambouris/Getty Images for Victoria’s Secret)
Gli stereotipi non piacciono a nessuno, ma almeno erano rassicuranti. Forse non è il Victoria’s Secret Fashion Show a non essersi evoluto, forse è il resto del mondo che vuole disperatamente tornare indietro.
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