Sono davvero pochi i film che mi sono rimasti nella memoria a distanza di decenni: sono sempre spezzoni qui e lì, mai intere scene o dialoghi. E poi c'è L'Aereo Più Pazzo del Mondo, di Howard Koch; un film che prende in giro altri film, pubblicità, e il non sense di una miriade delle produzioni anni '90 che, a differenza di questo film, si prendevano decisamente troppo sul serio.
Grazie a Plaion Pictures ho potuto rivivere le assurde memorie della mia prima visione di questo film con l'edizione 4K Ultra HD + Blu-ray di L'Aereo Più Pazzo del Mondo, edita ovviamente da Plaion Pictures.
L'Aereo Più Pazzo del Mondo Recensione Blu-ray
L'Aereo Più Pazzo del Mondo era un film che mi faceva ridere, ma prima di questa quinta o sesta visione, non avrei saputo dirti... perché!
[caption id="attachment_1105517" align="aligncenter" width="1200"] Si torna alle assurde memorie di questo film[/caption]
Da piccolo sicuramente non ho avuto modo di vederlo in inglese, e molte delle battute mi erano scivolate addosso senza effetto. Stesso discorso si può forse fare sulle gag visive: quelle più "fisiche" sicuramente mi hanno strappato un sorriso allora come me lo strappano oggi, ma le più maliziose o stratificate sicuramente non attecchivano su una mente ancora così innocente e vuota di reference alla cultura generale. Con un po' di anni sulle spalle è quasi mistico riguardare questo film e rendersi conto di quanto mi fosse sfuggito, al tempo.
La trama è delle più semplici: un ex pilota militare arriva, giusto in aeroporto, al punto di rottura con la sua ragazza e lei decide di lasciarlo poco prima di un turno di lavoro come hostess in un volo continentale. Lui non si arrende, perché l'amore romantico deve vincere su tutto, quindi supera le paure e i traumi psicologici della guerra (è l'unico sopravvissuto di uno squadrone di caccia devastato durante una missione) e decide di comprare un biglietto sul volo della ex-ragazza per provare a ricucire il rapporto.
In modo sicuramente meno elegante che altrove L'Aereo Più Pazzo del Mondo mostra subito le sue carte, con una scena introduttiva che usa la fusoliera di un'aereo come il corpo dello squalo nell'omonimo film di Spielberg. Parlo di poca eleganza ma non lo faccio con malizia: Frankenstein Junior, ad esempio, ma anche esempi più terra terra come "Una Pallottola Spuntata" (altra produzione di Zucker - Abrahams - Zucker, gli stessi sceneggiatori di questo film), nascondono la propria relativa idiozia giusto quei pochi minuti che servono per far accomodare mentalmente il pubblico. L'Aereo Più Pazzo del Mondo ti fa invece capire subito il linguaggio narrativo che vuole usare: quello della slapstick comedy, dello spoof.
[caption id="attachment_1105514" align="aligncenter" width="1200"] L'aereo più pazzo del mondo prende in giro il non-sense serioso degli altri film dell'epoca[/caption]
Durante gli 88 minuti di film c'è molto che viene preso in giro, da pubblicità televisive ai linguaggi visivi di altri media o di altri film: i flashback, i ruoli inamovibili del vecchio "capo" e della "bella" da salvare, ma anche la religione, i preconcetti razziali, il mondo dell'aeronautica e tanto tantissimo altro. Non tutto, a quasi 50 anni dalla creazione di L'Aereo Più Pazzo del Mondo, arriverà, con un "arrivare" inteso come "funzionare": molte gag risultano un po' piatte, e strappano forse più un sorriso che una risata, ma i momenti migliori del film di Koch sono davvero memorabili, tanto oggi quanto allora.
Non c'è ragione di dare una vera valutazione al comparto narrativo di un film che si regge sul prendere in giro altri film in una serie di scenette il cui collante conta quasi totalmente sul patto di follia con il pubblico: se provi a seguire la trama in modo cerebrale, te lo assicuro, potresti uscire di testa ben prima dei titoli di coda, ma di base ci sono strutture narrative vagamente riconoscibili in L'Aereo Più Pazzo del Mondo. Ti chiedo solo di ignorarle ai fini della recensione di questa edizione, perché questo film parla un linguaggio tutto suo.
Le interpretazioni sono affilatissime da parte di tutto il cast, ma a rubare la scena sono Julie Hagerty e, pur nel suo piccolo ruolo, Leslie Nielsen: sono loro due ad avere non tanto le battute migliori quanto le migliori situazioni nelle quale deliverare nel modo più sardonicamente secco possibile le loro scene. C'è sicuramente uno studio complesso quanto quello dietro le interpretazioni drammatiche, in attori come la Hagerty o Nielsen, e va spezzata una lancia verso il ruolo del comico dry, quello che fa ridere senza "le faccette" o "la demenzialità" fine a sé stessa.
L'Aereo Più Pazzo del Mondo è tra l'altro capacissimo di creare, con pochi personaggi in una scena, una composizione che, tramite le azioni che compiono i personaggi e non le loro facce o le loro voci, diventa già palcoscenico e spettacolo. Ti basta guardare gli screen presenti nella recensione per sorridere, perché sono già visivamente delle situazioni assurde, prima ancora che qualcuno parli. Capolavoro.
[caption id="attachment_1105513" align="aligncenter" width="1200"] Voi lo parlate il Jive?[/caption]
Comparto tecnico ed extra
Visivamente siamo davanti ad un HDR Dolby Vision 1.78:1 Full Frame, per quanto riguarda la versione 4K Ultra HD. Per un film che ruota quasi tutto sui blu e su luoghi chiusi mal illuminati, c'è un sensazionale rispetto verso il supporto visivo originale, visibile soprattutto nel mantenimento di un livello di leggerissima grana nel output video.
Ci sono 5 tracce audio, con solo la traccia inglese come DTS 5.1 Surround; le altre tracce, tra le quali l'italiano, sono purtroppo solo tracce Dolby Digital 2.0 Mono. I sottotitoli sono disponibili nelle 6 tracce già presenti come audio. Spiace un po' non vedere un qualsivoglia sforzo di upscaling audio sulle tracce non inglesi, ma c'è anche da dire che il film è del 1980, e i miracoli non esistono. Altra nota curiosa: in molti dei film comici dell'epoca, le battute dovevano essere modificate, adattate e a volte pesantemente stravolte, per essere capite da un pubblico non anglofono, spesso adattando la traccia audio a riferimenti della cultura del paese per il quale il film stava venendo doppiato.
Sono elementi che chiaramente contribuiscono a giustificare l'assenza di una traccia audio "fresca" per le lingue diverse dall'inglese.
Altro dispiacere, questa volta più legittimo e che sento di dover nascondere meno, quello relativo agli extra, completamente assenti da questa edizione. Noto una certa linea di pensiero sui contenuti extra, quasi sempre presenti nei film o serie drammatici, ma più rari in quelli a tono comico, come se il genere fosse manchevole di un'attenta struttura di sceneggiatura, regia e set design: nelle scorse settimane il cofanetto blu-ray di Galaxy Quest è stata una piacevole pecora nera, e vorrei onestamente vedere più sforzi a riguardo, soprattutto nella riedizione di film che, per molti, han fatto la - loro - storia.
[caption id="attachment_1105515" align="aligncenter" width="1200"] L'autopilota è sempre una certezza[/caption]
L'Aereo Più Pazzo del Mondo è un film che a prescindere credo si debba vedere, consapevoli che un 15% delle battute potrebbero non atterrare decentemente, soprattutto se, da italiani, il film lo si vede in inglese. Mettendo la traccia audio italiana, si noterà sicuramente più disconnessione fra le scene e soprattutto fra alcuni dialoghi, ma persino questo scenario non riesce a spodestare L'Aereo Più Pazzo del Mondo dalla mia personale lista di Must Watch per tutti: sicuramente è sotto, nella lista, ai La Pallottola Spuntata, nettamente superiori nell'eleganza della demenzialità messa a schermo, ma L'Aereo Più Pazzo del Mondo è un film di 2 anni prima, quindi si possono notare le ombre di quella che sarà la folle avventura fuori dalla caverna. Peccato per l'assenza di contenuti extra, e la - giustificata - poca cura nell'elaborazione delle tracce audio non inglesi.
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