La sala di elettrostimolazione dell’ospedale di Saronno all’avanguardia nella cura delle aritmie


La sala di elettrostimolazione dell’ospedale di Saronno si conferma tra le strutture più avanzate in Lombardia nella cura dei disturbi del ritmo cardiaco, con oltre 200 impianti all’anno tra pacemaker, defibrillatori e dispositivi per il monitoraggio remoto.
Tra le innovazioni più rilevanti, spicca l’introduzione del pacemaker leadless, una tecnologia di ultima generazione senza fili, inserita direttamente nel cuore attraverso la vena femorale. Un dispositivo mininvasivo, pensato soprattutto per i pazienti più fragili, che riduce il rischio di complicanze e consente un recupero più rapido.
Un team specializzato e multidisciplinare
«L’adozione del pacemaker leadless è un traguardo che valorizza il nostro impegno in innovazione, sicurezza e formazione continua», spiega il dr. Daniele Nassiacos, Direttore dell’U.O. di Cardiologia. L’équipe effettua anche sostituzioni di generatori, controlli periodici, procedure diagnostiche per la sincope e gestione di dispositivi impiantati.
Manuela Bianchi, responsabile della sala, sottolinea l’importanza di offrire queste tecnologie avanzate vicino al domicilio dei pazienti, in un’ottica di accessibilità e continuità della cura. Oggi, oltre 300 pazienti sono seguiti in monitoraggio remoto.
La qualità della tecnologia, unita all’elevata specializzazione del personale medico e infermieristico, fa della sala di elettrostimolazione saronnese un punto di riferimento per un ampio bacino territoriale, che va ben oltre la città di Saronno, coinvolgendo numerosi comuni della provincia di Varese e zone limitrofe.

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